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lunedì 22 febbraio 2016

Insalata di pollo con citronette al miele e tahini

Insalata di pollo con citronette al miele e tahini

E son di nuovo qui, dopo una settimana, con una seconda ricetta per l'MTChallenge di febbraio. Come se non avessi niente da fare, questo mese.
Però questo miele che hanno proposto Eleonora e Michael è intrigante. All'inizio ho pensato "Boh!" poi si è insinuato nella mente e non facevano che venirmi in mente ricette al miele. Questa è venuta fuori spontaneamente, mentre cercavo qualcosa per una cena del sabato sera che poi non c'è stata, ma ormai che avevo tutti gli ingredienti, ci ho provato lo stesso.
Ultimamente non amo più la carne, mi fa uggia, per cui sono sempre alla ricerca di ricette dove la carne o si nasconde bene in sughi e intingoli, oppure si dilegua in un contesto leggero, che annulla la sua ricchezza. Penso che un po' sia colpa dell'invecchiare, che ci allontana dalla carne, un po' della stagione, di questo inverno che sta finendo senza essere mai cominciato davvero.
L'insalata di pollo è un piatto che non ho mai considerato. Sbagliando. L'ho scoperta l'anno scorso, e adesso la rifaccio spesso, ogni volta diversa, e tutte le volte piace a tutti. È un piatto divertente (così però mi rendo antipatica anche a me stessa, mi viene in mente il calzino simpatico di Nanni Moretti in Palombella rossa). Ma è davvero divertente, ci sono tutti questi ingredienti e capire cosa ci hai messo dentro e con quale salsa l'hai condita diventa una specie di caccia al tesoro.
La salsa è di ispirazione Ottolenghiana, una citronette al tahini e miele, buonissima e perfetta.
Poi c'è il pepe rosa, con il suo sapore pungente ma non troppo, il pollo, le zucchine fritte.
Non sono molto di stagione, ma alla fine, come si diceva prima, se la stagione non si sa più qual è, si fa presto a trasgredire, soprattutto quando al mercato ti trovi davanti delle belle zucchine chiare costolute che sono le uniche che compro. Vade retro zucchine scure mollicce amare!
Insomma, una ricetta che è venuta fuori dagli ingredienti, quelli che mi dicevano "Comprami! Comprami!" come il radicchio rosa, che ha un colore sublime, e un sapore delicatissimo.
Per quanto riguarda il miele, forse ci sarebbe stato bene un miele di zagara, ma non l'avevo, e alla fine secondo me il millefiori non ci sta male per niente. Perché qui non ci vuole un miele amarognolo, che mal di sposerebbe, a mio avviso, con il tahini, già amarognolo di suo, ci vuole un miele dolce. Un miele miele. Che si riesca ad insinuare fra l'amaro fumé del tahini, l'acido del succo di limone/arancia, l'aspro piccantino della rucola, il pungente del pepe rosa. Insomma, uno slalom. Sono pochi i mieli in grado di fare questo slalom, e sicuramente il millefiori e fra loro.

Insalata di pollo con citronette al miele e tahini

Insalata di pollo con citronette al miele e tahini
Ingredienti
(per 4 persone)
320 g di filetti di pollo
6 zucchine chiare costolute
2 piccoli cespi di radicchio di Verona
2 finocchi piccoli
1 mazzetto piccolo di rucola
1 cucchiaino di miele
pepe rosa
3 fette di pane integrale (¶)

Per la marinata
2 cucchiaini di miele millefiori 
2 cucchiai di succo di limone (spremuto al momento)
2 cucchiai di succo d'arancia (spremuto al momento)
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 piccolo rametto di rosmarino
4 foglie di salvia
pepe rosa 

Per la citronette al miele e tahini 
4 cucchiaini di miele millefiori
4 cucchiai di tahini chiaro (¶)
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di succo di arancia
sale
sale

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Procedimento
Ho usato dei comodi filetti di pollo che trovo in una nota catena di supermecati che mi sta antipatica ma sulla carne è a mio avviso accettabile, per essere GDO. Sono più piccoli di un petto di pollo, ma non sottili come le fette. Perfetti per questo scopo.
Ho preparato una marinata con il cucchiaio di miele, il succo di mezzo limone, gli aghi di rosmarino e la salvia tritati, un cucchiaino di pepe rosa grossolanamente tritato, e 4 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Ho massaggiato bene i filetti di pollo con questa marinata e li ho lasciati in una pirofila sigillata con la pellicola, immersi nella marinata, per un paio d'ore.
Nel frattempo ho lavato la rucola e il radicchio di Verona, mondato i finocchi togliendo le foglie esterne più dure, lavato, spuntato e tagliato a rondelle le zucchine.
Mezz'ora prima di andare in tavola ho cominciato a preparate il tutto:
ho tagliato i finocchi sottili, il radicchio di Verona a striscioline tenendone da parte alcune foglie, quelle più esterne, per il servizio, ho tagliato con le mani la rucola, e ho messo il tutto in una ciotola capiente.

Insalata di pollo con citronette al miele e tahini

Ho scaldato la bistecchiera e vi ho fatto cuocere il pollo scolato dalla marinata due o tre minuti per parte, in modo che  colorisse e si formassero i segni della grigliatura. A quel punto l'ho trasferito nella pirofila con la marinata, e l'ho finito di cuocere nel forno preriscaldato a 200 °C. In questo modo si è rosolato bene fuori ma senza bruciare troppo. Il tempo di cottura dipende dalle dimensioni dei filetti, i miei ci hanno messo poco più di dieci minuti, e sono rimasti morbidi.
Una volta cotto ho tirato fuori il pollo dal forno e l'ho lasciato da parte, in modo che non fosse più bollente.
Nel frattempo ho fritto in poco olio extravergine di oliva le rondelle di zucchine, poche alla volta, mettendole a scolare su carta da fritti affinché perdessero l'olio in eccesso.
Ho abbrustolito le fette di pane e le ho rotte con le mani ottenendo dei crostini irregolari.
All'ultimo ho composto l'insalata, unendo alle verdure precedentemente preparate le rondelle di zucchine fritte, i crostini di pane e il pollo che ho strappato a mano.
Ho condito il tutto con una citronette preparata al momento mescolando energicamente il tahini, il miele, un pizzico di sale, il succo di limone e di arancia e l'olio extravergine di oliva, finché si è emulsionata ben bene.
In realtà sto scrivendo le dosi dell'olio ma sono andata totalmente a occhio :-)
Ho salato l'insalata, l'ho condita con una parte della salsina e ho impiattato, cospargendo i singoli piatti con altra salsina e con pepe rosa grossolanamente schiacciato a mano. 

Con questa ricetta partecipo alla sfida n° 54 di febbraio 2016 dell' MTC.
La ricetta originale di Eleonora Colagrosso e Michael Mayer del blog Burro e Miele



lunedì 15 giugno 2015

Insalata estiva di quinoa

insalata estiva di quinoa


Scrutini finiti. Ultimo scrutinio ieri pomeriggio sul tardi, di sabato.
Mi è pure andata bene, c'è chi è stato a scuola fino a mezzanotte.

E comunque, molto amaro in bocca.
Non mi è per niente piaciuto come sono andate le cose. Vedi post precedente.
 

Adesso si va verso l'estate, se non mi convocano in camera caritatis per l'esame di stato. Preferirei sinceramente di no, vista l'annata assai impegnativa.
Sono in servizio fino al 30, ci saranno alcuni impegni ma non così pressanti come nell'ultima settimana.

La settimana prossima la mia grande fa l'esame di terza media, e vorrei essere più presente per sostenerla un po'. La vedo crescere a vista d'occhio, suo malgrado e forse anche un po' mio malgrado. Piccoli segnali, impercettibili. Capita che non mi chieda più il bacio della buonanotte. Non sempre, ogni tanto. È anche bello. Quello sguardo ironico, quando mi prende in giro, lascia intuire una separazione che sarebbe l'ora che avvenisse, a quasi 14 anni.  Devo mollare la cima, non è facile per me. La vedo sempre così piccola, forse fragile, mentre in realtà non è così fragile come sembra. Come disse una sua insegnante tempo fa "Non vorrei averla per nemica". Anch'io non vorrei proprio averla per nemica, quindi sarà bene che trovi la tonalità giusta delle nostre relazioni, e anche in fretta, altrimenti nei prossimi anni saran dolori...

Affaticata da queste ultime massacranti settimane, vi lascio con un'insalata veloce ma non per questo meno buona. È pure vegana e senza rischi di contaminazione, cosa volete di più?
Qui siamo tutti amanti della quinoa, una recente scoperta molto molto piacevole.


insalata estiva di quinoa


Insalata estiva di quinoa
Ingredienti
  • 200 g di quinoa
  • 420 ml di acqua
  • 1 cipolla di Tropea
  • 1 peperone rosso
  • 4 zucchine chiare
  • timo 
  • basilico
  • olio
  • sale
Preparazione
Mettete la quinoa in un setaccio a maglie fini e lavatela a lungo sotto l'acqua corrente, per farle rilasciare il retrogusto amaro che ha il rivestimento esterno.
Scolatela bene, e mettetela in una pentola con una presa abbondante di sale e 420 ml di acqua fredda. Mettetela sul fuoco brillante, quando ha preso il bollore riducete la fiamma al minimo, incoperchiate e cuocete per 15 minuti circa. Deve assorbire tutto il liquido.
Quando l'acqua è assorbita completamente, spegnere il fuoco, mettere un tovagliolo pulito fra la pentola e il coperchio e lasciate riposare per cinque minuti, quindi potrete utilizzarla.
Mondate e tagliate al velo la cipolla, e fatela stufare a fuoco vivo in un wok con tre cucchiai d'olio.
Pulite e tagliate a pezzettini il peperone, unitelo alla cipolla quando si è ammorbidita e per ultime unite le zucchine a dadini.
Lasciate cuocere a fuoco vivo mescolando affinché non bruci. Quando le verdure si sono un po' ammorbidite salate, unite le foglioline di tre rametti di timo e qualche foglia di basilico, e continuate a cuocere per cinque minuti incoperchiato, abbassando il fuoco.
Versate la quinoa nella padella, unite un altro cucchiaio d'olio, mescolate e insaporite per un paio di minuti e servite. È buono anche freddo.


lunedì 28 luglio 2014

Insalata di grano saraceno e... Celiachia Notizie!


insalata di grano saraceno, avocado e gamberetti


Non vedo l'ora di andare in vacanza, ma ancora non è giunto il momento.
Fortunatamente i ragazzi ci sono già, prima allo stage di judo, poi al campo scout.
E altrettanto fortunatamente, non me ne vogliano i vacanzieri, non fa caldo.

Comunque mi sa che questo sarà l'ultimo post prima del grande rientro.
Rientro alla grande, con grossi cambiamenti, a partire dalla scuola: l'anno prossimo insegnerò fisica e matematica, non più fisica, in un liceo linguistico e delle scienze umane.
Mi dispiace molto salutare la mia scuola di frontiera, dove mi sono trovata benissimo da ogni punto di vista, sia con le colleghe che con gli alunni, ma bisogna anche sapersi rinnovare e aggiornare, non fossilizzarsi. Sarà un'annata impegnativa, ma andava fatto, e se andava fatto meglio prima che poi.

Questo mese ho avuto anche una bella sorpresa, c'è una mia intervista su Celiachia notizie, l'organo ufficiale dell'Associazione Italiana Celiachia.

http://www.celiachia.it/comunicazione/Comunicazione.aspx?SS=1113


Mi ha davvero fatto piacere che abbiano pensato di parlare del mio blog su una rivista così importante, e ringrazio la redazione per avermi contattata.


La nemesi storica, per chi mi conosce, è che il tema del mese è la dieta e la vita sana, e la foto della mia famiglia che ho pubblicato qualche tempo fa testimonia purtroppo che avrei molto da lavorare su questo fronte, ma non è mai troppo tardi, vero?

Per rimanere in tema, vi lascio una delle insalate di cereali che potrete anche sulla rivista.
L'avevo già pubblicata agli esordi del blog, ma dato che è molto in tema, e la facciamo spesso, ve la lascio di nuovo.

E a proposito di insalate, non ci dimentichiamo...




In questi giorni non faccio che vedere in giro insalate... chissà come mai?
Sarà forse che Insalata da Tiffany sta lasciando il segno nella blogosfera?
Credo proprio di sì, un libro così non passa di certo inosservato!!!

Ed ora, vai con la mia


insalata di grano saraceno, avocado e gamberetti


Insalata di grano saraceno, avocado e gamberetti
Ingredienti
  • 250 g di grano saraceno
  • 1 avocado
  • 300 g di code di gamberi
  • olive taggiasche
  • pomodorini pachino
  • 1 peperone giallo
  • 1 peperone rosso
  • olio
  • sale
  • prezzemolo
  • basilico
  • limone
  • capperi sotto sale
Preparazione
Far tostare il grano saraceno per 3/4 minuti in una pentola, rigirandolo in continuazione perché non bruci.
Lessarlo in acqua bollente salata per 10/11 minuti. Scolarlo e farlo raffreddare.
Dissalare i capperi.
Nel frattempo cuocere i gamberi in acqua bollente salata, sgusciarli e farli raffreddare. Lavare i peperoni, tagliarli a falde, grigliarli e togliere loro la buccia. Tagliarli quindi a tocchetti.
Unire in una ciotola i pomodorini tagliati a metà, i gamberi, i peperoni, le olive, i capperi dissalati, l'avocado sbucciato e fatto a tocchetti, e condire il tutto con una emulsione fatta con sale, olio, limone, prezzemolo, basilico e limone.
Aggiungere il grano saraceno e mescolare bene il tutto. Servire freddo


mercoledì 7 maggio 2014

Insalata di grano saraceno con i carciofi, una ricetta facilmente senza

Insalata di grano saraceno con carciofi

O quanto mi piace la cosiddetta cucina senza.
Va tanto di moda.
Senza glutine, prima di tutto, anche se non si è intolleranti né sensibili al glutine.
Perché, si sa, il glutine fa un po' male a tutti, no? È cosa nota...

E poi senza latticini, che anche il latte fa male. A tutti, a priori.

Anzi, meglio vegano.
Non c'è niente di meglio che dire che una ricetta è vegan.
Vegan è fighissimo.

Io sono perplessa. Sono perplessa perché per me mangiare è una cosa seria.

E per di più sono costretta a mangiare senza a causa di una patologia, la celiachia.
A me il glutine fa male, nuoce gravamente alla mia salute.
Insomma, per me anche la cucina senza è una cosa seria.

Anche il vegetarianesimo e il veganismo sono una cosa seria.
Sono scelte di vita.
Io non ci sono (ancora?) arrivata, ma sono convinta che mangiare tutta la carne che si mangia in occidente sia profondamente sbagliato.
Prima di tutto non è salutare. E già questa  è una cosa seria.
Poi non è ambientalmente sostenibile.
Allevare animali, soprattutto carne rossa, consuma un sacco di risorse. È sempre il solito maledetto secondo principio della termodinamica: trasformare energia non è a costo zero, una parte va sempre sprecata. Allora se invece di mangiare direttamente le verdure dell'orto, le diamo alla mucca, ammazzando quella mucca ci mangiano molte meno persone di quante si nutrirebbero mangiando direttamente quello che le viene dato da mangiare. L'ho detta semplicemente, ma il sugo è questo.

Per tacere di quanto costa riscaldare le stalle, e quanta energia si consuma a trasportare il mangime da dove viene prodotto a dove si trovano le mucche. Insomma, una sporchissima faccenda.
  
Vogliamo poi parlare di cosa si mangia, di quella benedetta mucca? Le fettine, il roastbeef, il filetto. Tutto il resto chissà dove finisce. Lo sappiamo bene, dove finisce. Nel tritatutto del junk food.
Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore non saprei.

Quindi se vogliamo continuare a mangiare carne, bisognerebbe mangiarne meno, e di quel meno mangiare di tutto.
I pezzi meno nobili, la carne dura filacciosa e piena di grasso e nervetti - quella che fa schifo ai miei figli, per intenderci, e anche un po' a mio marito, e a un sacco di gente a parte noi ardita schiera di food-blogger che pur di pubblicare un post scriveremmo anche che ci piace l'insalata di formiche - e il quinto quarto... Santo santissimo MTC che ce l'ha fatto (ri)scoprire.

Quindi ok, riduciamo il consumo di carne. Questo è serio.

Siamo meno spreconi. Anche della carne. Questo è serio.

Cerchiamo di mangiare meglio. Più sano.

Purtroppo costa. Non in termini di soldi, ché di prodotti alternativi che costano un sacco di soldi ma nessuno ci assicura che siano più sani ci saremmo davvero stufati.

CI costa. Ci costringe a cambiare modo di mangiare. Questo è serio. Questo è molto faticoso.

A me piacciono i dolci. Mi piacciono moltissimo. I dolci contengono zuccheri, di ogni tipo.
Contengono zucchero, e carboidrati, che sempre zuccheri sono. E contengono anche molti grassi.
Possiamo rigirarla come ci pare, ma i dolci andrebbero mangiati davvero di rado.
C'è poco altro da dire.

Farsi belli col sol di luglio sostituendo il burro con la margarina, il latte vaccino con quello di riso, lo yogurth con quello di soia, lo zucchero con lo sciroppo di agave, e magari la farina con quella senza glutine, che ci sta sempre bene, è scorretto.

Certo, sarà senza glutine, sarà vegano, ma sempre di un dolce strapieno di grassi e zuccheri si tratta.

Il punto è fare meno dolci, e provare a farli davvero diversamente.

Il punto è mangiare meno carne, e cambiare le proprie abitudini alimentari.

Il punto è rendersi conto che mangiare come mangiamo noi non va bene. Non è etico, non è sano.

Ma cambiare costa.
Perché io non so come fare a ridurre il consumo di carne e mantenere una cucina equilibrata dal punto di vista nutrizionale.
Perché rinunciare ai dolci mi costa un sacco di fatica. 
Come mi costa un sacco di fatica decidere di avere uno stile di vita più sano, e fare una vita meno sedentaria, svolgere attività fisica e tutto il resto. 

È sempre il solito sporco difficile cambiamento.

Costa un sacco di energia, ma se si riuscisse a metterlo in moto ci renderebbe persone migliori.

Altro che ricette senza.

Quella di oggi è una ricetta genuinamente senza, invece. 

Il libro del mese dello Starbook è decisamente sul pezzo di queste mie riflessioni a briglia sciolta.

It's all good, di Gwyneth Paltrow (...) 

O vediamo cosa ne viene fuori.

Questa ricetta viene fuori dal mio frigo. Quel che c'era ci ho messo. Per essere un piatto nutrizionalmente completo mancano le proteine, però è sicuramente senza. Un senza mediterraneo, abbastanza corretto, mi sembra. Semplicissima, ma ottima come primo o in un piatto unico, purché sia accompagnata da qualche proteina, preferibilmente vegetanle

Nota a margine: è un piatto privo di contaminazioni da glutine, che quindi potete offrire senza preoccuparvi di contaminazioni e simili al vostro commensale celiaco, anche se non siete esperti di cucina senza glutine. Un piatto facilmente senza

Insalata di grano saraceno con i carciofi
Ingredienti
(per 6 persone)

  • 300 g di grano saraceno 
  • 200 g di pomodorini ciliegini
  • 5 carciofi
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/2 tazza di olive verdi grosse
  • maggiorana fresca
  • 5 cucchiai olio extravergine di oliva
  • sale q.b.
  • un limone 

Preparazione
In una padella antiaderente tostare i chicchi di grano saraceno sempre mescolando per 3 o 4 minuti, quindi lessarlo in abbondante acqua salata, per 10 minuti, deve restare molto al dente. Scolare e mettere da parte.
Pulire i carciofi: togliere le foglie più esterne, spuntarli e togliere la barba, tagliarli in spicchi e gettarli via via che si puliscono nell'acqua acidulata con succo di limone, per non farli annerire.
Nel frattempo fai imbiondire lo spicchio d'aglio vestito leggermente schiacciato in due cucchiai d'olio.
Quando i carciofi sono tutti mondati e tagliati, scolarli e metterli nella padella. Farli rosolare senza che brucino, quindi abbassare la fiamma e far cuocere finché non si sono un po' ammorbiditi, devono comunque restare al dente. Togliere lo spicchio d'aglio e cospargere con un po' di maggiorana fresca.
Mettere il grano saraceno nella padella con i carciofi, mescolare bene e far cuocere un paio di minuti, per farlo ben insaporire. Spegnere e tenere da parte.

Lavare e tagliare a metà i pomodorini ciliegini, lasciandoli un po' in uno scolapasta per far scolare l'acqua di vegetazione.

Tagliare a metà le olive e togliere il nocciolo.

 Incorporare i pomodorini e le olive al grano saraceno, aggiungere ancora foglioline di maggiorana, mescolare e far insaporire per bene coperto, a fuoco spento.

venerdì 28 giugno 2013

Almost a Waldorf salad



"Mais la salad niçoise n'est pas une salad de la Belle Epoque, elle est une salad paysanne, Monsieur le chef..."
"Oui, c'est vrai, on doit faire quelche chose. On doit trouver une vrai salad de la Belle Epoque, parce que comme ça Madame la Président sera content"
"On doit dire que elle est un peu palleuse, Monsieur le chef"
"Évidemment elle est, mais il faut faire bon vis a mauvais jeu, parce que elle est la Président".
"Elle est la Président, sans doute!"
"Oui, elle est la Président..."
"Quelle salad on peut faire? Les autres concurrents ont gratté le fond du baril maintenent"
"Ce n'est pas important ce que les autres concurrents ont fait, l'important est avoir un bonne idee et la percourir jusque à la fin, avec coherence"
"Avez-vous déjà une bonne idée?"
"Oui je l'ai. J'ai pensée de mettre des raisins, avec des pommes vertes, de la laitue, du céleri, des noix et, comme condiments, du yogurth et de la mayonnaise. Charmant, n'est pas?"
"..."
"???"
"..."
"Parlez!"
"...
Elle est déjà été inventé par le chef de l'Hôtel Waldorf de New York vers 1893..."
"Nooooooooooooooooooooooooooooooooo! C'est n'est pas possible!!!
...
...
...
Est-ce tu pense que l'ont déjà  publié sur l'Internet?"
"Oui, je le pens"
"..."
"..."
"Merd!"  
"Il y à un autre problem"
"Un autre?!?!
"Oui...
Madame la Président veut que la salad soit accompagné par quelche chose de croustillant"
"...
Ont doit admettre que madame la Président est vraiment palleuse..."
"Mais elle est la Président"
"..."
"..."
"..."
"Trouvez!!!! Ont fera des gougères! Ils sont croustillant, sont-ils?"
"Oui chef! Vous etez vraiment malin monsieur le chef!"
"Monsieur le chef..."
"Qu'est-ce qu'il y a????"
"Le plat... Il doit être elegant"
"Madame la Président nous a en peu cassé le marons...
Est-ce tu pense que un plat du 1927 sera à son goût?"
"Je pense que oui, Monsieur le chef...
Elle ne peurra pas dire plus rien!"
"Je l'espere.
En marche! Il est déjà le 28 de june, il est tard"  

E, vi prego, non chiamate subito la neuro.

Almost a Waldorf salad
Ingredienti
(per due persone)
  • un piccolo cespo di lattuga
  • il cuore di un sedano
  • una mela Granny-Smith
  • uva bianca (ci andrebbe quella rossa ma non è proprio stagione)
  • una manciata di gherigli di noci 
    Per il dressing
  • 1/2 tazza di yogurth greco
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • olio di oliva
  • sale

Preparazione
Mondare la lattuga. Tagliare il sedano a cubetti, e anche la mela, a parte qualche fettina che terrete, con la buccia, per la composizione del piatto.
Lavare l'uva e tagliarne a metà un paio di manciate di acini.
Spezzare grossolanamente i gherigli di noci.
Comporre in modo carino nel piatto, e condire con il dressing.
Servire accompagnata da qualche gougéres.

Per il dressing
Mescolare lo yogurth, un paio di cucchiai di olio d'oliva, un cucchiaino di sale e il cucchiaio di limone.
 

Gougéres
(ricetta ottenuta modificando quella dei bigné del sito "Cucina naturale senza glutine")
Ingredienti
  • 60 g di farina di riso finissima (¶)
  • 30 g di fecola di tapioca (¶)
  • 45 g di burro 
  • 25 g di parmigiano reggiano grattugiato
  • 2 uova
  • sale
  • 110 cc di acqua
  • semi di papavero per decorare
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

Preparazione
Far prendere il bollore all'acqua con un pizzico di sale e il burro a tocchetti. Quando bolle, buttare tutte insieme la farina di riso e l'amido di tapioca, e mescolare per un paio di minuti, finché si stacca dal bordo della pentola.
Togliere dalla pentola e far raffreddare.
Quando è freddo cominciare a mescolare con le fruste (io in planetaria) e aggiungere un uovo, sempre mescolando. Quando è perfettamente amalgamato aggiungere il successivo.
Quando è perfettamente amalgamato aggiungere il parmigiano.
Accendere il forno a 200 °C.
Imburrare una teglia da forno.
Mettere il composto in un sac à poche con bocchetta liscia piccola.
Far delle palline grandi poco più di una noce, e cuocere in forno per 15-20 minuti (io 20).

Avec cette recette je particip à le défi du juin 2013dell' MTC.
La ricetta originale della Leonardo di Cozzaman

domenica 23 giugno 2013

Presque une salad niçoise



Sono sola. La famiglia è al mare, e io qui a casa da sola a star dietro ad alcuni lavori in casa, che sembrano non finire mai, e soprattutto a studiare e scrivere questa specie di tesi che dovrei consegnare fra pochissimi giorni.
Mi telefonano la sera raccontandomi dei loro mille bagni. Scriccioli, i miei bambini sono davvero contenti. Certo che mi fa una voglia esser lì con loro....  
E poi sono giornate noiose. Niente di grave, beghe su questi lavori in casa, noiosissime da ascoltare quando te le raccontano ma veramente fastidiose quando ti ci trovi in mezzo, macchina portata via dai vigili, sindrome da pagina bianca per la tesi, incapacità di memorizzare quello che devo studiare, centinaia di pagine di discorsi fumosi a metà fra la sociologia, la filosofia, la xxx-logia.
È vero, le cose scientifiche e matematiche facili non sono, ma una volta capite sono così ovvie che non le dimentichi più, invece quest'altra roba è così fuffa, che non c'è proprio verso di cacciarsela in testa, sarebbe come cercare di mettere la nebbia in un barattolo....

Insomma, stamani mi sono svegliata veramente con la luna storta. Bisognava intervenire.
Quale rimedio migliore contro la luna storta che impastare? E così mi sono fatta un pane un po' giallo, perché il giallo è un colore allegro e solare.
Non ho nemmeno usato la planetaria, da quanto avevo bisogno di sfogare il nervoso :-)
Effettivamente ha funzionato.

Ha funzionato così bene che ho deciso di fare anche l'insalata per l'MTC di questo mese. Già il mese scorso non ho partecipato, a causa di tutti questi impegni, mica potevo saltare anche un altro mese!!!
E poi l'insalata è veloce... Grazie Cozzaro che non hai previsto una roba complicata con mille passaggi, non ne avrei proprio avuto il tempo.

La ricetta è una delle tante ricette che potrete trovare sul mio libro Il pane gluten free.

Il pane gluten free
Pubblicato da Giunti Editore

Avrei voluto interpretare il tema del mese, le insalate da grand hotel, in modo adeguato. Ma in casa avevo solo altri ingredienti, semmai per fare una niçoise, che è tutto fuorché un'insalata da Ritz o Savoy, d'altronde si sa che propendo per le cose popolari, io :-)
In realtà non è nemmeno una vera niçoise, mancano i fagiolini e le olive, ma tanto nessuno mi inseguirà picchiandomi con il disciplinare, vero?
E in ogni modo era buonissima, e ha rallegrato davvero la mia giornata.

Già che ci siamo, vi segnalo le ultime mie ricette sparse qua e là, che in questo post hanno comunque un loro perché.

Un'insalata di grano saraceno e verdure, che quasi quasi sarebbe andata bene anche per l'MTC, che ho pubblicato su La cucina di D.



E poi, come dessert, perché non prendere un bel gelato fatto in casa?

Questo mese lo Starbooks è tutto sui gelati, sul libro del famosissimo blogger David Lebovitz dal titolo The perfect Scoop.
Se volete farvi suggerire altre idee fresche e golose, non vi resta che seguirci sullo Starbooks
Anzi, in questi giorni le mie colleghe Starbooker sono (quasi) tutte all'evento Sapori da sfogliare che si tiene a Genova fino a stasera.
Se volete vedere il programma, eccolo qui





Presque une salad niçoise
Ingredienti
(per due persone)
  • un piccolo cespo di lattuga
  • 1/2 cipolla rossa tipo Tropea
  • 1 scatoletta di tonno
  • 1 cucchiaio di capperi sotto sale
  • pomodorini ciliegia
  • 2 acciughe sotto sale
  • 2 uova
  • 2 belle fette di pane casereccio (¶)
  • sale
Per la vinaigrette
  • 1 cucchiaio di senape di Digione (¶)
  • 1 cucchiaino di aceto rosso
  • olio di oliva
    Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

    Preparazione
    Dissalare i capperi.
    Dissalare e pulire le acciughe, ottenendo i filetti (si potrebbero usare anche quelle sott'olio ma non c'è paragone, in quelle sott'olio usano degli oli che hanno un saporaccio schifoso. Io spesso me ne compro una manciata sotto sale, le pulisco e le metto in un barattolino con olio extra-vergine d'oliva, qualche foglia di alloro e qualche bacca di ginepro schiacciata. Velocissimo e infinitamente più buone).
    Lavare la lattuga e mettere da parte le foglie più belle.
    Mondare la cipolla e tagliarla ad anelli sottili.
    Chi avesse difficoltà con la cipolla cruda, soprattutto se la sera ha un appuntamento galante, può mettere gli anelli a bagno in acqua e aceto: il sapore si mantiene ma diventa più digeribile.
    Lavare i pomodorini.
    Scolare il tonno dal suo olio (eventualmente comprare un 180 g di ventresca dal droghiere, anche questa è più buona del tonno in scatolette ma oggi avevo solo quello).
    Tagliare le fette di pane a quadratini di 1,5 cm di lato circa, e farli tostare in forno qualche minuto sotto il grill.
    Lessare le uova e sgusciarle facendo in modo che si mantengano intere.
    Le dosi sono rigorosamente a occhio.
    Comporre l'insalata già nei piatti: le foglie più belle di lattuga sul fondo, poi il resto delle foglie di lattuga, grossolanamente tagliate a mano, i pomodorini ciliegia divisi a metà, il tonno a pezzettoni, i filetti di acciuga a pezzettini, i capperi, le uova in spicchi, gli anelli di cipolla. Condire con la vinaigrette (vedi sotto) e aggiungere per ultimi i crostini.

    Per la vinaigrette
    Mettere in un ciotolino la senape e l'aceto, aggiungere via via l'olio mescolando come se si stesse facendo una maionese. Vedrete che si emulsiona e monta.
    Anche qui per le dosi è un po' occhiometrico: dipende da quanto è forte la senape, da quanto la volete saporita, da quanto la volete liquida.
    Versione veloce: mettere tutto in una bottigliette e sbattere finché non si emulsiona. Si può conservare per qualche giorno a temperatura ambiente. È meravigliosa per condire le patate lesse, aggiungendo semplicemente un po' di erba cipollina tagliuzzata. Tocco da maestro: prima di condirle, versare sulle patate 1/2 bicchiere di vino bianco. Non so perché, ma diventano meravigliose. 


    Pane con fioretto di mais
    Ingredienti
    • 420 g di mix per pane di Un cuore di farina senza glutine, ovvero: 230 g di Preparato per pane Bi-Aglut, 110 g di farina Glutafin select, 80 g di farina senza glutine per pane e dolci Coop (¶)
    • 80 g di fioretto di mais (¶)
    • 1 bustina di lievito di birra liofilizzato
    • olio extra-vergine di oliva
    • sale
    Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

    Preparazione
    Mescolare le farine e il lievito e mettere in una ciotola.

    Versare 420 g di acqua tiepida e cominciare a mescolare.
    Quando si è abbastanza amalgato, aggiungere un cucchiaio di sale e un paio di cucchiai di olio. Mescolare ancora e rovesciare sulla spianatoia infarinata.
    Continuare ad impastare, finché è ben amalgamato.
    Si può fare anche con la planetaria ma non è altrettanto liberatorio. 
    Fare la palla e lasciar lievitare coperto. Un 'oretta, ma dipende dal clima e dall'umidità dell'aria.
    Quando è raddoppiato dare qualche piega e avvolgere su se stesso. Fare un paio di tagli per aiutare la lievitazione, e far lievitare coperto nuovamente fino al raddoppio (un'altra oretta, fra lilleri e lalleri).

    Accendere il forno al massimo, con dentro la leccarda e sul fondo un pentolino con acqua.
    Quando il filoncino è giunto a lievitazione, mettere in forno sulla leccarda bollente, far cuocere i primi dieci minuti al massimo e poi a 200°C circa.

    Teoricamente un'oretta, ma ho notato che se si tiene una decina di minuti in più non gli fa male.
    Io uso la tecnica del battere sul fondo del filone con una nocca: se suona vuoto, ci siamo, se invece suona pieno lo lascio ancora qualche minuto.

    Far raffreddare coperto, e aspettare che sia freddo prima di tagliarlo... non come ho fatto io che l'ho tagliato subito e si vede!

    Con questa ricetta partecipo alla sfida di giugno 2013dell' MTC.
    La ricetta originale della Leonardo di Cozzaman

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