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lunedì 20 maggio 2024

Cake albicocche e mandorle

 


Ogni tanto cucino ancora. Poco, e per casa. Difficile che ci siano ospiti, da qualche anno a questa parte. Forse stiamo invecchiando, forse ci siamo intristiti, sicuramente abbiamo altro da fare, che non si può passare in secondo piano.

I tempi del blog mi sono a lungo sembrati tempi frivoli, ma in realtà sono stati tempi belli. Prima di tutto perché all'epoca poi i figli erano piccoli, e solo dopo ho capito che quel tempo non sarebbe più tornato:  le ricette del blog erano pranzi di famiglia, merende di bambini, cene con amici. 

Cucinare mi faceva stare bene, ma un amico mi ha detto che faceva stare bene anche gli altri. 

Ho imparato tante cose, sono stata curiosa, c'era della leggerezza che oggi non mi è facile recuperare. 

Ma c'è un tempo per ogni cosa, chi può dire cosa accadrà domani, ci sta che mi rimetta ai fornelli. 

Questa ricetta, come ai vecchi tempi, trae ispirazione da una ricetta trovata sul web, di Daniele Persegani, la cui cucina, così solidamente d'antan, mi riporta a sapori familiari, di una volta, ai piatti di mia zia.

La sua era ovviamente una ricetta con glutine, e la frutta erano fragole. Io non amo per niente le fragole cotte nelle torte, le ho provate più volte ma assumono quel sapore così nettamente acido senza arrotondamenti che mi sembra sempre sbagliato. Preferisco decisamente le pesche, o le albicocche. 

Queste albicocche venivano del mercato, me le ha vendute il solito contadino furbo facendomi credere che fossero già buone, mentre sapevano davvero di poco e dopo meno di un giorno si erano già sciupate, per fortuna che sono riuscita a cacciarne un bel po' in questo cake, in cottura si sono abbastanza riprese, sembravano quasi vere. Penso che comunque a luglio faranno un altro effetto. 




La ricetta è semplicissima, davvero fattibile da tutti, e ne ho già in archivio una versione più autunnale, che forse vi proporrò a ottobre. 

Cake alle albicocche e mandorle




Tempo di preparazione: 30 minuti 
Tempo do cottura: 1 ora

Ingredienti 
(per uno stampo da plumcake da 1,5 l) 

70 g di farina di avena *

70 g di farina di riso *

70 g di fecola di patate *

20 g di amido di tapioca  *

20 g di amido di riso *

70 g di farina di mandorle *

150 g di yogurt greco

65 g di olio di semi

200 g di zucchero vanigliato

30 g di mandorle a lamelle

3 uova medie

1 bustina di lievito vanigliato *

1 cucchiaio di rum

250 g di albicocche

Granella di zucchero *

Burro e farina di riso * per lo stampo



* ingredienti a rischio di contaminazioni da glutine Per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

Procedimento
Imburrate e infarinate lo stampo. 

Snoccioliamo le albicocche, tagliamole a pezzetti, e mettiamole da parte in una ciotola con un cucchiaio di zucchero tolto dal totale e il rum.


Con le fruste, lavoriamo le uova intere con lo zucchero, fino a renderle chiare e spumose. Aggiungiamo, quindi, l’olio di semi, lo yogurt e mescoliamo ancora.

Setacciamo insieme le polveri, tranne la farina di mandorle (farina di riso, farina di avena, amido di tapioca, amido di riso, fecola di patate, lievito vanigliato) e le incorporiamo al composto. Aggiungiamo anche la polvere di mandorle e mescoliamo pochi istanti, fino ad ottenere un impasto omogeneo e setoso.

Incorporiamo il sughetto che si è formato dalle albicocche nell’impasto. Versiamo un terzo dell’impasto all’interno dello stampo da plumcake imburrato ed infarinato con farina di riso. Disponiamo sopra un terzo delle albicocche, quindi copriamo con un terzo dell’impasto, altre albicocche e infine l’impasto rimanente. Mescoliamo un po' come si fa per le torte marmorizzate, per spargere le albicocche nel composto. Finiamo con le albicocche rimaste, le mandorle a lamelle ed una spolverata di granella di zucchero. Non dobbiamo raggiungere il bordo dello stampo, altrimenti con la lievitazione sborda.  

Cuociamo in forno caldo e statico a 170° per 1 ora.

Prima di togliere definitivamente dal forno controlliamo con uno stecchino.

Servire a temperatura ambiente.

giovedì 3 novembre 2022

Crostata portoghese o torta beneventana senza glutine

 



Non pubblicavo una ricetta su questo blog da due anni, e in realtà ultimamente cucino quasi solo per sopravvivere, niente più le squisitezze di una volta. 
In questi ultimi giorni, complici i festeggiamenti del compleanno di mio figlio, e la visita della mia amatissima cognata, mi sono rimessa un po' ai fornelli, e ho sperimentato due torte che ho preso da due blog di cui mi fido ciecamente, e che, come mi aspettavo, non mi hanno deluso. 

Di una di queste torte però non ho foto, non ne ho fatta nemmeno una al buio con cellulare, quindi tocca aspettare. 

Questa invece, che era così buona che sono stata costretta a rifarla il giorno dopo, perché mia figlia non aveva avuto il piacere di assaggiarla, ho deciso che non potevo proprio non fotografarla e non proporla qui.

La ricetta l'ho presa dal blog di Sonia, La Cassata Celiaca, che non necessita di presentazioni. 

La torta si chiama crostata portoghese, è tipica di Benevento, e infatti è nota anche come torta beneventana. 
E' appunto una crostata, con un ripieno molto particolare: savoiardi imbevuti in un intruglio stile quiche, ma dolce. 
L'effetto però, proprio per la presenza dei savoiardi, non è quello un po' frittatoso delle quiche, ma somiglia piuttosto al flan parisien, altra torta per la quale io impazzisco.

Rispetto alla ricetta di Sonia ho aumentato le dosi (lei usa una tortiera da 20 cm, io da 24 cm) sostituito il latte con la panna, il rum col Sassolino e ho usato una frolla un po' diversa, senza lievito perché preferisco le frolle più croccanti. 






Crostata portoghese detta anche torta beneventana
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di raffreddamento in frigorigero: 30 minuti per il guscio  di frolla +  2 ore per il flan
Tempo di cottura: 40-50 minuti

Ingredienti 
(Per una tortiera da 24 m di diametro, bordo alto)

Per la frolla
300 g di farina per dolci (io Mix per frolla senza glutine Ori di Sicilia) *
120 g di zucchero (io uso uno zucchero vanigliato home made ottenuto mettendo delle stecche tagliate a metà di vaniglia in un barattolo con lo zucchero)
120 g di burro, tagliato a cubetti 
2 uova piccole
la scorza grattata di mezzo limone non trattato 
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale

Per la farcia 
420 g di panna da montare 
120 g zucchero (io uso uno zucchero vanigliato home made ottenuto mettendo delle stecche tagliate a metà di vaniglia in un barattolo con lo zucchero)
3 uova medie
1 cucchiaio di rum o di Sassolino 
1 cucchiaino di cannella in polvere
la scorza grattata di un limone non trattato 
Savoiardi senza glutine * 

Preparate la frolla
Nella ciotola della planetaria munita di foglia mettete il burro freddo a cubetti, il mix per frolla, la cannella, la scorza di limone e il pizzico di sale. Avviate la planetaria e lasciatela in funzione finché otterrete un briciolame fine e sabbioso (sabbiatura). Ovviamente potrete fare la stessa operazione a mano, lavorando con la punta delle dita.
Unite lo zucchero e per ultime le uova. 
Appena sono amalgamate compattate la frolla a mano e mettetela in frigo a raffreddare per almeno mezz'ora, d'estate anche di più.
A questo punto la frolla sarà pronta per essere lavorata. Spolverate leggermente di farina (io farina finissima di riso+fioretto di mais) il piano da lavoro. Stendete la pasta con il mattarello fino ad uno spessore abbastanza sottile, 3 mm. 

Imburrate e infarinate fondo e cerchione una tortiera col bordo sganciabile.

Trasferite aiutandovi con il mattarello la pasta sul cerchio/tortiera, aggiustatelo in modo da rivestirlo completamente e accuratamente, ritagliate con un coltello le parti che sbordano e bucherellate la base con una forchetta, quindi mettete in frigorifero fino al momento di usarla. 

Preparate la crema
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Versate in una ciotola tutti gli ingredienti per la farcia tranne i savoiardi: panna da montare, uova, zucchero, scorza di limone, cannella in polvere e liquore.
Sbattete con le fruste per rompere le uova e amalgamare il composto. Non deve montare.

Mettete sul guscio di pasta i savoiardi tagliati a smodino (io a raggiera, c'è chi li mette anche a lisca di pesce), e versateci sopra il composto. I savoiardi tenderanno ad affiorare, lasciare riposare una decina di minuti per farli imbibire bene ed eventualmente affogateli con un cucchiaio.

Se il bordo di frolla predisposto fosse troppo alto, tagliare il superfluo e completate l'opera pizzicandolo in modo da dargli un garbo. 

Cuocetelo in forno 45 minuti, tenendolo d'occhio durante la cottura. 
Fatelo raffreddare completamente prima di toglierlo dalla tortiera.
Si può mangiare già quando è raffreddato a temperatura ambienta ma io lo preferisco con un ulteriore passaggio in frigo frigo, la consistenza del ripieno mi sembra ne guadagni (ho provato entrambe le versioni).

In tal caso tiratelo fuori dal frigo un quarto d'ora prima di mangiarlo. 

venerdì 7 febbraio 2020

Flan Parisien senza glutine

Flan Parisien gluten free

Ricetta che avevo pubblicato tanto tempo fa per lo Starbook e che ho rifatto tante volte, essendo una delle torte preferite di mio figlio. 
Anche a me piace tantissimo, a volte uso una tortiera un po' più grande in modo da ottenere una torta un po' più bassa, ma dipende da come mi gira.

La versione senza glutine è identica a quella con glutine: la crema della ricetta è fatta con amido di mais, che, come molti chef patissier anche nostrani oramai ci hanno insegnato, sostituisce la farina con risultati decisamente migliori.


Flan Parisien gluten freeTraditional Parisian Custard Tart - Flan parisien
 Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di raffreddamento in frigorigero: 30 minuti per il guscio  di frolla +  3 ore per il flan
Tempo di cottura: 40-50 minuti

Ingredienti 
(Per una tortiera da 24 m di diametro, bordo alto)

Per la brisé all'amido
225 g di burro, tagliato a cubetti freddi di frigorifero
250 g di farina per dolci (io Mix per dolci Nutrifree) *
50 g di fecola di patate *
3g (o 1/2 cucchiaino) di sale
30 g (o 2 e 1/2 cucchiai) di zucchero
15 g (o 2 e 1/2 cucchiaini) di tuorlo d'uovo
55 ml (o 4 cucchiai) di latte

Per la crema
315 g di zucchero (io uso uno zucchero vanigliato home made ottenuto mettendo delle stecche tagliate a metà di vaniglia in un barattolo con lo zucchero)
130 g di amido di mais  *
3 uova grandi 
3 tuorli di uova grandi
1300 ml di latte 
20 g di burro 
un limone non trattato
Preparate la brisé
Nella ciotola della planetaria munita di foglia mettete il burro freddo a cubetti, la farina, la fecola di patate, il sale e lo zucchero. Avviate la planetaria e lasciatela in funzione finché otterrete un briciolame fine e sabbioso (sabbiatura). Ovviamente potrete fare la stessa operazione a mano, lavorando con la punta delle dita.

In una piccola ciotola, mescolate insieme il latte con il tuorlo d'uovo, quindi versatelo sul briciolame precedentemente ottenuto e mescolate finché il composto è morbido. Quasi sicuramente vi sembrerà parecchio morbido, soprattutto se la giornata è calda. Copritelo con la pellicola e mettetelo in frigorifero per almeno 30 minuti.

Spolverate leggermente di farina (io farina finissima di riso) il piano da lavoro, oppure copritelo con carta forno. Stendete la pasta con il mattarello fino ad uno spessore molto sottile, circa 2 mm. Se fa molto caldo, lavorate a turni, rimettendo l'impasto in frigo per alcuni minuto se diventa troppo morbido, quindi ricominciando a stenderlo.

Imburrate e infarinate il cerchione di una tortiera col bordo sganciabile, e rivestite il fondo con un foglio di carta-forno.

Trasferite aiutandovi con il mattarello la pasta sul cerchio/tortiera, aggiustatelo in modo da rivestirlo completamente e accuratamente, ritagliate con un coltello le parti che sbordano e bucherellate la base con una forchetta, quindi mettete in frigorifero fino al momento di usarla.

Preparate la crema
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Mettete 180 g di zucchero e l'amido di mais in una ciotola. Versateci le uova intere (sbattute), i tuorli e la buccia di limone grattata.
In una grossa pentola mettete il latte, il burro e il rimanente zucchero e fategli prendere il bollore. Appena accenna a bollire, versatelo nella ciotola contenente il composto di zucchero, amido e uova, mescolando senza interruzione. Mescolate bene il tutto e trasferitelo nuovamente nella pentola. Portate a bollore a fuoco basso e, sempre mescolando, fate cuocere per per 3 o 4 minuti.

Trasferite la crema nel guscio di pasta e livellate la superficie.
Cuocetelo in forno dai 40 ai 50 minuti, tenendolo d'occhio durante la cottura: gonfierà e diventerà ben colorito, Fatelo raffreddare completamente su una gratella per dolci prima di toglierlo dalla tortiera, quindi fatelo raffreddare per almeno 3 ore in frigorifero prima di mangiarlo.  

giovedì 14 dicembre 2017

Ciambella speziata alla zucca senza glutine

Ciambella speziata alla zucca

Fra una settimana è Natale. Non pubblico post da un sacco di tempo. Devo ancora comprare tutti i regali o quasi. Sono sempre a scuola, cosa che spesso mi diverte ma magari anche meno.

Vi lascio un dolce che potrebbe piacervi fare a Natale, per una colazione dal profumo nordico e un po' antico, una ciambella dal profumo speziato, umida al punto giusto.
Qui era piaciuta parecchio, soprattutto a me.

Questa ricetta faceva parte di un servizio sui dolci di Natale che avevo pubblicato l'anno scorso su Free, rivista che purtroppo ha smesso di essere pubblicata ma che conteneva un sacco di buone ricette senza glutine.

FREE Novembre 2016

La ricetta è semplicissima, davvero fattibile da tutti, e la rifarò presto.

Ciambella speziata alla zucca

Ciambella speziata alla zucca

Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo do cottura: 45 minuti

Ingredienti
(per uno stampo da ciambella da 1,5 l)

180 g di purea di zucca
170 g di farina di riso integrale *
30 g di fecola di patate *
40 g di amido di tapioca *
150 ml di olio di semi di arachide
70 g di zucchero di canna muscovado
60 g di zucchero semolato
1 arancia non trattata
2 uova
2 cucchiaini di lievito per dolci *
2 chiodi di garofano
1 cucchiaio di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
½ cucchiaino di zenzero in polvere
burro e farina di riso finissima * per lo stampo

Per la glassa
200 g di zucchero a velo *
2 o 3 cucchiai di succo d'arancia


* ingredienti a rischio di contaminazioni da glutine Per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.
** prodotti sostitutivi equivalenti a quelli contenenti glutine.


Fare i cupcakes
Imburrate e infarinate lo stampo.

Per ottenere la purea di zucca, sbucciate e tagliate a pezzi grossi la zucca (dovrà essere circa il doppio del peso della purea), quindi cuocetela al vapore finché è tenera. Ci vorrà circa mezz'ora (il tempo dipende sensibilmente dal tipo di zucca scelta). Schiacciatela quindi con una forchetta in modo da ottenere una purea. Per questa torta ve ne bastano 180 g, l'eventuale purea avanzata potrete usarla per un'altra preparazione.

In una ciotola, setacciate la farina di riso integale con l'amido di tapioca, la fecola di patate, il lievito per dolci, unite la cannella, la noce moscata e lo zenzero e per ultimi i chiodi di garofano finemente tritati.

In un'altra ciotola, grande, mettete lo zucchero, l'olio, la scorza grattata dell'arancia e due cucchiai del suo succo e cominciate a sbattere con le fruste elettriche.

Quando è amalgamato unite le uova una a una, quindi la purea di zucca, sempre sbattendo.

Alla fine versate gli ingredienti secchi negli ingredienti umidi, e sbattete finché otterrete un composto cremoso.

Versate il composto nello stampo e infornatelo sul ripiano più basso del forno a 180 °C per 40-45 minuti. Prima di estrarlo definitivamente dal forno, fate comunque la prova stecchino: dovrà uscire asciutto.
Estraete la ciambella dal forno e lasciatela raffreddare un quarto d'ora prima di sformarla.

Fare il frosting
Una volta sformata, mettetela sul piatto di servizio e preparate la glassa, mescolando lo zucchero a velo con un paio di cucchiai di succo d'arancia; la quantità di succo d'arancia è da valutare a occhio: si deve ottenere una glassa fluida (colante) ma non troppo liquida.

Quando la ciambella è raffreddata versateci sopra la glassa.

Aspettate che la glassa si rapprenda prima di servirla.

Con questa ricetta partecipo al contest The free food lover
Giudice del mese: Silvia Faraci di Eppur non c'è - My glutenfree kitchen 

 

 

lunedì 9 gennaio 2017

Torta senza glutine al cacao con crema al caramello salato

Torta senza glutine al cacao con crema al caramello salato


Oggi fa un freddo birbone, ricomincia la scuola, dovrei mettermi a dieta e io non sono pronta. Per nulla di tutto ciò.

Ci vuole qualche di corroborante e consolatorio.

In effetti con la dieta non è che vada così d'accordo, ma cominceremo domani.

E poi, come dice sempre Sonia, per cominciare bene la settimana, non c'è niente di meglio che un buon dolce, no?

La ricetta la potete trovare su Gluten Free Travel and Living!

https://goo.gl/ZPwPTC

Auguri di buon anno!!!

sabato 12 novembre 2016

Cucù... Chi c'è su FREE Senza Glutine di Novembre-Dicembre?

Come forse saprete noi ragazze di Gluten Free Travel and Living collaboriamo con  Oggi Cucino FREE - L'arte di vivere senza glutine, la rivista edita da RCS e interamente dedicata al gluten free.
Ogni mese trovate su FREE un servizio di cucina e uno di viaggi scritto da una di noi, e questo mese è toccato a me. 

FREE Novembre 2016 - La mia crostata di ricotta in copertina

La soddisfazione è doppia, perché la mia crostata di ricotta è finita pure in copertina.

Le ricette sono perfette per questa stagione:  a elevato tasso glicemico,ben otto dico otto dolcissime torte.

FREE Novembre 2016 - Le ricette

Torte per tutti i gusti e di ogni tipo.

La classica crostata di ricotta, con gocce di cioccolato (quella che si vede in copertina) così buona che mio figlio l'ha eletta a torta preferita e l'ha voluto come torta di compleanno.

La treccia dolce con uvetta e mandorle, lievitato che ci fa venire in mente subito il Natale, con le sue decorazioni bianche e rosse e i profumi del Nord.

Oggi Cucino io FREE Novembre 2016

Il rotolo dolce ai marroni, una morbida pasta biscuit ripiena di una morbida crema ai marroni. Dolce facilissimo da realizzare che piace sempre a tutti, e assai versatile: va bene per la merenda dei bambini ma anche come dessert per una cena elegante.

La Sacher Torte, che non ha bisogno di presentazioni, apoteosi del cioccolato. Non abbiamo che l'imbarazzo della scelta: dessert? Torta per il té? Merenda golosa?

Oggi Cucino io FREE Novembre 2016


Ci sono dei dolci che tutti pensano difficile da realizzare senza glutine. Per restare in tema dolci della tradizione nordica, lo strudel è certamente uno di questi. E invece, con le farine giuste, si riesce a realizzare uno strudel ottimo, con una pasta sottile e friabile. E non sto parlando del simil-strudel alla pasta sfoglia, no, ma di quello vero. Su Oggi Cucino FREE non troverete il classico strudel di mele, ma una versione un po' diversa, con le pere e il cioccolato, un abbinamento intramontabile.

Oggi Cucino io FREE Novembre 2016

Oltre allo strudel, un altro classico dei dolci di casa, il plumcake con canditi e uvetta. Cosa c'è di meglio per la colazione o per merenda?

E se invece volete osare con aromi più esotici, nuovamente ispirati alla tradizione nordica e anglosassone, potrete sperimentare la ciambella speziata alla zucca, un dolce semplice che non vi deluderà.

E per concludere il pranzo della domenica, ma anche uno dei pranzi o delle cene delle feste, chi potrebbe resistere a questo trionfo agli agrumi, un quattro quarti all'arancia profumatissimo?
Basta leggere il titolo del servizio per capire che la risposta è no, non possiamo resistere. 

Oggi Cucino io FREE Novembre 2016
Ma su Oggi Cucino FREE non ci sono solo ricette. Ci sono anche segnalazioni di locali, recensioni, interviste, idee per viaggi gluten free.
Questo mese, a raccontarci un suo viaggio a Orvieto, fra borghi rinscimentali, delizie gastronomiche e jazz, c'è Anna Lisa Iacobellis di Senza Glutine... Per tutti i gusti!, la scatenata responsabile dell'Area viaggi e recensione prodotti in Gluten Free Travel and Living.

Oggi Cucino io FREE Novembre 2016


lunedì 3 ottobre 2016

Victoria Sponge Cake senza glutine

Victoria Sponge Cake senza glutine


Victoria Sponge Cake! So British!
Tutti ne danno la loro versione, da Nigella a Delia Smith, dagli Hairy Bikers a Mary Berry, da Paul Hollywood a Fiona Cairns. Jamie Oliver ne propone addirittura una versione vegana e senza glutine, ma non per questo meno ricca.
 
La Victoria Sponge Cake è comunque un classico della pasticceria anglosassone, e viene tradizionalmente servita con panna montata e marmellata di frutti rossi: è un abbinamento perfetto, nel quale la cremosità della farcitura e la ricchezza della torta vengono compensate dalle note acide e fresche della marmellata. Ne esistono però molte altre versioni, con caffé, lemon curd, cioccolato, gianduia...A suo tempo ne avevo avevo pubblicato su D|Ricette una versione con formaggio cremoso e crema spalmabile alla nocciola. 

Solitamente viene fatta una dose doppia rispetto a quella qui presentata, cotta in due tortiere.
Si tratta di fatto un quattro-quarti, con un po' di lievito per sostenere la lievitazione. È una torta molto facile da realizzare, infatti si può preparare mettendo tutti gli ingredienti insieme e mescolandoli quel tanto che basta per amalgamarli. Il metodo cosiddetto All-In-One.

Come farine si è preferito usare farine naturali, ma nulla vieta di usare un mix per dolci già pronto: attenzione in questo caso all'eventuale presenza di zucchero e/o lievito. 

Al posto della panna da sola ho mescolato panna e mascarpone: viene un composto più stabile, e lo preferisco per farcire le torte.

Victoria sponge cake
(per una tortiera da 20 cm di diametro)

80 g di farina di riso finissima (*)
25 g di fecola di patate (*)
15 g di amido di tapioca (*)
110 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
110 g di zucchero semolato
2 uova
2 cucchiaini di lievito per dolci (*)
burro e farina di riso per la tortiera (*)

130 g di mascarpone
1 cucchiaio colmo di zucchero a velo (*)
150 g di panna da montare

marmellata di lamponi (*)
zucchero a velo per la finitura (*)

* Gli ingredienti contrassegnati con l'asterisco (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Per la torta
Mescolare tutto insieme in un mixer gli ingredienti della torta finché sono amalgamati.
Versare il composto in una tortiera da 20 cm imburrata e infarinata con farina di riso (oppure in uno stampo di silicone, nel qual caso non importa imburrare e infarinare).

Cuocere nel forno preriscaldato a 180° C sul ripiano più basso per 25 minuti.

Sformare e lasciar raffreddare per mezz'ora nella tortiera, quindi sformare.

Per la crema
Cominciare a montare il mascarpone con lo zucchero a velo e quando si è un po' ammorbidito unire la panna, quindi continuare a montare finché non diventa cremoso. Si può montare sia a mano che con le fruste elettriche.

Finitura del dolce
Tagliare la torta a metà. Spalmare la parte inferiore con un abbondante strato di marmellata di lamponi, quindi spargervi sopra la crema al mascarpone.
Coprire con la parte superiore della torta.
Tenerla in frigo fino al montero di servirla, e all'ultimo minuto spolverizzarla di zucchero a velo.

venerdì 29 luglio 2016

Torta soffice al cioccolato senza glutine di Delia Smith

Torta coccolosa al cioccolato di Delia Smith senza glutine

La mia meravigliosa ragazza ha compiuto 15 anni.

Un'età importante, vissuta con calma e maturità, ma anche follia spensierata.

La amo follemente. Come potrei altrimenti?!?! È mia figlia!

La torta l'ha scelta lei, la squidgy chocolate cake di Delia Smith, e anche se non amo il cioccolato, potevo dirle di no? 

Buon quindicesimo compleanno, dolce e tostissima ragazza! 


Torta coccolosa al cioccolato di Delia Smith senza glutine


Torta soffice al cioccolato 
Ispirato a una ricetta di Delia Smith - "Cakes"
Ingredienti
225 g di cioccolato fondente al 70% di cacao (¶)
100 ml di acqua
8 uova grandi
110 g di zucchero semolato
50 g di cacao amaro (¶)
425 g di panna da montare 

100 g di cioccolato fondente per la finitura finale (¶)
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
 
Procedimento
Mettere in una ciotola l'acqua e il cioccolato a piccoli pezzetti.
Delia dice di sciogliere il tutto a bagno maria, io invece l'ho messo nel microonde alla minima potenza, tirando la ciotola fuori spesso e mescolando.
A bagno maria ci vorranno circa 10 minuti, nel microonde decisamente meno.
Una volta che il cioccolato si è completamente sciolto, togliete la ciotola definitivamente dal microonde e mescolate energicamente con un mestolo di legno, finché diventa cremoso.
A questo punto prendete due delle otto uova, separate i tuorli dagli albumi e sbattete i tuorli prima un po' da soli, quindi incorporateli, sempre sbattendo, al cioccolato fuso.
In un'altra ciotola perfettamente pulita montate i due albumi a neve ferma, e incorporateli delicatamente, alla crema di cioccolato. Otterrete una mousse, che metterete in frigo per 35-40 minuti, non di più altrimenti diventa troppo dura e poi non potrete stenderla bene.

Adesso procedete a preparare la torta.
Separate i tuorli dagli albumi e cominciate a montare i tuorli. Quando cominciano ad addensare unite lo zucchero e continuate a montare, ma non esagerate: dovrete ottenere un composto cremoso ma non eccedete nel montare, non deve diventare bianco.
Incorporate quindi il cacao (io setacciandolo e mescolando dal basso in alto con un tarocco, per evitare che la crema si smonti).
Nel frattempo montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli con un cucchiaio metallico al composto di zucchero uova e cacao. Dovete farlo con delicatezza ma arrivando fino in fondo, in modo da incorporare bene la meringa al composto. Quando è pronto, versatelo in una teglia rettangolare 20 X 30 cm imburrata e rivestita con un foglio di carta forno che sporga circa 2,5 dai bordi.
Stendete bene il composto con il dorso del cucchiaio e infornatelo, sul ripiano più alto, nel forno preriscaldato a 180 °C per 20-25 minuti.
Gonfierà come un soufflé, lo devo fare, poi quanto la tirerete fuori dal forno si sgonfierà, lo deve fare. Attenzione a non cuocerla troppo, quando la tirerete fuori dal forno vi sembrerà ancora cruda, ma raffreddandosi tutto andrà a posto.
Lasciatela raffreddare un po' (Delia non lo dice, ma secondo me se si rovescia subito il rischio che si rompa è elevatissimo) quindi mettete un pezzo di carta forno su una superficie piatta, staccate delicatamente i bordi della torta dalla carta forno che sporge e rovesciate la teglia sulla carta forno pulita, togliete la teglia e staccate, sempre con delicatezza, la carta forno attaccate. Quindi tagliate in due la torta, in modo da ottenere due rettangoli quasi quadrati.
Adesso preparate la farcia:
prima di tutto tagliate il cioccolato a coltello riducendolo a scaglie, e mettetele da parte. Quindi montate la panna. 
Mettete metà torta sul piatto di servizio e, usando una paletta metallica da pasticceria, stendete metà mousse al cioccolato sulla torta, quindi un quarto della panna montata e cospargete con metà scaglie di cioccolato.
Disponeteci sopra l'altra metà della torta, e ricominciate: mousse al cioccolato, quindi la panna, a coprire interamente il dolce, sia il sopra che i lati, ed infine le scaglie di cioccolato.   
Fino al servizio conservatela in frigorifero coperta con pellicola tenuta lenta.
È più buona se mangiata il giorno stesso.

NOTE:
- La torta viene perfettamente.
- All'inizio, quando dividerete in due la torta, vi sembrerà piccolissima, ma tenete presente che alla fine sono sei strati, e con queste dosi ci abbiamo ricavato nove cubetti, ed è così ricca che non è che se ne mangi più di uno, soprattutto se la servite come dessert.
- L'amica di mia figlia ha detto che secondo lei era poco dolce, e che avrebbe gradito che anche la panna fosse dolcificata. Io non sono d'accordo, è una torta parecchio ricca, se anche la panna fosse stata dolcificata sarebbe per me venuta davvero eccessiva, ma certamente non è una torta dolcissima, quindi se avete gusti tendenti al dolce-dolce unite pure un cucchiaio in più di zucchero all'impasto e magari un paio di cucchiai di zucchero a velo quando montate la panna.
- L'unica annotazione è che penso sia meglio sformare la torta da fredda, per evitare che si rompa, e questo Delia non lo dice. Io ho fatto così.
- Complessivamente è una torta un po' d'antan, molto cioccolatosa, molto pannosa, insomma, lo dice anche lei, è una torta un po' anni '70, non ha certo il rigore delle torte moderne, ma se vi piace il cioccolato e il genere, non ne sarete certo delusi.

La torta è quindi assolutamente

PROMOSSA


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Con questa ricetta partecipo allo Starbooks Redone
ovviamente fuori concorso

http://starbooksblog.blogspot.it/2016/06/starbooks-redone-di-giugno-2016.html

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (fri)Day
gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living.













martedì 17 maggio 2016

Torta albicocche e mandorle di Nigella per lo Starbooks

Torta con albicocche e mandorle senza glutine

Oggi sullo Starbooksblog, una torta alle mandorle nientepopodimeno che di Nigella, autrice che non si era mai vista su questi schermi.
http://starbooksblog.blogspot.com/2015/10/moroccan-vegetable-soup-with-green.html

Stiamo recensendo la sua ultima fatica, Simply Nigella, un libro che dirazza un po' dal sontuoso stile nigelliano, per rivolgersi verso più modaiole ma anche infide sperimentazioni etnico-salutiste.
C'è un po' di tutto, dal vegano alla slow-cooker, passando ovviamente per l'immancabile gluten-free che oggi non si nega a nessuno.
Ve la riuscite a immaginare Nigella Lawson nei panni di una novella Gwyneth Paltrow?
Io no, eppure, a partire dalla silouette, decisamente ridimensionata, dalle foto volutamente essenziali, dai toni pallido-nordici, sembra che il modello sia quello.
Io ho già provato qualche ricetta, e Nigella è sempre Nigella, con la sua precisione, le istruzioni al limite del pedante ma che ci permettano di evitare, se pedissequamente seguite, ogni caduta.
Oggi è la volta di questa splendida torta, speziata e profumata, con un accostamento dire abbastanza classico: mandorle e albicocche.
Questa torta mi ha ispirato subito.
Sarà perché ho un debole per i dolci con le mandorle.
Sarà perché mi piace particolarmente l'accostamento mandorle/albicocche.
Sarà perché mi piacciono tutte le torte un po' umide all'interno, semplici, che profumano di buono.
D'altronde, è una tipologia di torta che si ripete. Già Nigella si era cimentata, con la sua famosissima Clementine cake. L'aveva fatta anche Ottolenghi, squisita, sempre con clementine e mandorle e l'avevo provata pure io proprio per lo Starbooks. La semolina, coconut and marmelade cake di Ottolenghi ne è un altro splendido esempio (anche se la forma è diversa, a cake diremmo noi in Italia). Secondo me si ispirano tutte alla torta torta sefardita di arance e mandorle che ci racconta Claudia Roden.
Oltretutto è una torta che nasce naturalmente senza glutine, in quanto l'unica farina prevista sono 50 g di fioretto di mais.
Nigella ne è molto contenta. Nell'introduzione lei stessa dice che si tratta di una delle tante varianti della Clementine cake che ha fatto nel corso degli anni, proprio quella che le è venuta meglio.
Invita ad una giusta cautela  con l'acqua di rose, per non rischiare di ottenere l'effetto bagnoschiuma.
È entusiasta del fatto che sia una torta facilissima da fare, per la quale basta scaraventare tutto nel boccale di un robot da cucina ed è fatta.

Insomma, ero assolutamente ben disposta e non vedevo l'ora di assaggiarla.

Purtroppo, pur essendo la torta tecnicamente venuta, non posso dire di essere completamente soddisfatta, e credo anche di sapere il perché.


TORTA DI MANDORLE E ALBICOCCHE CON ACQUA DI ROSE E CARDAMOMO
APRICOT ALMOND CAKE WITH ROSEWATER AND CARDAMOM

Ingredienti
(per 8-10 fette) / stampo a cerniera da 20 cm 
150 g di albicocche secche
250 ml di acqua fredda
2 capsule di cardamomo, apertera
200 g di farina di mandorle *
50 g di farina fine di mais (io fumetto) *
1 cucchiaino di lievito per dolci *
150 g di zucchero
6 uova grandi
2 cucchiaini di succo di limone
1 cucchiaino di acqua di rose *
olio di girasole per ungere la tortiera

Per la finitura
2 cucchiaini di confettura di albicocche o di rose *
1 cucchiaino di succo di limone
2 cucchiaini e 1/2 di pistacchi tritati

Perché il dolce sia idoneo a un celiaco o a un intollerante al glutine gli ingredienti contrassegnati con * devono presentare sulla confezione la scritta "SENZA GLUTINE", oppure la spiga barrata, oppure devono essere inseriti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.

Procedimento
Mettete le albicocche secche in un pentolino, copritele con l'acqua fredda e unite le capsule di cardamomo spezzate insieme ai loro semini profumati. Mettete sul fuoco e fate cuocere 10 minuti da quando prende il bollore. Non vi allontanate troppo perché potrebbe evaporare tutta l'acqua cosa che non va bene perché le albicocche devono continuare ad assorbire liquidi mentre si raffreddano.
Togliete il pentolino dal fuoco e mettetelo su una superficie fredda, che non si bruci, e fate raffreddare completamente.
Accendete il forno a 180 °C.
Ungete il bordo dello stampo a cerniera e rivestite la base con carta-forno.
Dividete a metà 5 albicocche, e mettetele da parte. Togliete dal pentolino le bucce del cardamomo, ma non i semini.
Trasferite il contenuto del pentolino in un robot da cucina, unite la farina di mandorle, la farina di mais, il lievito, lo zucchero e le uova, e accendete il robot, lasciandolo in funzione il tempo necessario a mescolare il tutto.
Aprite il contenitore, togliete l'impasto che si sarà attaccato ai bordi con una spatola, unite 2 cucchiaini di succo di limone e il cucchiaino di acqua di rose e azionate ancora il robot, per amalgamare il tutto.
Versate quindi il composto nella tortiera, pareggiatelo con una spatola (a me è venuto un composto piuttosto liquido, non c'è stato alcun bisogno di pareggiarlo) disponete le mezze albicocche tutto intorno. e infornatelo.
Lasciatelo cuocere per 40 minuti. Se la torta dovesse scurire troppo prima di essere cotta, dopo mezz'ora copritela con un foglio di alluminio.
È cotta quando comincia a staccarsi dalle pareti della tortiera, la superficie è stabile e uno stecchino esce dal centro con solo un paio di briciole attaccate.
Togliete la torta dal forno e mettetela su una gratella per dolci.
Se per la finitura avete deciso di usare la confettura di albicocche, potreste aver bisogno di scaldarla un attimo per renderla più fluida e facile da stendere, invece quella di petali di rosa è già così morbida di suo che non ce ne sarà bisogno.
Incorporate un cucchiaino di succo di limone alla confettura e spennellatela tutta sulla superficie della torta, quindi cospargetela con i pistacchi tritati.
Sformate la torta solo quando è totalmente raffreddata e trasferitela in un piatto. 

Si conserva in un contenitore a chiusura ermetica per 5-7 giorni. Se fa molto caldo conservatela in frigorifero.
Si può congelare e tenere in freezer fino a 3 mesi, anche se una volta scongelata le mandorle tenderanno ad ammollarsi un po'. Per congelarla togliete il fascione laterale della tortiera ma lasciate la base, ed avvolgete il tutto con un doppio strato di pellicola e uno strato di alluminio.
Per scongelarla, togliete sia la pellicola che l'alluminio e lasciatela scongelare a temperatura ambiente, senza togliere la base.


A PROPOSITO DEGLI INGREDIENTI
  • Viene segnalato, come unico ingrediente a cui fare attenzione per eventuali esigenze gluten-free, il lievito. No, non ci siamo cara Nigella! Il lievito non è l'unico ingrediente a rischio contaminazioni da glutine, in questa torta: ci sono anche la farina di mais, la farina di mandorle, l'acqua di rose e la confettura. Mi sembra proprio una caduta di stile, per una che appartiene alla scuola anglosassone, sempre così precisa nelle istruzioni operative e sulla scelta degli ingredienti... Se ci si vuole convertire al senza glutine, che non è una moda ma una questione di salute, sarebbe opportuno farlo con cognizione di causa.
  • Si parla di "ready-to-eat" dried apricot, forse per distinguerle dalla frutta disidratata. Io ho usato normalissime albicocche secche.
  • Si dice di usare "50 g di polenta fine, non istantanea". Io ho usato della farina di mais fumetto, che è quella più fine che ci sia, e penso che sia la scelta giusta.
  • In questa torta non ci sono grassi, l'unico presente è quello per ungere la tortiera. Nigella non nomina il semplicissimo e reperibilissimo burro, ma il grasso spray per pasticceria, o l'olio di girasole. Mah.. A me paiono un po' delle ubbìe. Non parliamo di una torta farcita con mezzo chilo di crema al burro o di mascarpone, parliamo di una nocciolina di burro per ungere il fascione laterale di uno stampo a cernia. Mah...
NOTE
  • La principale criticità di questa torta sono le dimensioni dello stampo: 20 cm per queste dosì è troppo piccolo. Non è che l'impasto non c'entri, o che non si cuocia nei tempi. Tutto a posto, da questo punto di vista. Il problema è che si ottiene una torta ben più alta rispetto a quella raffigurata nel libro, e non è solo un problema di confronto, ma proprio di gusto. Il sapore a questa torta glielo dà soprattutto la copertura di confettura: con uno stampo da 20 cm si ottengono fette così alte che è materialmente impossibile "azzannarle" in un morso solo, col risultato che il morso senza copertura sembrerà inevitabilmente insipido. Queste dosi vanno bene per uno stampo da 24-25 cm, non da 20. Sembra una questione di poco conto, ma come ho spiegato è essenziale per determinare il gusto della torta stessa. 
  • Il punto precedente diventa ancora più importante dal momento che la quantità di zucchero prevista è piuttosto scarsina. Nella torta di clementine, di cui questa è dichiaratamente una variante, sono previsti 225 g di zucchero per 250 g di mandorle, qui solo 150 g per 200 g (se le proporzioni fossero le stesse, ce ne avrebbe dovuto mettere 180 g). E le clementine sono agrumi dolci.  
  • Tenendo conto che le albicocche sono abbastanza delicate di sapore e che c'è poco zucchero, complessivamente la torta sa di poco. E non aiutano le spezie orientaleggianti. L'acqua di rose si sente pochissimo (ma su questo do a Nigella il beneficio del dubbio, forse è colpa della mia acqua di rose un po' svanita), e il cardamomo fa un effetto strano: si sente poco nell'insieme, a meno che non ti capiti sotto i denti un semino (rimangono interi) che allora sprigiona tutto insieme il suo aroma e fa l'effetto preparato per il mal di denti.
  • Anche sulla confettura è un po' tirata: due cucchiaini sono un po' pochini. O che gli è preso a Nigella??? Ripigliati!  
  • Piccola nota sulla cottura: non viene detto a che livello del forno infornarla. È un'informazione che si può anche omettere, ma non in un libro dove si precisa di non allontanarsi dai fornelli mentre cuociono le albicocche perché potrebbe essere necessario unire un po' d'acqua. Che ci vuole molto a precisare che va messa sul ripiano più basso del forno, a maggior ragione per la quale c'è il rischio che si abbronzi troppo la superficie?
Pertanto, malgrado la torta sia tecnicamente venuta, e sia anche buona, per quanto delicata, tenuto conto del fatto che è una torta facilissima, non me la sento di promuoverla pienamente. Ma non la boccio nemmeno, perché penso che con un cincinnino di zucchero in più e in uno stampo più grande possa venire un'ottima torta.
Editing del giorno successivo: come spesso accade per molti piatti in cui sono presenti spezie, e in effetti Nigella l'ha pure scritto, questa torta è molto più buona il giorno dopo, quando i sapori si sono amalgamati e riescono a sprigionare i loro aromi al meglio. Stamani mia figlia ha assaggiato questa torta, e non riusciva a smettere di mangiarla. E anche io, che ieri facevo parecchio la criticona, oggi non posso certo dire che sia cattiva.
Quindi, il giudizio è
SALVATA PER IL ROTTO DELLA CUFFIA

Torta con albicocche e mandorle senza glutine



venerdì 25 marzo 2016

Pastiere! Pastiere senza glutine!

Oggi è il venerdì di Pasqua.
Io che sono nordica ho ormai da anni "adottato" la pastiera come dolce della mia personalissima tradizione per Pasqua, semplicemente perché è uno dei dolci che mi piace di più al mondo.

Da quando, nel lontano 2012, ho scoperto (seguendo l'intuizione di Anna di Ai fornelli con la celiachia) che la pastiera si poteva anche fare con cereali alternativi al grano, non mi sono più fermata, e anno dopo anno ne ho provati parecchi: grano saraceno (al momento ancora la mia preferita, il primo amore non si scorda mai), poi riso, l'anno scorso miglio, quest'anno sorgo sia in versione salata che dolce. Di cereali senza glutine ce ne sono tanti, abbiamo tempo per sperimentare...

Pastiera al miglio
La prima pastiera che vi propongo è in realtà ancora inedita, almeno su questi schermi.

pastiera al miglio


Pastiera al sorgo
Anche la seconda pastiera che vi propongo è in realtà ancora inedita.

pastiera al sorgo


Pastiera salata al sorgo
Anche la terza pastiera che vi propongo è ancora inedita... E per di più salata! 

pastiera salata al sorgo

Pastiera al riso
La ricetta la potete trovare su D|Ricette.

pastiera al riso



Pastiera al grano saraceno con doppia crema
La ricetta la potete trovare su Piattoforte, ed anche sul mio libro "Il dolce gluten free"

pastiera al grano saraceno con doppia crema


Pastiera al grano saraceno 
La ricetta la potete trovare su qui da me.

pastiera al grano saraceno


Con questo post partecipo al 100% Gluten Free (fri)Day
gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living.




giovedì 4 febbraio 2016

Frangipane al caffé senza glutine

Frangipane senza glutine al caffé

Oggi torniamo alle vecchie sane (...) abitudini: una torta, in particolare una frangipane arricchita con una ganache al cioccolato bianco al caffé da sballo.
La ricetta la potete trovare sul sito di Nutriblog, qui
Fatta una volta, è diventata subito un classico di casa, per festeggiare le ricorrenze, da quanto ci era piaciuta.

La frangipane è una crema al burro di origine francese arricchita con farina di mandorle, con cui vengono farciti molti dolci della tradizione, come la Galette de Rois, il Pithiviers e la Tarte Bourdaloue.

Viene cotta insieme al dolce, a cui conferisce un inconfondibile consistenza cremosa ed un irresistibile profumo di mandorle.

Questa frangipane senza glutine al caffè si ispira ad una torta di Montersino e si caratterizzata per l’utilizzo congiunto di frangipane e di una ganache al profumo di caffé. Per un giorno bisogna dimenticarsi della bilancia e godere.

Frangipane al caffé

Ingredienti
(per una tortiera da 20 X 30 cm)

Per la frolla
250 g di mix per frolla *
125 g di burro
125 g di zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale


Per la crema frangipane
100 g di mandorle
100 g di burro
100 g di zucchero
30 g di fecola di patate *
i semini di una bacca di vaniglia
1 uovo

Per la ganache al caffé
250 g di panna da montare
160 g di cioccolato bianco *
40 g di zucchero
1 cucchiaino di caffé solubile *

Gli ingredienti contrassegnati con (*) sono a rischio per i celiaci, che li possono consumare liberazione se presentano il claim “Senza glutine” sulla confezione, oppure il simbolo della spiga barrata o sono inserito nel prontuario di AIC

Procedimento
Preparate la frolla
Sbattete il burro con lo zucchero, quindi unite l'uovo intero leggermente sbattuto, e alla fine la farina setacciata.
Impastate solo quel tanto necessario per ottenere un impasto omogeneo.
Fate la palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo per un'oretta.

Nel frattempo preparate la crema frangipane:
Battete il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero, unite quindi l'uovo intero, continuate a montare, unite infine le mandorle tritate fini fini (tritate con il robot da cucina in modalità pulsata. In alternativa si può usare anche la farina di mandorle, ma in tal caso bisogna verificare che sia idonea per i celiaci), la fecola di patate e i semini della bacca di vaniglia e mettete da parte.

Per ultima preparate la ganache al caffé
Tagliate a pezzettini molto piccoli il cioccolato e mettetelo in una ciotola. Fate prendere il bollore alla panna con lo zucchero. Unite il caffé solubile e mescolare bene, quindi versare sul cioccolato un po' alla volta spatolando finché si scioglie. Tenete da parte.
Togliete la frolla dal frigorifero e stendetela ad uno spessore di circa 3 mm, quindi foderateci la tortiera precedentemente imburrata e infarinata con farina di riso. Coprite con un foglio di carta forno sul quale avrete messo dei fagioli secchi o dei pesini, quindi cuocetela un quarto d'ora nel forno preriscaldato a 180°C (cottura in bianco).
Eliminate fagioli e carta forno, e infornate, sempre in bianco, per altri dieci minuti, quindi togliete dal forno, fate raffreddare qualche minuto e poi versate nel guscio la crema frangipane. Infornate nuovamente a 180° lasciandola cuocere per circa 35 minuti, finché la frolla è cotta e pure la crema, che diventerà bella ambrata.
Togliete dal forno e fate raffreddare completamente, quindi versateci sopra la ganache al caffé.
Ne avanzerà, è meravigliosa da mangiare a cucchiaiate...
Rimettete la torta in frigorifero fino al giorno dopo. Tiratela fuori dal frigorifero mezz'ora o anche un'ora prima di consumarla.


La ricetta anche su Nutriblog

http://www.nutrichef.it/filone-semi-integrale/

lunedì 25 gennaio 2016

Torta ricotta cioccolato e pere senza glutine

Torta ricotta e pere al cacao e pere senza glutine

Era un po' che non vi ammannivo dolci... Eccomi a rimediare subito!
Però non tradisco la dieta, questa l'ho fatta tempo fa per portare ad una festicciola al dojo che frequenta mio figlio, e non ne ho mangiata nemmeno una fetta.
Infatti quel giorno ero di pessimo umore :-)

La ricetta la trovate su D|Ricette.


Torta classica, da merenda, da dessert, da quello che vi pare.

lunedì 18 gennaio 2016

Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio

Gluten free custard / Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio

Pare oramai acclarato che in famiglia, oltre a due celiache, ci sia anche un intollerante al lattosio: il marito.
Non è una buona notizia, ma non delle peggiori: ciò che si può risolvere con un regime alimentare non è grave.
Adesso sta a me adeguarmi e trovare soluzioni, alternative, idee. In una parola, sperimentare.
E ieri ho sperimentato.
Avevamo amici a cena, e volevo ovviamente fare un dolce.
Avevo pensato alla torta della nonna, che qui piace sempre tantissimo, ma lì per lì non mi era parsa un'idea molto felice, con tutto quel burro e tutto quel latte.
Poi ho pensato "Perché no?" e sono corsa a comprare del latte di riso e del burro delattosato.
Risultato? Un successo! È venuta buonissima, indistinguibile dall'originale.
Che la pasta frolla sarebbe venuta bene, non avevo dubbi, il burro è burro.

Avevo molti più dubbi, invece, sulla crema: prevedevo che avrei ottenuto un intruglio troppo liquido e dal sapore incerto e inquietante.

Niente di tutto questo, come si può vedere dalla foto.
La consistenza era perfetta e il sapore...
Piaciuto a tutti, sia da sola che a maggior ragione dentro la torta.

 Ho usato la mia solita ricetta, con un paio di modifiche:
- invece che quattro tuorli ho usato tre tuorli e un uovo intero, pensando che un maggior tasso di "uovitudine" in più avrebbe aiutato a dare struttura
- ho ridotto la quantità di zucchero, perché il latte di riso è decisamente più dolce di quello vaccino
- ovviamente niente panna
- ho usato la tecnica di Montersino di versare il composto di tuorli, zucchero e farina nel latte in ebollizione, invece che viceversa, semplicemente perché ero di fretta. Nulla vieta di fare nel solito modo.

Osservazioni:
- il latte di riso che si trova in giro è molto spesso addizionato con zucchero, e non mi sembrava il caso. Così sono andata in un negozio biologico e ho comprato un latte di riso senza zuccheri aggiunti. Ne ho preso uno con una piccola percentuale di mandorle, che mi sembrava potessero conferire un buon sapore.
- La scorza di limone è indispensabile, altrimenti (ho provato anche a non mettercela, a scopo sperimentale) il sapore tende a discostarsi un po' da quella "vera". In realtà anche quella senza limone è piaciuta a tutti, ma quella con il limone era davvero indistinguibile. Quindi dateci dentro con la scorza di limone, che peraltro dà un buon sapore comunque, latte di riso o vaccino che sia! 


Gluten free custard / Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio


Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio
Ingredienti
  • 500 ml di latte di riso alla mandorla
  • 110 g di zucchero semolato
  • 45 g di amido di mais o riso (¶)
  • 3 tuorli d'uovo
  • 1 uovo interno
  • la scorza di un limone non trattato
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.
Preparazione 
Mettete da parte due tazzine di latte e fate prendere il bollore al rimanente con la scorza di limone.
Sbattete i tuorli con lo zucchero, unide l'amido e stemperate con il latte di riso tenuto da parte, mescolando con cura per evitare che si formino di grumi.
Versate il composto nella pentola dove sta bollendo il latte di riso e fate cuocere a fiamma bassa, senza mescolare, finché comincia a "fare i vulcani".
A questo punto mescolate energicamente con la frusta, e fate andare altri 2 o 3 minuti, finché raggiunge la densità desiderata (tenete conto che raffreddando si addensa ulteriormente).
Fate raffreddare, mescolando ogni tanto per evitare la formazione della pellicina, poi, appena si è raffreddata un po', trasferitela in frigorifero.

E a cosa potete usare questa splendida crema?

Ad esempio per fare la torta della nonna senza glutine e senza lattosio,

torta della nonna senza glutine e lattosio

che giusto oggi ho pubblicato su
http://la.repubblica.it/cucina/ricetta/torta-della-no…-senza-glutine/47778/

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