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venerdì 7 febbraio 2020

Flan Parisien senza glutine

Flan Parisien gluten free

Ricetta che avevo pubblicato tanto tempo fa per lo Starbook e che ho rifatto tante volte, essendo una delle torte preferite di mio figlio. 
Anche a me piace tantissimo, a volte uso una tortiera un po' più grande in modo da ottenere una torta un po' più bassa, ma dipende da come mi gira.

La versione senza glutine è identica a quella con glutine: la crema della ricetta è fatta con amido di mais, che, come molti chef patissier anche nostrani oramai ci hanno insegnato, sostituisce la farina con risultati decisamente migliori.


Flan Parisien gluten freeTraditional Parisian Custard Tart - Flan parisien
 Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di raffreddamento in frigorigero: 30 minuti per il guscio  di frolla +  3 ore per il flan
Tempo di cottura: 40-50 minuti

Ingredienti 
(Per una tortiera da 24 m di diametro, bordo alto)

Per la brisé all'amido
225 g di burro, tagliato a cubetti freddi di frigorifero
250 g di farina per dolci (io Mix per dolci Nutrifree) *
50 g di fecola di patate *
3g (o 1/2 cucchiaino) di sale
30 g (o 2 e 1/2 cucchiai) di zucchero
15 g (o 2 e 1/2 cucchiaini) di tuorlo d'uovo
55 ml (o 4 cucchiai) di latte

Per la crema
315 g di zucchero (io uso uno zucchero vanigliato home made ottenuto mettendo delle stecche tagliate a metà di vaniglia in un barattolo con lo zucchero)
130 g di amido di mais  *
3 uova grandi 
3 tuorli di uova grandi
1300 ml di latte 
20 g di burro 
un limone non trattato
Preparate la brisé
Nella ciotola della planetaria munita di foglia mettete il burro freddo a cubetti, la farina, la fecola di patate, il sale e lo zucchero. Avviate la planetaria e lasciatela in funzione finché otterrete un briciolame fine e sabbioso (sabbiatura). Ovviamente potrete fare la stessa operazione a mano, lavorando con la punta delle dita.

In una piccola ciotola, mescolate insieme il latte con il tuorlo d'uovo, quindi versatelo sul briciolame precedentemente ottenuto e mescolate finché il composto è morbido. Quasi sicuramente vi sembrerà parecchio morbido, soprattutto se la giornata è calda. Copritelo con la pellicola e mettetelo in frigorifero per almeno 30 minuti.

Spolverate leggermente di farina (io farina finissima di riso) il piano da lavoro, oppure copritelo con carta forno. Stendete la pasta con il mattarello fino ad uno spessore molto sottile, circa 2 mm. Se fa molto caldo, lavorate a turni, rimettendo l'impasto in frigo per alcuni minuto se diventa troppo morbido, quindi ricominciando a stenderlo.

Imburrate e infarinate il cerchione di una tortiera col bordo sganciabile, e rivestite il fondo con un foglio di carta-forno.

Trasferite aiutandovi con il mattarello la pasta sul cerchio/tortiera, aggiustatelo in modo da rivestirlo completamente e accuratamente, ritagliate con un coltello le parti che sbordano e bucherellate la base con una forchetta, quindi mettete in frigorifero fino al momento di usarla.

Preparate la crema
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Mettete 180 g di zucchero e l'amido di mais in una ciotola. Versateci le uova intere (sbattute), i tuorli e la buccia di limone grattata.
In una grossa pentola mettete il latte, il burro e il rimanente zucchero e fategli prendere il bollore. Appena accenna a bollire, versatelo nella ciotola contenente il composto di zucchero, amido e uova, mescolando senza interruzione. Mescolate bene il tutto e trasferitelo nuovamente nella pentola. Portate a bollore a fuoco basso e, sempre mescolando, fate cuocere per per 3 o 4 minuti.

Trasferite la crema nel guscio di pasta e livellate la superficie.
Cuocetelo in forno dai 40 ai 50 minuti, tenendolo d'occhio durante la cottura: gonfierà e diventerà ben colorito, Fatelo raffreddare completamente su una gratella per dolci prima di toglierlo dalla tortiera, quindi fatelo raffreddare per almeno 3 ore in frigorifero prima di mangiarlo.  

mercoledì 5 febbraio 2020

Torta della nonna senza glutine e senza lattosio

Anni che non pubblicavo, mi è capitata sott'occhio questa vecchia ricetta e ve la ammannisco.

torta della nonna senza glutine e lattosio



Torta della nonna senza glutine e senza lattosio
Ingredienti

Per la crema pasticciera senza glutine e senza lattosio
  • 500 ml di latte di riso alla mandorla *
  • 110 g di zucchero semolato
  • 45 g di amido di mais o riso *
  • 3 tuorli d'uovo
  • 1 uovo intero
  • la scorza di un limone non trattato
Per la frolla senza glutine e senza lattosio

  • 250 g di mix per frolla *
  • 100 g di zucchero semolato
  • 125 g di burro senza lattosio 
  • 1 uovo
  • 1 limone non trattato
  • latte di riso *
Per la finitura

  • mandorle a lamelle
  • tuorlo d'uovo
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo * sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.

Preparazione 
Crema pasticciera senza glutine e senza lattosio
Mettete da parte due tazzine di latte e fate prendere il bollore al rimanente con la scorza di limone.
Sbattete i tuorli con lo zucchero, unide l'amido e stemperate con il latte di riso tenuto da parte, mescolando con cura per evitare che si formino di grumi.
Versate il composto nella pentola dove sta bollendo il latte di riso e fate cuocere a fiamma bassa, senza mescolare, finché comincia a "fare i vulcani".
A questo punto mescolate energicamente con la frusta, e fate andare altri 2 o 3 minuti, finché raggiunge la densità desiderata (tenete conto che raffreddando si addensa ulteriormente).
Fate raffreddare, mescolando ogni tanto per evitare la formazione della pellicina, poi, appena si è raffreddata un po', trasferitela in frigorifero. 

Pasta frolla senza glutine e senza lattosio
Sabbiare il burro freddo a pezzetti con il mix per frolla, quando si ottengono delle briciole fini unire lo zucchero, la buccia grattata di mezzo limone, il pizzico di sale e l'uovo un po' sbattuto.

Impastare con la punta delle dita finché l'impasto sta insieme, dividerlo in due parti l'una il doppio dell'altra, compattare a palla, avvolgere nella pellicola per alimenti e mettere in frigorifero per mezz'ora.

Completare la torta 

Accendere il forno a 180 °C. 
Togliere la frolla dal frigorifero, e stendere la parte più grossa ad uno spessore di 4 mm. 
Imburrare una tortiera con il bordo apribile di 22 cm di diametro, cospargerla con farina di riso finissima, e rivestirla con la frolla. Bucherellare la base con una forchetta, coprire con un foglio di carta forno e metterci dei pesi (fagioli, pesini, ...) e cuocere in bianco per circa 20 minuti. 
Togliere dal forno, togliere i pesi e la carta forno e versarci la crema pasticcera fredda. 
Stendere l'altra parte di pasta frolla a misura della tortiera, metterla sopra la crema e saldare i bordi, rifilando le parti in eccesso. 
Spennellare la superficie con il tuorlo d'uovo sbattuto con il latte di riso, cospargere con le mandorle a lamelle e completare la cottura per altri 30 minuti circa. 
Una volta cotta, estrarre dal forno e far raffreddare completamente nello stampo prima di trasferirla, con estrema delicatezza, nel piatto da portata.

lunedì 18 gennaio 2016

Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio

Gluten free custard / Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio

Pare oramai acclarato che in famiglia, oltre a due celiache, ci sia anche un intollerante al lattosio: il marito.
Non è una buona notizia, ma non delle peggiori: ciò che si può risolvere con un regime alimentare non è grave.
Adesso sta a me adeguarmi e trovare soluzioni, alternative, idee. In una parola, sperimentare.
E ieri ho sperimentato.
Avevamo amici a cena, e volevo ovviamente fare un dolce.
Avevo pensato alla torta della nonna, che qui piace sempre tantissimo, ma lì per lì non mi era parsa un'idea molto felice, con tutto quel burro e tutto quel latte.
Poi ho pensato "Perché no?" e sono corsa a comprare del latte di riso e del burro delattosato.
Risultato? Un successo! È venuta buonissima, indistinguibile dall'originale.
Che la pasta frolla sarebbe venuta bene, non avevo dubbi, il burro è burro.

Avevo molti più dubbi, invece, sulla crema: prevedevo che avrei ottenuto un intruglio troppo liquido e dal sapore incerto e inquietante.

Niente di tutto questo, come si può vedere dalla foto.
La consistenza era perfetta e il sapore...
Piaciuto a tutti, sia da sola che a maggior ragione dentro la torta.

 Ho usato la mia solita ricetta, con un paio di modifiche:
- invece che quattro tuorli ho usato tre tuorli e un uovo intero, pensando che un maggior tasso di "uovitudine" in più avrebbe aiutato a dare struttura
- ho ridotto la quantità di zucchero, perché il latte di riso è decisamente più dolce di quello vaccino
- ovviamente niente panna
- ho usato la tecnica di Montersino di versare il composto di tuorli, zucchero e farina nel latte in ebollizione, invece che viceversa, semplicemente perché ero di fretta. Nulla vieta di fare nel solito modo.

Osservazioni:
- il latte di riso che si trova in giro è molto spesso addizionato con zucchero, e non mi sembrava il caso. Così sono andata in un negozio biologico e ho comprato un latte di riso senza zuccheri aggiunti. Ne ho preso uno con una piccola percentuale di mandorle, che mi sembrava potessero conferire un buon sapore.
- La scorza di limone è indispensabile, altrimenti (ho provato anche a non mettercela, a scopo sperimentale) il sapore tende a discostarsi un po' da quella "vera". In realtà anche quella senza limone è piaciuta a tutti, ma quella con il limone era davvero indistinguibile. Quindi dateci dentro con la scorza di limone, che peraltro dà un buon sapore comunque, latte di riso o vaccino che sia! 


Gluten free custard / Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio


Crema pasticcera senza glutine e senza lattosio
Ingredienti
  • 500 ml di latte di riso alla mandorla
  • 110 g di zucchero semolato
  • 45 g di amido di mais o riso (¶)
  • 3 tuorli d'uovo
  • 1 uovo interno
  • la scorza di un limone non trattato
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.
Preparazione 
Mettete da parte due tazzine di latte e fate prendere il bollore al rimanente con la scorza di limone.
Sbattete i tuorli con lo zucchero, unide l'amido e stemperate con il latte di riso tenuto da parte, mescolando con cura per evitare che si formino di grumi.
Versate il composto nella pentola dove sta bollendo il latte di riso e fate cuocere a fiamma bassa, senza mescolare, finché comincia a "fare i vulcani".
A questo punto mescolate energicamente con la frusta, e fate andare altri 2 o 3 minuti, finché raggiunge la densità desiderata (tenete conto che raffreddando si addensa ulteriormente).
Fate raffreddare, mescolando ogni tanto per evitare la formazione della pellicina, poi, appena si è raffreddata un po', trasferitela in frigorifero.

E a cosa potete usare questa splendida crema?

Ad esempio per fare la torta della nonna senza glutine e senza lattosio,

torta della nonna senza glutine e lattosio

che giusto oggi ho pubblicato su
http://la.repubblica.it/cucina/ricetta/torta-della-no…-senza-glutine/47778/

mercoledì 30 dicembre 2015

Sablé al parmigiano senza glutine

sablé salati al parmigiano senza glutine

C'è qualcuno che voleva qualcosa di peccaminoso per le feste.
Non so se il dolcino dell'altro giorno lo sia abbastanza, sicuramente questi biscottini salati che si sciolgono in bocca, profumati di parmigiano, lo sono di più. Spero che la mia amica adesso sia soddisfatta.
Saranno davvero perfetti per il cenone di Capodanno. O per qualunque cena in cui vogliate fare una splendida figura.

Ricetta originale di Felder, che ho scoperto tramite Ale del blog Old Fashioned Lady, all'epoca pubblicati su Menu Turistico, nel lontano 2011.
Sul blog Calme and cacao troverte una versione con la paprika, che proverò quanto prima.

Io li ho serviti in purezza, ma anche con una crema al prosciutto cotto, così per gradire.

Per lo sglutinamento, rispetto alla ricetta originale, ho aumentato un po' la farina.

Sablé parmigiano con mousse al prosciutto cotto
Ingredienti
(per 30 biscotti piccoli)
60 g di farina di riso (¶)
30 g di amido di tapioca (¶)
30 g di amido di mais  (¶)
20 g di fecola di patate (¶)
10 g di farina di mais fioretto (¶)
2 g di xantano (¶)
100 g di burro 
1 tuorlo d'uovo
60 g di parmigiano grattugiato
sale
pepe nero di mulinello  
(per la crema al prosciutto cotto)
200 g robiola
100 g di prosciutto cotto  (¶)
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.


Procedimento
Mescolate con la punta delle dita gli amidi, le farine, lo xantano e il burro freddo a pezzetti. 
Quando avrete ottenuto un mucchio di briciole fini unite il parmigiano, un pizzico di sale, una spolverata di pepe di mulinello.
Per ultimo il tuorlo d'uovo.
Mescolate rapidamente. Se dovesse essere troppo appiccicoso, aggiungete un po' di farina, se non dovesse stare insieme perché troppo asciutto, un gocciolino di acqua fredda.
Alla fine, ma una fine veloce, compattate a palla, e mettete in frigorifero per almeno un'ora.
Togliete dal frigorifero, stendete con il mattarello ad uno spessore di 5 mm. 
Ritagliate le forme che preferite, io stelline piuttosto piccole, ma di due dimensioni, che poi ho accoppiato insieme alla crema al prosciutto cotto.
Rimettete in frigorifero per un quarto d'ora ancora, quindi infornate a metà altezza nel forno preriscaldato a 180 °C, e cuoceteli per 10-12 minuti. 
Quando li toglierete dal forno, appena imbionditi ai bordi, saranno ancora morbidissimi, e non dovranno essere toccati.
Lasciateli raffreddare nella teglia, e spostateli solo quando saranno perfettamente freddi.

Nel frattempo preparate la crema al prosciutto cotto, che consiste nella difficilissima operazione di mettere il prosciutto cotto e la robiola nel mixer e azionarlo per il tempo necessario ad ottenere un composto cremoso. Se fosse troppo denso, unite un po' di latte freddo.

Quando i biscotti saranno freddi, mettete sulle stelline più grandi un cucchiaino di crema (potreste anche usare un sac à poche, anzi, sarà più veloce), quindi coprite con una stellina più piccola.
Servite subito.
Finiranno ancora più subito.

È una delle tante ricette che potrete trovare sul mio libro Torte rustiche gluten free.



Torte rustiche gluten free

lunedì 28 dicembre 2015

Dolci delle feste senza glutine

Alberini di Natale con biscuit al cacao senza glutine

Il Natale è passato ma le feste no.
Questi dolcetti si fanno in un battibaleno e sono davvero carini, no?
Biscuit al cacao, e la farcia è mascarpone montato con panna. Meglio della panna stessa.
Il tutto porta via davvero poco tempo, e non sono solo carini, ma pure buoni.

Se poi mi dite che non va bene mangiare tutte queste cose, concordo. Il giorno di Natale sono stramazzata sul divano tutto il pomeriggio. Non è cosa buona. Dall'anno prossimo passeremo a un Natale vegano. Il problema sarà convincere la suocera. Oppure un po' più di moderazione, tenendo conto che l'anno prossimo saranno cinquanta.

Ci pensiamo fra 12 mesi, però.

Il biscuit al cacao è quello che si usa per il tronchetto di Natale, mentre la crema è quella utilizzata per il meraviglioso rotolo di meringa di Ottolenghi, che avevo fatto l'anno scorso, uno dei dolci più buoni che io abbia mai mangiato.
Alberini di Natale con biscuit al cacao senza glutine

Alberini di Natale con biscuit al cacao senza glutine
Ingredienti
Per il biscuit al cacao
40 g di farina finissima di riso (¶)
20 g di amido di tapioca (¶) 
20 g di fecola di patate (¶)
20 g di cacao amaro in polvere (¶)  
90 g di zucchero semolato
10 g di miele fluido
4 uova

Per la farcia
100 g di mascarpone
1 cucchiaio di zucchero a velo più altro per lo spolvero finale (¶) 
300 g di panna da montare
gocce di cioccolato (¶) (opzionali)

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.


Procedimento

Preparare il biscuit
Rivestite di carta-forno una teglia da forno 30X40 cm.
Riscaldate il forno a 180°.
Separate i tuorli dagli albumi.
Montate i tuorli con lo zucchero e il miele, finché sono gonfi e spumosi, e gli albumi a neve ben ferma.
Incorporate la farina e il cacao setacciati insieme alla montata di tuorli e zucchero, e quando sono amalgamati unite la meringa, mescolando dall'alto in basso.
Aiutandosi con una spatola versate il composto sulla teglia, cercando di stenderlo il più uniforme possibile.
Cuocete nel forno per 12 minuti.
Quando il biscuit è pronto, sformatelo, togliete la carta forno (con delicatezza!!) su cui è stato cotto il biscuit, fatelo raffreddare un po' e poi ritagliate, con delle formine per biscotti, delle stelline di varie dimensioni.
Preparare la crema
Versate il mascarpone in una grossa ciotola, insieme allo zucchero.
Montate per amalgamare gli ingredienti finché si ottiene una crema soffice, unite quindi la panna da montare.
Montate a mano per circa 4 minuti, finché la crema è abbastanza soda da mantenere la forma.
Se si usano le fruste elettriche, attenzione a non montarla troppo.

Montare gli alberini
Le foto parlano da sole: mettete una stella grande, spalmateci sopra un paio di cucchiai di crema, quindi mettete una stella un po' più piccola, leggermente sfalsata, copritela con altra crema, e così via fino alla punta dell'alberino.
Volendo potete mettere delle gocce di cioccolato sulla crema.
Spolverate con zucchero a velo et voilà, il dolce è pronto.

Sempre con biscuit al cacao, e questa crema e anche semplice panna montata, il tutto ricoperto con glassa al cacao, potrete fare una naked cake forse non perfetta, ma buona buona

Gluten free naked cake


La ricetta la trovate su

http://la.repubblica.it/cucina/ricetta/naked-cake-senza-glutine/47522/


mercoledì 25 novembre 2015

Tazzine al caffé senza glutine

Tazzine al caffé senza glutine

Oggi sono su D|Ricette, con l'ennesimo dolce.

Meringa italiana, pate à bombe, mascarpone e l'aroma di caffé...
Un dolcino perfetto per un fine pasto, delicato ed elegante.

Una via di mezzo fra un tiramisù e un parfait al caffé, l'idea di metterlo nelle tazzine l'ho "copiata" da un dolce che avevo visto fare dalla bravissima chef Ornella ad un corso tenuto presso l'Associazione Italiana Celiachia.

Scusate per la foto che è stata fatta il giorno dopo il confezionamento e non essendo un dolce da freezer a stare in frigorifero si era leggermente smontato. 

Interessante il fatto che, a parte la spolveratina finale con il cacao in polvere, che volendo si può tranquillamente omettere, sia anche senza rischi di contaminazione da glutine. Cosa in effetti non rara per i dolci al cucchiaio.

Tazzine al caffé senza glutine
 
Ingredienti
(per quattro persone)

250 g di mascarpone
250 g di panna da montare
120 g di zucchero
2 uova
1/2 tazzina di caffé ristretto
cacao amaro in polvere (¶)
lingue di gatto o altri biscottini secchi (¶)

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.


Separare i tuorli dagli albumi delle uova. Mettere da parte un albume, che servirà per un'altra preparazione (ad esempio per preparare le lingue di gatto).

Preparare uno sciroppo di zucchero con 60 g di zucchero e 30 g di acqua. Nel frattempo cominciare a montare con le fruste elettriche l'albume rimasto.

Quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 121 °C, cominciare a versarlo a filo sull'albume, sempre montando con le fruste (attenzione agli schizzi, questo sciroppo brucia parecchio!), continuando a montare finché lo sciroppo è finito e, dopo, finché la meringa si è raffreddata completamente. A questo punto tenerla da parte, in frigorifero.

Preparare un altro sciroppo di zucchero con i 60 g di zucchero rimasti e 30 g di acqua. Nel frattempo cominciare a montare con le fruste elettriche i tuorli.

Quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 121 °C, cominciare a versarlo a filo sui tuorli, sempre montando con le fruste (attenzione agli schizzi, questo sciroppo brucia parecchio!), continuando a montare finché lo sciroppo è finito e, dopo, finché la crema si è raffreddata completamente. A questo punto unire, un cucchiaio alla volta, il mascarpone, sempre montando, e, per ultima, la mezza tazzina di caffé.

Incoporarci un cucchiaio alla volta, e mescolando delicatamente dall'alto in basso la meringa italiana.

Montare la panna a neve ben ferma e quando è montata, incorporare anche questa alla crema al caffé, sempre con delicatezza.

A questo punto il dolce è pronto. Metterlo in un sac à poche e versarlo nelle tazzine, che cospargerete quindi con cacao amaro in polvere passato con un setaccino.

Servire con biscottini a scelta, ovviamente senza glutine.


mercoledì 3 giugno 2015

Bigné senza glutine alla nocciola: consolazione per mamme che imbiancano

bignè alla nocciola
 

La scuola sta per finire. E con lei tante cose. Ad esempio le scuole medie di mia figlia.
Una figlia che sta per andare alle superiori è un passaggio epocale.
Diceva Battiato "Uh come è difficile restare padre - Quando i figli crescono - E le mamme imbiancano". Beh... Figuriamoci com'è difficile restare madre. 
Io fatico molto a ridefinire il mio ruolo. 
In realtà ho faticato molto fin dall'inizio a definirlo, questo benedetto ruolo di madre, a parte quel miracoloso periodo in cui i figli sono neonati, ed è tutto poppa e amore al primo sguardo. 

Adesso mi barcameno faticosamente fra educazione e comunicazione, fra affettività e autorevolezza e non sempre riesco a capire qual è la cosa migliore da fare.

Soprattutto la questione autorevolezza mi mette in crisi. Sono strutturalmente poco autorevole. Troppo relativista, troppo emotiva, troppo di cuore tenero, ma anche troppo spirito critico che non mi fa mai calare al 100% nella parte, foss'anche la parte di madre.
Alla fine sono pure troppo poco stronza. Magari mi arrabbio, ma difficilmente tengo duro.
E sicuramente troppo poco coerente. Mi ricordo troppo bene com'ero a quell'età per credere a tutte le cose che gli dobbiamo dire.
Insomma, è difficile.
 
Però è anche bello, vederli crescere e spiccare il volo, trovare una loro identità, essere dannatamente testardi nell'imporsi, e magari correre cinque minuti dopo a rifugiarsi nella sicurezza di un abbraccio.

Io invece ultimamente, con tutti questi dubbi, mi rifugio troppo spesso nella dolcezza di un bignè....

Forse ricordando com'era bello il mondo quando io ero piccola, con le sue certezze incrollabili. Come ad esempio andare in pasticceria la domenica a prendere un vassoio di paste da mangiare dopo pranzo. Vassoio nel quale troneggiavano, immancabilmente, dei dolcissimi bigné.

bignè alla nocciola

Bigné alla nocciola

Ingredienti
(per 20 bigné)


Per la pasta choux
    • 65 g di mix per dolci lievitati  (45 g di farina di riso, 10 g di fecola di patate, 10 g di amido di tapioca) (¶)
    • 125 ml di acqua
    • 60 g di burro
    • 2 uova
    • un pizzico di sale
    Per la crema alla nocciola
      • 200 ml di latte intero
      • 50 ml di panna
      • 65 g di zucchero semolato
      • 2 tuorli d'uovo
      • 25 g di amido di mais (¶)
      • 25 g di pasta di nocciole
      • una stecca di vaniglia
        Per la glassa
        • 1 albume d’uovo
        • 250 g di zucchero a velo (¶)
        • un cucchiaino di cacao (¶)
        • burro per la teglia
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
        Procedimento
        Per la pasta choux 
        Versate l'acqua in una pentola insieme al burro a pezzetti e a un pizzico di sale. Fate prendere il bollore e, quando il burro è completamente fuso, versate il mix per dolci lievitati mescolando energicamente. Fate cuocere per qualche minuto, finché il composto diventerà una palla che si stacca dalle pareti della pentola. Togliete dal fuoco, trasferite in una ciotola e fate raffreddare, quindi unite un uovo alla volta, mescolando energicamente con le fruste elettriche.
        Quando il composto è perfettamente amalgamato e omogeneo (dovrà avere la consistenza di una crema pasticcera soda) trasferitelo in un sac à poche con bocchetta liscia di 8-10 mm e, su di una placca da forno imburrata, formate delle palline della grandezza di una grossa ciliegia. Eliminate la puntina che si sarà formata sui bignè con la punta delle dita e cuoceteli a metà altezza nel forno preriscaldato a 190 °C per 20-25 minuti, lasciando lo sportello socchiuso gli ultimi 10 minuti.
        Quando saranno ben dorati e asciutti, togliete i bignè dal forno e metteteli a raffreddare su una gratella per dolci, facendo un piccolo forellino sul fondo di ognuno per far fuoriuscire l'eventuale vapore e facilitare la farcitura.

        Per la crema alla nocciola 
        Mettete in un pentolino il latte (tranne una tazzina) con la panna e la stecca di vaniglia aperta a metà insieme ai suoi semini (che avrete tolto dalla stecca con la punta di un coltello). Quando bolle, spegnete il fuoco.
        Amalgamate con la frusta i tuorli d'uovo con lo zucchero, quindi aggiungete l'amido di mais e infine la tazzina di latte tenuta da parte. Mescolate bene finché il tutto è perfettamente amalgamato e versateci il latte caldo a filo, sempre mescolando. Mettete sul fuoco e cuocete a fiamma bassa, sempre mescolando, per 3 o 4 minuti dal momento in cui la crema si addensa, quindi togliete dal fuoco e fate raffreddare. Quando la crema è a temperatura ambiente, togliete il baccello di vaniglia vuoto e unite la pasta di nocciole, mescolando bene per amalgamare il tutto, quindi mettete in un sac à poche fino al momento di farcire i bignè.

        Per la glassa 
        Montate leggermente l'albume e incorporatevi lo zucchero a velo precedentemente setacciato insieme al cacao in polvere.

        A questo punto farcite i bigné con la crema di nocciole attraverso il forellino posto sulla base, quindi immergete la parte superiore nella glassa e teneteli in frigorifero fino al momento di servirli, comunque finché la glassa non si sarà asciugata.


        Questo mese la Scuola di Cucina del 100% Gluten Free (fri)Day verte sugli choux.

        http://www.glutenfreetravelandliving.it/cosa-e-la-scuola-di-cucina-del-100-gluten-free-friday/
         
        Nel sito di Gluten Free Travel & Living trovate tutto per sapere:
        come si fa la pasta choux potete guardare il  video di Gluten Free Travel & Living,
        quante forme può prendere la pasta choux ce lo dice Stefania del blog Profumi e sapori che nel suo blog propone una versione dolce e una salata, la storia dei bignè  e della pasta choux, come conservare i bignè, come fare i bignè vegani, con una ricetta di Francesco Favorito




        La ricetta è tratta dal mio libro, pubblicato da Giunti Editore.

        http://www.giunti.it/libri/cucina/pasticceria-gluten-free/

        martedì 21 aprile 2015

        Pan di Spagna fragole e Namelaka senza glutine

        Pan di Spagna fragole e namelaka

        Arriva la figlia chiedendomi di prepararle una torta per il compleanno di un'amica. E non è la prima volta....
        Posso sottrarmi? No, ovviamente. Penso anzi di approfittarne biecamente per unire l'utile al dilettevole, e fare la torta per la temibile sfida dell'MTChallenge di questo mese.
        Caris ha proposto una sfida difficilissima, nella sua banalità. Chi non ha fatto un Pan di Spagna? Eppure farlo bene, e montare bene il dolce di cui il PdS è la base è difficile, se lo vuoi fare a regola d'arte.
        Ci ha proposto varie alternative, tutte perfette. Non ho nemmeno bisogno di sglutinare la ricetta io, l'ha già fatto Di Carlo e la Caris ci ha spiegato tutto per filo e per segno in un post apposito.
        Andatevi a leggere i suoi post e rimarrete senza parole, per la precisione, la ricchezza di spiegazioni, in una parola la competenza della ragazza. Splendido!

        Però "a regola d'arte" e la sottoscritta, si sa, sono due concetti ortogonali. 

        E così io che volevo fare una torta fighissima montata al contrario composta da elementi buonissimi eleganti precisi - inserti al cioccolato e corn-flakes, cremosi al cioccolato fondente, bavaresi al cioccolato al latte, glassa a specchio -  ho prodotto una torta d'antan a cui mancano giusto le ciliegie candite per sembrare uscita da un libro di cucina anni 60. E fosse davvero una torta dell'epoca....

        E non basta. Preparo il Pan di Spagna, la montata è stupenda, verso nella tortiera, inforno e... suona il campanello. Arriva mia mamma, ci mettiamo a parlare, nel frattempo rispondo al telefono, vado di là e... Dopo un po' comincia a spargersi per la casa un odorino buonissimo. Di torta... Che torta hai in forno Gaia? Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!!! Il Pan di Spagna!!!! Noooooooooo! Il Pan di Spagna no!!!! Non doveva cuocere così a lungo!!!! Mannaggia a me e alla mia testa vuota!!!! Il Pan di Spagna è decisamente troppo cotto. Lo potete vedere anche voi, dal bordo, che è troppo scuro.
        Non ho tempo di farne un altro, è tardi. La festa mica aspetta me.
        In effetti il Pan di Spagna era buono lo stesso, certo, magari l'avessi cotto qualche minuto meno sarebbe stato ancora più morbido, ma non ci lamentiamo.
        Alla fine il tutto è piaciuto a chi doveva piacere.
        Io non mi accontento, ma intanto pubblico, perché il 28 è vicino e non sono sicurissima di di riuscire a rifarlo, anche se mi piacerebbe tanto.

        Non vincerò certo la sfida, ma ho partecipato, e mia figlia era contenta.

        Pan di Spagna senza glutine di Leonardo di Carlo



        Ingredienti
        (per un pan di Spagna da 23 cm di diametro alto 6-7 cm, ma prossima volta lo faccio più basso)
        • 225 g di uova intere
        • 100 g di tuorli
        • 10 g di miele
        • 190 g di  zucchero semolao
        • buccia di limone grattugiato
        • 1 g di bacca di vaniglia
          ------
        • 200 g di farina di riso tipo fine (¶)
        • 25 g di fecola di patate (¶)
        • 1 g di sale fino
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.   

        Procedimento
         Unire i primi sei ingredienti nella ciotola della planetaria, scaldare il composto a bagnomaria, mescolando di tanto in tanto, fino alla temperatura di 45°C. Montare (col Kenwood a velocità 3) per 13-14 minuti (se usate una quantità maggiore arrivate fino a 20).
        Setacciate due volte la farina con la fecola e il sale e inserite a mano, poco per volta nel composto montato.
        Mettere in stampi alti circa 4,5 cm (se anelli, non imburrati, se teglie classiche, imburrate e leggermente infarinate) e cuocere a 180° per 25 minuti tenendo una cucchiaio di legno fra lo sportello (per far uscire il vapore).

        Namelaka al cioccolato bianco
        (ricetta presa da I dolci di Pinella)


        namelaka

        Ingredienti
        • 280 g di cioccolato bianco (¶)
        • 3 g di colla di pesce (¶)
        • 150 g di latte intero
        • 8 g di sciroppo di glucosio
        • 330 g di panna fresca liquida fredda
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo  (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.   

        Procedimento

        Far bollire il latte con il glucosio. 

        Unire la colla di pesce idratata e strizzata. 
        Fondere il cioccolato e versare il latte caldo in tre riprese. 
        Completare con la panna fredda non montata. Emulsionare con il minipimer e conservare in frigo per un'intera notte. 
        La mattina seguente togliere la crema dal frigo e montarla delicatamente.


        Glassa al cioccolato bianco
        (di L. Montersino)
        Ingredienti
        • 400 g di cioccolato bianco (¶)
        • 8 g di colla di pesce (¶)
        • 48 g di sciroppo di glucosio
        • 240 g di panna fresca liquida fredda
        • 4 g di latte in polvere (¶)
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo  (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.   

        Procedimento
        Portate a bollore la panna con lo sciroppo di glucosio e il latte in polvere. 
        Unite il cioccolato bianco a pezzettini e la colla di pesce idratata e ben strizzata.
        Frullare bene con una frusta e farla raffreddare. Utilizzarla quando è a temperatura ambiente ma non ancora rappresa. 
        Per stenderla cominciate dai bordi. 
        Ne avanzerà sicuramente.

        Pan di Spagna con fragole e Namelaka al cioccolato bianco

        Pan di Spagna fragole e namelaka 


        Ingredienti
        • 1 dose di pan di Spagna (vedi ricetta sopra) (¶)
        • 1 dose di Namelaka al cioccolato bianco (vedi ricetta sopra) (¶)
        • 1 dose di glassa al cioccolato bianco (vedi ricetta sopra) (¶)
        • 500 g di fragole
        • 100 g di granella di nocciole  (¶)
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo  (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.
        Procedimento
        Ho lasciato raffreddare completamente il Pan di Spagna, e l'ho tagliato in tre strati. 
        Niente bagna. 
        Ho lavato le fragole e le ho asciugate tamponando con la carta da cucina. Ne ho tagliate alcune a pezzetti piccoli.
        Ho messo il primo strato di PdS su una base di cartone (che ho ricoperto con alluminio) di diametro leggermente inferiore a quello della torta, spalmato il primo strato di PdS con metà Namelaka, e ci ho messo sopra alcuni pezzetti di fragole. Ho coperto con il secondo strato di PdS, che ho spalmato con la restante Namelaka, e cosparso di pezzetti di fragole. Vai con il terzo strato di PdS. 
        La torta era un po' sbilenca, ma si sa, ciò che conta è il gusto :-) 
        Ho spostato la torta, con la sua base di cartone, su una gratella per dolci e ho messo il tutto su una grossa ciotola. Ho versato la glassa bianca sulla torta, cominciando dai bordi. Essendo la torta un po' sbilenca e poco precisa, questa glassatura non è venuta perfetta, ma il suo scopo principale era quello di conferire al tutto una consistenza un po' croccante: l'avrei comunque coperta. 
        Ho sparso della granella di nocciole tutto in giro in giro, non solo il lato ma anche un anello del cerchio sommitale, e poi nel mezzo ho messo le fragole rimaste.

        Ho messo in frigo a riposare e consolidare fino al momento di consumarla, ma sicuramente il giorno dopo era più buona.

         
         
        pan di spagna fragole e namelaka


        NOTE
        • Pan di Spagna squisito, la prossima volta però o riduco le dosi oppure uso una tortiera più grande, perché li preferisco un po' più bassini di così. Ah... e ovviamente lo cuocio il tempo giusto :-) 
        • Namelaka: sarebbe stato meglio non scoprirla. Ne avevo fatta troppa (le dosi che però ho riportato qui nella ricetta sono corrette per questa torta) e l'ho mangiata anche spalmata sui cracker, fra un po'. Troppo buona!!!!! 
        • Glassa al cioccolato bianco: buona pure lei. Avrei però dovuto aspettare che si raffreddasse di più, prima di stenderla, e forse stenderne due strati, con uno traspariva un po'.
        • Accostamento con granella di nocciole perfetto, si è accorpato con la glassa creando una consistenza croccantina perfetta per iniziare, e dopo affondare il morso nella morbidezza del Pan di Spagna e della crema.
        • Insomma, torta riuscitissima, anche se l'aspetto è davvero rustico... Per usare un eufemismo!


        Con questa ricetta partecipo alla sfida n° 47 di aprile 2015 dell' MTC.
        La ricetta originale di Maria Grazia Viscito/Caris del blog  Cooking Planner

        http://www.cookingplanner.it/2015/04/05/la-sfida-dellmtc-di-aprile-2015-e/

        domenica 26 ottobre 2014

        Lasagne salmone e broccoli per l'MTC... con sorpresa

        lasagne broccoli e salmone

        Questo mese la sfida dell'MTC è sulla lasagna.
        La lasagna, per usare un termine molto in voga ultimamente, è uno dei miei confort food preferiti.
        Sarà perché quando ero piccola, e andavamo a trovare la nonna, non c'era volta che non ci rimandasse a casa con una teglia di lasagne da lei fatte con amore, e surgelate per i momenti del bisogno. Anche lei sicuramente lo considerava un comfort food, anche se ignorava il termine.
        Le sue lasagne erano fatte in casa dall'inizio alla fine. Ricordo ancora la spianatoia di legno, enorme, dove tiravano, lei e le altre donne di casa -mia zia, le vicine- sfoglie da 12 uova come se fossero noccioline.
        'Zdaure emiliane dalla punta del mignolo alla punta dei capelli. Poche ciance, pochi fronzoli, e quando c'è da fare una cosa ci si rimbocca le maniche e lo si fa. Punto e basta. Che fosse una sfoglia per 12 persone o portare in bicicletta documenti partigiani da un commando all'altro.
        Lei così paurosa e riservata. Ma se s'ha da fare... scarpe rotte eppur bisogna andar, questo era lo spirito.
        Quando uno la faceva lunga, lo zittiva subito "Fè menga dal pugnàtt" Non traduco che è meglio.
        Insomma, io come molti, avrei voluto pubblicare le lasagne della nonna. Che peraltro, caso del destino, avevo fatto proprio due giorni prima che venisse pubblicata la sfida. Ma non avevo fotografato perché a casa mia sono un piatto abbastanza abituale, abituale nella misura in cui ci vuole, fra sfoglia, ragù e quant'altro, quasi una giornata a prepararle.
        Però le lasagne ci sono già, ovviamente, su questo blog, e quindi dovevo tirarmi fuori qualcos'altro dal cappello.
        Cosa non difficile. Perché spesso mi invento delle lasagne diverse. Sul blog ci sono anche al pesto e con la zucca.
        Uno dei cavalli di battaglia di mia mamma, che pure non ama per niente cucinare, sono le lasagne con carciofi e prosciutto cotto, una delizia.
        Purtroppo mio marito non le mangia, le lasagne. C'è il formaggio, che lui odia, e pure la besciamella. Non è roba per lui.
        Visto che è un piatto d'amore, una volta gliele volevo far assaggiare. E come di grazia? Ma col pesce!
        E così ho pensato di proporre una variazione di quelle della mia mamma, invece che prosciutto cotto e carciofi, carciofi e branzino.
        Solo che quando sono andata a fare la spesa ho visto che i carciofi costavano 80 centesimi l'uno, e pure il branzino non scherzava.
        E così, per mere ragioni di spending review familiare, ho ripiegato (si fa per dire) su salmone e broccoli.
        Salmone tagliato sottile, stile carpaccio, messo a crudo e che si cuoce durante la cottura. Così tutti i suoi profumi restano lì, ed anzi si insaporisce a sua volta con il profumo dei broccoli.

        E al posto della besciamella, visto che il solito marito uggioso con latte e burro  non va per niente d'accordo? Ma una salsa vellutata all'olio d'oliva a base di fumetto di pesce. Olio delicato, del Garda, perché la besciamella all'olio fatta con l'olio toscano non mi piace, è troppo forte. Già che c'ero ci ho messo una puntina di curry hand made, nella salsa, per dargli un colorino più gradevole e un profumo, ma più un'idea di profumo (idea che ho copiato da Julia Child).

        Insomma, alla fine sono venute buone. Sono piaciute anche al marito, che è davvero tutto dire.
        E così, oltre al prosciutto cotto e carciofi, ci saranno anche quelle ai broccoli e salmone.

        Ma sono fuori concorso. Sono fuori concorso perché ho tirato una sfoglia da 550 g di farina e 6 uova (le farine senza glutine "tirano" più uova di quelle normali), avevo gente a cena e già che c'ero volevo farne una teglia di scorta per le giornate in cui sono di fretta: non si fanno le lasagne contate, ricordo bene il messaggio della nonna. Solo che io non sono una zdaura come la nonna. E non ho una spianatoia come quella della nonna, ma solo il piano di lavoro della cucina, di 60 cm. Quindi ho diviso la mia sfoglia in palline, con l'intenzione di tirarle una dopo l'altra. Tira la prima, tira la seconda... Alla fine non ce la facevo più: le mie braccia e le mie mani erano tutte doloranti.
        Così ho gettato la spugna, o meglio il mattarello, e tirato fuori l'Imperia. Avrei potuto barare, oppure selezionare per le lasagne che ho fatto per voi quelle con la sfoglia tirata a mano, ma mi sono detta che non era giusto. Se io non ce la faccio a tirare 6 uova di sfoglia a mano, lo devo dire. Quindi sono fuori concorso.  Pace (tanto non avrei vinto lo stesso, ho visto cose meravigliose a questo giro). Almeno non ho saltato la lezione di ottobre del corso di cucina personale: certo, le lasagne le sapevo fare anche prima, ma magari l'idea di farle così non mi sarebbe mai venuta.

        La prossima volta il curry lo metto anche nella sfoglia, così per una volta avrò fatto le lasagne uguali a quelle della super-espertona Mapi

        Mi scuso anche per le foto, ma le lasagne le ho fatte due giorni fa, e sono riuscita a fotografarle solo oggi.
        .
        Lasagne con broccoli e salmone e vellutata leggera di pesce al curry

        lasagne broccoli e salmone

        Lasagne con broccoli e salmone e vellutata di pesce all'olio di oliva


        Ingredienti
        (per cinque persone)
        Per la sfoglia
        • 280 g di farina per pasta fresca (io oggi Senz'Altro) (¶)
        • 3 uova
        • un pizzico di sale
        Per la vellutata di pesce
        • 1 gallinella piccola
        • 3 piccoli pezzi di pesce quel che è (a me hanno dato 3 pezzi di branzino) 
        • 1 cipolla steccata con 3 chiodi di garofano
        • 1 costa di sedano
        • 1 carota
        • un mazzetto di gambi di prezzemolo legati fra loro
        • 1 cucchiaino del misto spezie (vedere sotto)
        • 100 g di amido di mais (¶)
        • 80 g di olio extra-vergine di oliva del Garda
        Per il finitura
        • 600 g di salmone in trancio
        • 4 broccoli di medie dimensioni
        • pangrattato
        Per le spezie
        • 3 capsule di cardamomo 
        • 4 chiodi di garofano 
        • 1 pezzettino di macis
        • 1 stecca di cannella di 2 cm 
        • 1/2 cucchiaino di semi di coriandolo
        • 1/2 cucchiaino di semi di cumino
        • 1 cucchiaio di curcuma in polvere (¶) 
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo(¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.  
        Procedimento
        La sfoglia  
        Sulla spianatoia fare la fontana con la farina, mettere nel mezzo le uova leggermente sbattute (in realtà come dicevo sopra io ho fatto una sfoglia da 6 uova, e ci ho ricavato queste lasagne per 6, un'altra teglia di lasagne più piccola e una teglietta di 12 cannelloni) e cominciare al impastare, prima raccongliendo al centro la farina dai bordi e quindi, quando le uova sono tutte assorbite, impastando energicamente finché non viene fuori una palla elastica e omogenea. Far riposare una mezzoretta in un sacchetto di plastica, quindi tirarla con il mattarello sulla spianatoia di continuo infarinata (io, come dicevo, ho fatto per metà così e per l'altra metà ho usato l'Imperia. 

        sfoglia mattarello 

        Per darvi un'idea dello spessore, erano tutte uguali, quelle tirate a mano e quelle con l'Imperia e sono arrivata alla tacca 2, quindi piuttosto sottile).
        Dalla sfoglia così tirata ho ritagliato delle striscie più o meno rettangolari, larghe circa 7 cm e lunghe 12 cm, ma in realtà non ce n'era una che fosse uguale all'altra :-)
        Le ho lasciate mezza giornata su dei vassoi di cartone, ricoperte con della carta forno, non perché sia necessario ma perché nel frattempo sono dovuta uscire. Si sono seccate un po' troppo, ma in cottura non ne hanno risentito


        lasagne crude  

        Le spezie
        Ho messo tutto nel mixer e l'ho fatto andare in modalità pulsata finché non ho ottenuto una polvere fine. Ovviamente ne serve molto meno, quello che avanza lo conservo per futuri utilizzi.

        La vellutata di pesce
        Ho in una pentola capace ho messo i pesci puliti, la cipolla steccata, la costa di sedano e la carota mondate, e il prezzemolo, ho coperto d'acqua e ho fatto cuocere pian piano finché il pesce non era cotto e il brodo abbastanza denso e profumato (meno di un'ora).
        Ho messo da parte, e quando si è raffreddato un po', l'ho filtrato con un colino a maglie fini ricoperto con una garza di cotone. Ho fatto raffreddare definitivamente.

        In un'altra pentola, più piccola, ho messo l'amido di mais, un cucchiaino di polvere di spezie e un paio di mestoli di fumetto. Il problema a cui non avevo pensato è che amido di mais + acqua dà luogo a un fluido non newtoniano (come già segnalato altrove) quindi quando si mescola oppone resistenza. Ma almeno non fa grumi. L'unica cosa da fare è diluirlo parecchio, cosa che ho fatto, aggiungendo circa 1,1 l di fumetto. Quindi l'ho messo sul fuoco a fiamma bassa e, sempre mescolando, ho fatto prendere un lieve bollore: l'amido è gelificato, ho continuato a cuocere qualche minuto e poi a freddo ho aggiunto l'olio di oliva. Ho mescolato energicamente e la vellutata era pronta. Niente sale, che ho messo sul resto.
        Tenere da parte.

        Composizione delle lasagne
        Ho affettato il trancio di salmone a fette sottili, come se fosse salmone affumicato per intenderci, e le ho messe in un piatto.
        Ho lessato a vapore, molto al dente, le cimette dei broccoli, ovviamente dopo averle lavate. Una volta pronte ho messo da parte anche loro.

        In un pentolone molto capace ho fatto prendere il bollore a parecchia acqua con un pizzicone di sale.
        Quando ha cominciato a bollire ho abbassato il fuoco e ho cotto 4 alla volta le lasagne. Quando erano cotte, molto al dente, le ho tolte dal pentole e messe in una ciotola con acqua fredda per fermare la cottura, e quindi le ho stese su un canovaccio pulito, e ho proceduto così fino al completamento delle lasagne.

        Ho versato sul fondo della lasagnera un sottile strato di vellutata di pesce, ci ho messo sopra uno strato di lassagne, quindi altra vellutata, ho ricoperto con il salmone a fette e le cimette dei broccoli, un bel pizzico di sale e via che si ricomincia. Non sono venuti tantissimi strati perché sia i broccoli che il salmone occupano spazio in altezza e non volevo delle torri di lasagne.

        Sull'ultimo strato di lasagne ho versato un sottilissimo strato di vellulata, ho cosparso con un po' di pangrattato e ho messo in forno preriscaldato a 180° C a metà altezza. Tempo di cottura: 40 minuti circa.

        Una volta tolte dal forne le ho fatte riposare per una decina di minuti, e quindi le ho sporzionate e servite.

        Buone, veramente. Peccato per il fuori concorso.

        Con questa ricetta partecipo alla sfida n° 42 di ottobre 2014 dell' MTC.
        La ricetta originale di Sabrina Gasparri del blog Le madeleines di Proust

        http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2014/10/mtchallange-n-42-sua-maesta-la-lasagna.html

        venerdì 18 luglio 2014

        Rotolo alle fragole senza glutine per festeggiare la zia Sandra

        rotolo alle fragole
        Oggi siamo in trasferta.

        Andiamo a vedere la laurea della zia Sandra.

        La zia Sandra è una donna meravigliosa.
        Intanto è bellissima, uno splendore di quarantenne (più o meno).

        E poi è di quelle zie simpatiche, che ci sanno fare con i bambini, che fanno mille cose, spiritose, dolce e disponibili, che accolgono me, la cognata, come una sorella.

        La zia Sandra è la zia Sandra. 

        Negli ultimi anni si è fatta un paiolo tanto, e prima si è presa la maturità con il serale, e nel mentre lavorava, lei, mica stava a girarsi i pollici.

        Poi ci ha preso gusto, e ha fatto pure l'università. Oggi si laurea, e va festeggiata.

        E dato che è golosa, le dedichiamo questo rotolo, che è facile facile, ma buonissimo.
        È perfetto per il pranzo della domenica, vi farà fare una splendida figura. Con poco sforzo.

        Si, magari è un po' smargiasso, con tutta quella panna e quelle fragole così colorate e invitanti, ma mica ci si laurea tutti i giorni... Ci vuole qualcosa di esagerato!

        Ne approfitto per ricordarvi il concorso organizzato  da Gluten Free Travel & Living, della cui redazione sono onorata di far parte, insieme a Pasta Garofalo.

        Seconda stella a destra - Gluten Free Travel and Living

        Un contest in cui potete raccontarci le emozioni che vi suscitano i vostri luoghi del cuore.
        Lo potete fare con una foto, con un video, con un'immagine.
        Non è un contest da foodblogger, non si cucina.
        Siamo d'estate, fa caldo, si viaggia, ci si laurea...

        Per saperne di più, su Gluten Free Travel & Living.
         
        Ed  ora, questa goduriosa ricetta per festeggiare la zia Sandra!

        Il rotolo alle fragole è anche sul libro
        Quale libro? Ma il mio.




        http://www.amazon.it/dolce-gluten-free-Pasticceria-glutine/dp/8844044838/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1415356382&sr=1-1&keywords=il+dolce+gluten+free


        rotolo alle fragole


        Rotolo alle fragole
        Ingredienti
        Per il biscuit
        • 100 g di mix per dolci lievitati (70 g di farina finissima di riso, 15 g di fecola di patate, 15 g di amido di tapioca) (¶)
        • 80 g di zucchero semolato 
        • 20 g di miele di acacia
        • 4 uova
        • 1 cucchiaino di succo di limone
        • burro per la placca
        • farina di riso per la placca (¶)
        Per la farcia
        • 250 g di fragole
        • 250 g di panna da montare
        • 50 g di zucchero a velo (¶)
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo(¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.

        Preparazione
        Preparate il biscuit
        Rivestite una placca per dolci con un foglio di carta forno imburrato e spolverato con farina di riso.
        Separate i tuorli dagli albumi.
        Montate i tuorli con lo zucchero, il miele e mezzo cucchiaino di succo di limone, finché “scrivono”, e gli albumi a neve ben ferma, aggiungendo sempre mezzo cucchiaino di succo di limone.
        Incorporate la meringa alla montata di tuorli e zucchero, una cucchiaiata alla volta, mescolando delicatamente dal basso in alto, e unite per ultimo il mix per dolci lievitati setacciati, anche questo mescolando delicatamente dal basso in alto.

        Aiutandovi con una spatola versate il composto sulla placca, cercando di renderlo di spessore più uniforme possibile.

        Fate cuocere a metà altezza nel forno preriscaldato a 180° C per 12 minuti.
         
        E ora farcitelo! 
        Quando il biscuit è pronto, sfornatelo sopra un canovaccio umido strizzato molto bene e arrotolatelo immediatamente con la sua carta forno, lasciandolo così un quarto d'ora, quindi stendetelo di nuovo, staccate delicatamente la carta forno, e arrotolatelo di nuovo nel canovaccio rimettendo la carta forno finché non si è completamente raffreddato.
        Quando il rotolo è completamente raffreddato montate la panna a neve ben ferma unendo all'ultimo lo zucchero a velo.
        Mondate le fragole e asciugatele tamponando con carta da cucina. Tenetene da parte alcune intere per la decorazione finale mentre le altre le tagliate a metà.
        Srotolate il biscuit, spalmateci la panna montata (tranne mezza tazza che terrete per la finitura del dolce), e sopra sistemate ordinatamente le mezze fragole.
        Arrotolatelo di nuovo in un canovaccio pulito e asciutto e tenetelo in frigo fino al momento di servire.
        Per servirlo, tolto il canovaccio, sistematelo su un piatto da portata, mettete la panna rimasta in un sac à poche e decorate il rotolo con la panna e le fragole.
        Va servito tagliato a fette di circa 1 cm di spessore.


        Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day

        una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living.


        I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living 


        venerdì 20 giugno 2014

        Buon compleanno babbo, e génoise al cioccolato con ganache all'arancia

        genoise cioccolato arancia

        E così la settimana scorsa mio babbo ha compiuto ottant'anni.

        Ottant'anni non sono pochi, quando uno compie ottant'anni, comunque la rigiri, nessuno gli può più dire, anche seguendo le pessime storture giovanilistiche moderne, che è "GIOVANE".
        A ottant'anni sei vecchio, fuori di ogni possibile dubbio.

        Qui nessuno si può lamentare.
        Certo, ha una colonna dorsale così sghimbescia che sembra un convolvolo rampicante, piena di placche e chiodi.
        Ha pure problemi all'anca.
        Non ci sente tanto bene.
        Non si ricorda un sacco di cose, ma questo lo faceva anche a trent'anni: è rimasta negli annali quella volta che parlando con mia madre (sottolineo che sono figlia unica...) le disse "... Dai... Lei... Nostra figlia... Come si chiama?"
        Ha la pressione alta, e il colesterolo pure (per uno che mangia pane burro e acciughe per merenda da anni, molto burro ovviamente, è il minimo)

        Però sono tutte cazzate. Sostanzialmente sta bene.

        Rompe come sempre. Tendenzialmente urla. O si assenta. Urla perché non gli si permette di assentarsi come vorrebbe.

        Ha fatto l'architetto tutta la vita, poi quando è andato in pensione si è dato alla filosofia.
        Adesso va a tutte le conferenze che tengono in città, e ogni tanto ne tiene qualcuna pure lui.
        Su argomenti tostissimi, da Spinoza a dei filosofi indiani che manco so come si chiamano.
        Segue dei corsi all'università. 
        È anaffettivo, abbastanza egoista, se ho speso milioni da ennemila strizza-cervelli è sicuramente per colpa sua, però gli voglio bene.

        L'altro giorno l'abbiamo festeggiato, c'erano una serie di amici.
        Un pranzo di combattenti e reduci favoloso, fra quello che non ci sentiva, e quello che parlava dei nipotini, e la nonna sprint che sparava foto a raffica con l'iPad ultimo modello.
        Divertente.

        Gli ho fatto questa torta.

        Buon compleanno babbo!

        Génoise al cioccolato aromatizzata all'arancia
        Ingredienti
        Per la génoise
        • 80 g di farina di riso + quella per infarinare la tortiera (¶)
        • 30 g di fecola di patate (¶)
        • 20 g di farina di tapioca (¶)
        • 30 g di cacao amaro in polvere (¶)
        • 130 g di zucchero semolato
        • 20 g di miele millefiori
        • 4 uova intere
        • 40 g di burro + quello per imburrare la tortiera
        • sale
        Per la ganache montata all'arancia
        • 200 g di cioccolato al latte (¶)
        • 200 g di panna
        • 20 g di glucosio
        • la buccia grattata di un'arancia non trattata
        Per la glassa
        • 200 g di cioccolato fondente al 70%(¶)
        • 180 g di panna liquida
        • 30 g di glucosio
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

        Tempo di preparazione: 70 minuti

        Tempo di cottura: 35 minuti

        Preparazione
        Preparare la génoise
        Preparate un bagnomaria caldo ma non bollente, e montate a bagnomaria, con le fruste elettriche, le uova insieme allo zucchero e il miele fino ad ottenere una massa bianca e spumosa. Bisogna sbatterla per almeno un quarto d'ora, e solo quando “scrive” si può smettere di montare.
        Setacciate le farine, gli amidi e il cacao in polvere direttamente sul composto di uova e zucchero, che avrete tolto dal bagnomaria, amalgamandoli delicatamente con una spatola, dall'alto in basso, e per ultimo unite il burro fuso e fatto raffreddare, sempre mescolando delicatamente con la spatola, per non smontare. Versate l'impasto in una tortiera di 23 cm di diametro precedentemente imburrata e infarinata con farina di riso, e infornate la génoise sull'ultimo ripiano del forno preriscaldato a 170° C. Deve cuocere per 35 minuti, e comunque fate la prova stecchino. Una volta tolta dal forno, la torta deve riposare 10 minuti, quindi va sformata e lasciata raffreddare su una gratella per dolci. Può essere utilizzata anche il giorno seguente, a patto di avvolgerla, una volta fredda, nella pellicola o nell'alluminio, per evitare che secchi.

        Preparare la ganache montata
        Scaldate la panna con il glucosio e la buccia d'arancia in un pentolino, e lasciate in infusione per una ventina di minuti, per dar tempo alla buccia di arancia di sprigionare tutto il suo aroma. Nel microonde a bassa potenza, oppure a bagnomaria, fate fondere il cioccolato tagliato a piccoli pezzi.
        Fate prendere l'ebollizione alla panna aromatizzata all'arancia.
        Unite il cioccolato fuso alla panna calda, mescolando con una spatola, quindi mettete il tutto su un bagnomaria freddo e montate la ganache con le fruste finché non diventa della consistenza di una panna montata.
        Mettetela in frigo, è pronta per essere usata.

        Preparare la glassa
        Tagliate il cioccolato a piccoli pezzi, e nel frattempo scaldate la panna insieme al glucosio, mescolando finché sono ben amalgamati.
        Unite il cioccolato alla panna, e mescolate velocemente con le fruste finché il cioccolato non si scioglie.
        Tenete da parte.

        Completare la torta
        Tagliate la torta ormai fredda a metà e versateci sopra la ganache montata, livellandola bene con l'apposito coltello (ma va bene anche una normalissima spatola). Ricomponetela, quindi mettetela su una gratella per dolci sopra una capiente ciotola. Spalmatela con la marmellata di arance amare, e infine versateci sopra la glassa (che dovrà calda ma non bollente, intorno ai 50°) senza toccarla.
        Lasciare la torta in frigo per almeno due ore prima di mangiarla.

         %%%%%%%%%%%%%

        Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (fri)Day, una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living, per condividere la buona cucina senza glutine con tutti, celiaci e non.

        Le regole oramai dovreste saperle, ma vi lascio il nostro banner perché è sempre meglio ripetere.

        I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

        Semplice, no?

        E allora, vi aspettiamo in tanti per il 100% Gluten Free (fri)Day! #GFFD

        La ricetta è tratta dal mio libro, pubblicato da Giunti Editore.

        http://www.giunti.it/libri/cucina/pasticceria-gluten-free/

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