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venerdì 5 giugno 2015

Gelato di banana per Noi per Voi


Oggi niente ricette, perché oggi comincia la 3° edizione di Secret Garden, un progetto benefico che si svolge nella magnifica cornice di Villa Bardini, per aiutare i bambini del Meyer.


L'evento durerà tre giorni, da oggi a domenica, e ci saranno aperitivi, concerti, spettacoli, convegni e laboratori per bambini.
In più, tutti i giorni, un mercato food e artigianato, nella consapevolezza che gli stili di vita sono fondamentali, quando si parla di salute e prevenzione, anche per i più piccoli.
Per il programma nei dettagli, potete vederlo direttamente sul sito di Secret Garden.


Save the date! 
5-6-7 Giugno Villa Bardini, Firenze Secret Garden 
anche su Facebook

Ma perché poi la la ricetta non ci deve essere ? 
Ce la meritiamo dai! Una ricettina abbastanza salutare. 
Senza zucchero (anche se ma con zuccheri).Molto simile a quello proposto sempre su questi schermi ma con lo yogurt. Questa però ci piace di più.

È una ricetta che avevo fatto l'anno scorso per lo Starbooks, ed è diventata un classico di casa!

banana ice-cream


Gelato alla banana con mandorle dolci e salate
(tratto da It's all good di Gwyneth Paltrow )
Ingredienti
(per circa 1/2 l di gelato)

  • 4 banane sbucciate e tagliate a rondelle
  • 1/4 di tazza di mandorle a lamelle tostate
  • 2 cucchiai di sciroppo d'acero + 2 cucchiai
  • 1 pizzico di sale marino
  • 1/2 tazza di latte di mandorle non zuccherato (¶)
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia  (¶)
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione
 
Preparazione
Disporre in un singolo strato le fettine di banana su un vassoio coperto da carta-forno, e metterle in freezer. Quando saranno congelate, si possono utilizzare subito oppure conservare (max 1 mese) in un sacchetto, sempre in freezer.

Mentre le banane congelano, mescolare in una ciotolina le mandorle tostate, 1 cucchiaio di sciroppo d'acero e il pizzico di sale. Tenere da parte.

Mettere nel bicchiere del robot le banane congelate, il latte di mandorle e i 2 cucchiai di sciroppo d'acero rimasti. Azionare il mixer finché la miscela non acquisisce una consistenza cremosa. Inizialmente sembrerà rimanere grumoso, ma quando le banane iniziano a scongelare diventerà molto cremoso (nel mio caso sono andata oltre e si è sciolto troppo).

Servire in coppette cosparso con le mandorle.

L'unico punto critico di questa ricetta è il tempo di frullatura. Se si frutta troppo a lungo, come nel mio caso, viene troppo sciolto. Bisogna prenderci la mano, ma dopo è facilissimo, e rimane cremoso come un vero gelato.
Provatelo, i bambini ne vanno davvero matti!!!!

Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day
una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living
 .

venerdì 15 maggio 2015

Frozen yogurt alle banane per il #foodrevolutionday e per il #GFFD

fruity frozen yogurt

Oggi è il Food Revolution Day promosso da Jamie Oliver.

Sottotitolo: Fighting for Food Education for Every Children.

Fabiana di Fabipasticcio, l'infaticabile competentissima Responsabile dell'Area scientifica di Gluten Free Travel & Living, è Ambassador della Campagna. 



La battaglia che oramai da alcuni anni porta avanti Jamie Oliver è quella dell'educazione alimentare, per insegnare soprattutto ai più giovani a mangiare cose sane, riducento i grassi soprattutto di origine animale, riducendo gli zuccheri semplici, mangiando cibi biologici senza pesticidi né conservanti.

Una battaglia per la salute delle future generazioni e del pianeta.

Noi di Gluten Free Travel & Living abbiamo aderito entusiasticamente al progetto, seguendo la nostra ambasciatrice, e chiediamo di cucinare oggi non solo in modo sostenibile per tutti, ma anche sostenibile per noi, cioè senza glutine, senza lattosio e senza proteine del latte.

Fra le ricette di Jamie proposte per l'evento mi aveva ispirato molto questo frozen yogurt alla frutta.
Però, dato che sono una casinista inside, mica ce l'avevo messa la frutta in freezer ieri, per prepararlo oggi. Avevo messo solo le banane, perché il gelato alle banane, che avevo imparato a fare ai tempi dello Starbooks su It's All Good di Gwyneth Paltrow, è nel frattempo diventato un classico di casa nostra.

Niente di male. Il mio fruity frozen yogurt è diventato un frozen yogurt alle banane.

Ça va sans dire che è già finito....

Fruity frozen yogurt (alla banana)
Ingredienti

1 banana
400 g di frutta di stagione (io sempre banana)
3 cucchiai di miele fluido
500 g di yogurt senza lattosio
150 g di lamponi(io fragole)

Procedimento
Sbucciare e tagliare a pezzi la banana e la frutta (io altre tre banane).
Mettere in freezer per almeno due ore.
Mettere in freezer anche i bicchierini in cui servirete il gelato.
Togliere dal frigo e dividere i lamponi (io fragole) fra i bicchierini.
Versare lo yogurt e il miele nel robot da cucina e azionarlo finché il tutto è ben mescolato. Unire la frutta ancora congelata, e azionare il robot finché si ottiene un composto cremoso ed omogeneo.
Io ho fatto a rovescio: a frullato prima le banane congelate, quindi ho aggiunto lo yogurt. 
Versare il gelato a cucchiaiate nei bicchierini e servite.

NOTE
È venuto parecchio fluido, quindi ho dovuto rimetterlo in freezer, mescolando ogni tanto, per ottenere una consistenza più soda. E avrei dovuto tenercelo di più, come si vede dalla foto.
Però i figli mi svolazzavano intorno come api al miele, e ho dovuto capitolare.
È molto gustoso, e non si sente per niente la mancanza dello zucchero.
Comunque forse la prossima volta riduco un po' la percentuale di yogurt.
Oggi è anche giorno di Starbooks, mi trovate pure sullo Starbooksblog con una ricetta perfetta per il Food Revolution Day, i burger vegetariani ai ceci e quinoa.



burger ceci e quinoa


Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day

una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living
 .

mercoledì 17 ottobre 2012

Il gelato con i trunzi (proibito ridere!) per lo Starbooks di Martha Stewart



Secondo appuntamento per lo Starbooks di ottobre, con il libro di Martha Stewart  Martha's american food: A celebration of our nation's most treasured dishes, from coast to coast.
Il libro mi sta piacendo molto, ho provato anche altre ricette che mi hanno dato gran soddisfazione, anche se è una cucina molto diversa da quella a cui sono abituata io, da maledetta toscana poi, e quindi abituata a piatti essenziali, al limite del povero, a materie prime usate tal quasi. Qui invece è tutto una salsa, un sugo, un profluvio di ingredienti. Però il tutto dà risultati eccellenti. Eccellenti ma spesso piuttosto calorici, ricchi, non certo da dieta.
 
E l'appuntamento di questa settimana non smentisce quanto ho detto, è veramente goduriosissimo, ma a contenuto calorico oltre ogni immaginazione.

E molto, molto americano.

Una ricetta del Midwest,  quello delle grandi pianure, delle coltivazioni intensive, dei quadri di Hopper, e della corn belt.
È un gelato proprio a base di corn. Di caramel corn, per la precisione, un altra porcata delizia veramente american.

Troverete quindi due ricette, quella del gelato e quella dei caramel pop-corn.

E quei trunzi che ammiccano dal titolo? Quelli sono uno scherzo (o quasi). Leggendo la ricetta in inglese non capivo bene il testo, mi sono fatta aiutare dall'araba che mi ha spiegato che i "kernels and cob pieces" che diceva di aggiungere al latte altro non erano i chicchi e i trunzi delle pannocchie di mais. Che sarebbero questi trunzi? Ma il cuore della pannocchia, quella roba dura che rimane quando si sono tolti i chicchi. Ma come, non lo sapete cosa sono i trunzi? Siete proprio dei grandi ignorantoni, allora!!!!



Annotazioni?
  • Godereccio al massimo! Buonissimo!
  • Le 6 pannocchie che dici di usare sono troppe, io ne ho usate tre ed è venuto bene lo stesso
  • Le sugar-coated peanuts (che a lume di naso sono quelli che da noi chiamiamo ammazza-suocere) non li potevo mettere perché non li trovo gluten-free. Li ho sostituiti mettendo le noccioline direttamente nel caramel-corn, e si sono sentite, ottimamente, lo stesso
  • Mentre le noccioline nel gelato ci stanno divinamente, i pop-corn, per quanto caramellati, alla lunga diventano un po' gommosi, a stare dentro il gelato, per cui forse li aggiungerei solo sopra al momento di servire. Le noccioline no, stanno perfettamente anche dentro
  • I pop-corn caramellati da soli sono invece irresistibili, davvero uno-tira-l'altro
  • La ricetta prevede, per la ricetta di base del gelato, 8 tuorli. Ritengo che sia un po' troppo. Viene una crema di un cremoso pazzesco, quasi solida, indubbiamente squisita ma la prossima volta ne metterò meno
  • l'impasto mi sembrava fosse venuto troppo consistente, e allora ho aggiunto una certa quantità di panna, ma ho sbagliato, perché dovrebbero venire delle montagnole di impasto, mentre a me è venuto uno strato di altezza uniforme. Insomma, mi sa che sulle dosi aveva ragione lei ;-)
  • Una cosa splendida di questa ricetta è che è fra gli ingredienti non sono presenti prodotti in cui è potenzialmente presente il glutine, quindi è senza rischi di contaminazione!!!

Anche questa settimana non ci sono mica solo io: ecco cosa hanno tirato fuori dal cappello le altre Starbookers:

- Daniela di Menu Turistico: Hamburger
- Laroby di Le chat egoiste: Oatmeal raisin cookies
- Mapi di La Apple Pie di Mary Pie: Tamale pie
- L'Araba di Arabafelice in cucina!: Coconut cake
- Ale di Ale only kitchen: New England Clam Chowder e frittelline di mais con cipolle
- Patty di Andante con gusto: Buttermilk fried chicken
- Ema di Arricciaspiccia: Indian pudding
- Cristina G.  di Vissi d'arte e di cucina: Torta di ananas rovesciata

Ci si vede la settimana prossima con le ultime ricette di Martha.
Lascio anche in questo post le conversioni dalle unità di misura americane a quelle italiane.

Ho lasciato entrambe le versioni, perché lo trovo utile, e vi lascio una tabella per le conversioni più frequenti:
1 tazza = 250 ml
1 tazza di zucchero semolato  = 190 g
1 tazza di farina = 120 g
1 stick di burro = 113 g

La formula per passate dai gradi Fahrenheit a quelli Centigradi è la seguente:
T(°C) = [T(°F) -32]/1,8
ma dato che so che queste cose mandano molti in palla, ecco le temperature più tipiche ;-)
212 °F = 100 °C
375 °F = 190 °C
400 °F = 200 °C
450 °F = 230 °C




Caramel corn
Tratto da una ricetta di Martha Stewart in "Martha's american food"
Barrate/viola le mie modifiche rispetto alla ricetta originale
Ingredienti (per 4 tazze di caramel corn)
Per il caramello
  • 3 tazze di pop-corn non salati (quindi fatti in casa, a partire dai chicchi) 
  • 1/3 di tazza (100 g) di noccioline tostate intere, con guscio (oppure 50 g circa già sgusciate)
  • 35 g di burro non salato
  • 1/4 di tazza (50 g) di succhero di canna 
  • 1 cucchiaio di corn syrup (l'ho sostituito con del miele neutro)
  • 1/4 di cucchiaino di sale grosso
  • 1 puntina di bicarbonato
 
Preparazione
Scaldare il forno a 120° (250°F). Mettere i pop-corn e le noccioline in una larga ciotola resistente al calore.

Sciogliere il burro in un'ampia pentola a fuoco medio. Aggiungere lo zucchero di canna, il miele, il sale. Cuocere, mescolando ogni tanto, finché lo zucchero non si scioglie completamente. Alzare la fiamma e portare all'ebollizione senza mescolare, fino a che la temperatura non raggiungere 120°C (248°F). Incorporare il bicarbonato.

Colare il caramello sui pop-corn e le noccioline, mescolando per ricoprirli bene.
Trasferire in una teglia da forno, stendendoli in uno strato sottile.
Cuocere in forno per 45 minuti, mescolando due volte.
Togliere dal forno e spargere sopra un pizzico di sale.
Lasciare raffreddare, quindi rompere grossolanamente (il mio era rimasto abbastanza separato).
Si conserva a temperatura ambiente, in un contenitore ermetico, fino a 1 settimana (ma come fa a resistere!!!)






Caramel corn ice cream
Tratto da una ricetta di Martha Stewart in "Martha's american food"
Barrate/viola le mie modifiche rispetto alla ricetta originale
Ingredienti
Per il caramello
  •  3/4 di tazza (150 g) di zucchero profumato alla vaniglia
  • 1/4 di tazza (30 ml) di acqua
  • 1/2 tazza (240 g) di panna fresca
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia (non l'ho usato perché per i dolci uso abitualmente zucchero vanigliato hand-made, ottenuto tenendo lo zucchero in un barattolo insieme ad alcune stecche di vaniglia)
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino e 1/2 (22 g) di burro non salato, in piccoli pezzi
Per il gelato
  • 2 tazze e 1/2 ( 600 g) di panna fresca da montare
  • 2 tazze (500 ml) di latte intero
  • 8 tuorli d'uovo grandi
  • 2 cucchiaini di estrato di vaniglia puro (l'ho omesso, sostituendolo con una stecca di vaniglia)
  • 3/4 di tazza (150 g) di zucchero profumato alla vaniglia
  • 1/4 di cucchiaino di sale
  • 6 3 pannocchie di mais
  • 1/2 tazza di ammazza-suocere (omessi, in quanto non reperibili gluten-free, ho messo invece le noccioline nel caramel corn)
  • 1 tazza di Caramel corn
 
Preparazione
Preparare il caramello 
Far prendere il bollore allo zucchero insieme all'acqua in un pentolino di medie dimensioni, a fuoco medio, mescolando continuamente. Quando lo zucchero si è sciolto completamente, alzare la fiamma.
Lasciar cuocere, sempre mescolando, finché non diventa di un bel colore ambrato. Ci vorranno circa 7/8 minuti.
Togliere dal fuoco, ed incorporare con cautela la panna (che schizzerà) e il sale. Lasciar raffreddare cinque minuti, quindi incorporare il burro poco alla volta, mescolando finché non si è ottenuto un composto omogeneo. Lasciar raffreddare completamente, quindi conservare in frigo, coperto (si mantiene fino a 5 giorni). Prima di utilizzarlo toglierlo dal frigo per una mezzoretta per rendergli scioglievolezza.

Preparare il gelato
Preparare un bagno di acqua gelata. 
Togliere i chicchi dalle pannocchie di mais, e tagliare i trunzi (...) a pezzetti, e metterli in una pentola dove aggiungerete il latte e la panna. Aggiungere anche i semini della bacca di vaniglia, e la bacca aperta. Far cuocere dolcemente finché è caldo, senza far bollire.
Lasciar riposare per mezz'ora circa, coperto, quindi passare attraverso un colino per eliminare le parti solide.
Nel frattempo montare i tuorli d'uovo con lo zucchero profumato alla vaniglia e il sale a lungo (io con la planetaria) finché il composto scrive (Martha dice che è pronto quando un nastro di mantiene formato sulla superficie per almeno 2 secondi).
Amalgamare una tazza dei liquidi caldi al composto, per evitare che l'uovo di cuocia, quindi amalgare un'altra tazza, e passare il composto in una pentola, aggiugendo anche il resto del latte+panna.

Cuocere a fiamma media, sempre mescolando, finché il composto non vela il cucchiaio (alla consistenza della crema inglese), o comunque fino alla temperatura di  160° F (ovvero 70°C). Ci vorranno circa cinque minuti.
Setacciare il composto e trasferirlo in una ciotola, e mettere la ciotola a bagno nell'acqua gelida, per raffreddarla velocemente.
Quando il composto si è raffreddato mettere la ciotola in frigo, coperta, per una nottata (questa è una mia aggiunta, lo faccio sempre con il gelato).
Preparare quindi il gelato nella gelateria, seguendo le istruzioni.
Quando è pronto, aggiungere al gelato il caramel corn e il caramello, mescolando grossolanamente (il caramello dovrebbe restare in parte visibile, tipo variegato).
Si pulò consumare subito o conservare in freezer fino a tre mesi. Se si è messo in freezer, tenerlo fuori dal freezer una ventina di minuti prima di servire (secondo me è assolutamente inutile, anzi, dannoso: se lascio un gelato fuori dal freezer per venti minuti si scioglie).

 

martedì 24 luglio 2012

Gelaaaaaaaati! Gelaaaaaaaati!


La sfida di giugno dell'MTC l'aveva vinta la bravissia Mapi, con le sue innumerevoli scaloppine ognuna con un fondo di cottura diverso, meravigliose. Ed è stata buonissima, la Mapi, perché per l'MTC del mese del solleone (che è luglio, e non agosto come molti erroneamente credono) ci ha proposto il gelato.
In questo mese poi, con tutte le cattive notizie che si susseguono, ci vogliono delle cose che ci facciano stare bene, meglio se a basso costo.
E in fondo un gelato non si nega a nessuno, nemmeno a quei poveracci degli italiani, che se lo sono pure inventato circa 500 anni fa, lustro più lustro meno. Non dobbiamo nemmeno pagare il copyright ;-)
Scherzi a parte, è un'estate molto inquieta, a livello globale ma anche personale. Malgrado le lunghissime vacanze degli insegnanti, non sono ancora riuscita a sentirmi veramente rilassata, che sia per i continui spostamenti o le mille cose da fare, che non riesco mai a portare a termine. I miei figli risentono di queste tensioni, e dopo un inizio spumeggiante, sono a loro volta noiosi e capricciosi. So che non è tutta colpa loro, ma non posso per questo evitare di rimproverarli, in un circolo vizioso di cattivi umori e nervosismi.
Consoliamoci con un gelato. Anzi, come vedremo alla fine di questo post, addirittura con due :-)
Che fare? Avevo un paio di idee, che ho salomonicamente diviso fra questo blog, e quello su la cucina di D.

All'MTC partecipo con il marengelato, che mi sembrava particolarmente divertente, almeno per il nome. E poi il Marengo, o Meringato, è o non è uno dei miei dolci preferiti?E perché non l'ho ancora pubblicato sul blog? Misteri di una sciroccata.
Vista la presenza del cioccolato e della meringa, ho ridotto la quantità dello zucchero, e ne ho sostituito un po' con il miele, che aiuta a non cristallizzare il gelato una volta messo in freezer



Marengelato
Ingredienti
(Per 6 persone)
  • 300 ml latte
  • 330 g zucchero semolato
  • 20 g di miele
  • 250 ml panna fresca
  • 3 uova grandi
  • 100 g di cioccolato
  • 1 stecca di vaniglia
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Preparazione
Cedo la parola alla Mapi:
Tagliare a metà il baccello di vaniglia e metterlo in un pentolino insieme al latte e a 80 g di zucchero. Mescolare per sciogliere lo zucchero, poi mettere sul fuoco e portare fin quasi a ebollizione. Togliere la pentola dal fuoco, coprire e lasciare in infusione per almeno 15 minuti per estrarre tutto l’aroma della vaniglia. Nel frattempo montare i tuorli con altri 80 g di zucchero e 20 g di miele finché il composto “scrive”. Riportare il latte quasi a bollore e versarlo a filo sulle uova montate mescolando continuamente con una frusta. Versare in un polsonetto protetto da frangifiamma e fare addensare la crema inglese fino a quando non velerà il dorso di un cucchiaio e avrà raggiunto la temperatura di 85 °C (io non avevo il termometro ma il momento si vede benissimo lo stesso, un altro indicatore chiave è che poco prima di raggiungere il momento cruciale la schiumina che era presente sulla superficie del composto si riassorbe completamente).
Non superare questa temperatura o lo stadio della velatura del cucchiaio, altrimenti la crema si coagula e impazzisce. Toglierla immediatamente dal fuoco e immergere la base della pentola in una ciotola contenente acqua e ghiaccio mescolando continuamente, altrimenti si raffredda solo quella a contatto coi bordi del recipiente, mentre il resto rimane caldo. Se l’acqua si intiepidisce sostituirla con altra acqua fredda e ghiaccio per abbatterne rapidamente la temperatura. Quando la crema sarà fredda trasferirla in un barattolo a chiusura ermetica (lasciandoci ancora dentro il baccello di vaniglia) e far riposare in frigo tutta la notte: il composto deve essere freddo di frigorifero prima di passare alle fasi successive della lavorazione. Estrarre il baccello di vaniglia e aiutandosi con la lama liscia di un coltello raschiare tutti i semini e mescolarli alla crema; unire la panna liquida al composto e amalgamarla benissimo.
Il giorno prima mi si era posto il problema di cosa fare con i tre albumi avanzati? Ma delle meringhe, ovviamente!
Ho quindi cominciato a montare in planetaria gli albumi con 70 g di zucchero, e un goccio di limone, quando erano già abbastanza montati ho aggiunto il restante (100 g ) zucchero continuando a montare finché non diventava lucido e densissimo. Così.



Mettere la meringa nel sac-à-poche con il beccucchio a stella facendo degli spumini della forma desiderata.
Far cuocere in forno molto debole (<100°C) per parecchio tempo, anche tre ore. Io ho un forno che "tiene" molto bene e quindi tengo la bocca del forno semi-aperta con un panno. In alternativa uso il forno ventilata, che permette anche di accorciare un po' i tempi di cottura.

Quando le meringhe sono cotte estrarle dal forno e farle raffreddare. Si conservano a lungo in un contenitore a chiusura ermetica.

A questo punto lascio il posto alla gelatiera, il resto l'ha fatto lei :-) L'ho fatta mantecare il gelato per circa 25 minuti.
La mia gelatiera non è un granché, e alla fine il gelato resta sempre un po' troppo liquido, lo lascio riposare sempre almeno un'oretta in frigo,cosa che gli fa acquisire maggiore consistenza. In questo caso è stata una fortuna, perché appena tolto dalla gelatiera, quando era ancora morbido, vi ho incorporato 80 g di cioccolato fondente tritato piuttosto grosso e 5 meringhe di medie dimensioni sbriciolate. L'ho messo in un contenitore e tenuto in freezer tutto il pomeriggio.
Al momento di servirlo, ho fatto le palline con il porzionatore, le ho messe nelle coppette aggiungendo un altro po' di meringa sbriciolata e di cioccolato tritato. Ci sarebbe dovuta andare anche una meringhetta piccolina, ma mio marito le ha viste, non ha resistito, e se l'è mangiate, compromettendo per sempre le mi possibilità di vittoria all'MTC :-D

Con questa ricetta partecipo alla sfida di luglio dell' MTC di Menu Turistico.
La ricetta originale della Mapi
MTC di Giugno  2012 

Come vi dicevo però in questo periodo il gelato va per la maggiore in questa casa, e ancora prima che la Mapi lo proponesse per l'MTC, ne avevo fatta un'altra versione, sempre con la crema inglese di base.
Avevo fatto il dulce de leche, e non sapendo come utilizzarlo, visto il caldo ho pensato di realizzare un gelato. L'aggiunta di mandorle e amaretti  è stata fatale.
Ecco quindi il mio Gelato al dulce de leche e amaretti, per la ricetta dovete accomodarvi su La cucina di D.

Un avviso: per commentare, bisognerebbe registrarsi al sito, ma si può tranquillamente accedere con il proprio profilo Facebook o Twitter, cosa decisamente meno "brigosa".





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