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11 febbraio 2022

[MUSICA] Dieci anni senza Whitney Houston

 




All at once
I finally took a moment
And I'm realizing that
You're not coming back
And it's finally hit me all at once
All at once I've started counting teardrops
And at least a million fell
My eyes began to swell
And all my dreams were shattered 
All at once
Ever since I met you
You're the only love I've known
And I can't forget you
Though I must face it all alone
All at once I'm drifting on a 
Lonely sea
Wishing you'd come back to me
And that's all that matters now
All at once I'm drifting on a 
Lonely sea
Holding on to memories
And it's hurt me more than you know
So much more than it shows
All at once
All at once I looked around and found that you were
With another love
In someone else's arms
And all my dreams were shattered all at once
All at once the smile that used to greet me
Brightened someone else's day
She took your smile away
And left me with just memories all at once.

01 febbraio 2022

[TELEVISIONE] QUELLI CHE IL FESTIVAL DI SANREMO




Al via la nuova edizione del Festival di Sanremo, la settantaduesima,  immancabile il mio post che stavolta è dedicato agli amanti e ai detrattori dello spettacolo più famoso della televisione italiana👏👏👏

14 gennaio 2021

[CURIOSITÀ]: QUALE PERSONAGGIO DI ALTRA EPOCA AVRESTE VOLUTO CONOSCERE?

 


Qualche mese fa, sul mio blog, alcuni amici commentatori hanno avanzato delle proposte/idee per nuovi post.  Lory ad esempio,  ha suggerito di creare un post sui personaggi di altre epoche che avremmo voluto conoscere. Ipotizziamo quindi che, grazie ad una macchina del tempo, riuscissimo a tornare indietro e ad avere la possibilità di avvicinare miti e personaggi della nostra storia/cultura passata. Chi vorremmo incontrare?

Ed ecco il mio elenco personale:


10)Francesco D'Assisi: per la sua caparbietà nel riconoscere in ogni essere vivente, la Bellezza.  Gli chiederei di portarmi con sé a parlare di amore e povertà in giro per il mondo.

9)Maria Antonietta d'Austria: per la sua cecità, perché avrebbe potuto cambiare le sorti di un popolo e forse anche la sua. Per la sua dignità nell'avvicinarsi alla morte riscattando in un sol colpo tutto l'egoismo.

8)Federico II di Svevia: per la sua intelligenza e anche per l'arroganza. Per la presunzione, per il genio. E poi avrei voluto chiedergli se è vero, come ho sempre pensato, che il castello più misterioso del mondo,Castel Del Monte, lo abbia costruito solo per amore di Bianca e che l'esoterismo non c'entra nulla.

7)Elisabetta I D'Inghilterra: quasi per gli stessi motivi di Federico II. Del resto i più grandi si conoscono per la loro intelligenza e lungimiranza. Le chiederei se l'amore, quello vero e assoluto le sia mancato. Anche se immagino la risposta.

6)Jane Austen: per la sua ironia, per il suo essere così fuori tempo. Per l'emancipazione e l'autonomia di ognuna delle sue protagoniste. Troppo avanti perfino per i nostri poveri tempi moderni. Anche a lei farei la domanda sull'amore. Stavolta non riesco ad immaginare la risposta.

5)Emily Dickinson: per la sua musica interiore e per chiederle finalmente che cosa intenda davvero per Amore. Se è davvero tutto nelle "notti folli" che lei, in realtà, non ha mai vissuto. La mia poetessa preferita. 

4)Leonardo da Vinci: per il genio, indiscusso e indiscutibile. E che domanda mai potrei fargli? 33, 33,33!

3)Enrico VIII: per la sua grettezza e la sua dissolutezza. Per la sua misoginia che non lasciò scampo a molte delle sue moglie. E per quello strappo al Papato che avrebbe cambiato il corso della storia religiosa mondiale. Gli chiederei se ne valeva la pena.

2)Whitney Houston. La amo, l'amerò sempre. Canterei e ballerei con lei. Con i nostri capelli ricci così simili e il sorriso sulle labbra. La felicità.

1)John Lennon: credo non serva nemmeno chiedermi perché, se mi conoscete appena appena. Gli chiederei di cantarmi la sua (mia) canzone preferita, sottovoce, assieme a me. Anche qui, la felicità.


E ora campo libero ai vostri eroi!





24 marzo 2019

I VINILI DELLA DOMENICA: WHITNEY HOUSTON - WITNEY HOUSTON

Whitney Houston - 1985


Ritengo che amare la musica non sia qualcosa che si possa improvvisare. Sgorga dal cuore, emoziona, travolge, ci catapulta in un universo in cui  rimanere impassibili è assurdo. Amare la musica è amare l'universo, nelle sue infinite variazioni.  Salvifica.
Il mio amore per la musica è antico. Risale a quando avevo cinque anni e mezzo e mi innamorai di una canzone (YESTERDAY) che poi per me è rimasta un simbolo a cui richiamarmi sempre. Ne ho già parlato e ne parlerò ancora. 
Riflettendo sulle mie tante passioni e collezioni, qualche giorno fa ho dedicato un post a quella che ritengo la più eccessiva per quel che mi riguarda: BARBIE.
Ma discutendone con voi nei commenti, mi sono resa conto che sono davvero tante le mie "fissazioni". 
Da ragazzina, quando l'amore per la bambola icona di tante generazioni si allentò, lasciò il campo a quella per la musica. Che non mi ha più abbandonato.
Ho frequentato il Conservatorio di Benevento e contemporaneamente, ho cominciato a collezionare vinili. Per celebrare questa mia ennesima passione, oggi inauguro una nuova rubrica che affollerà, di domenica, le pagine del mio blog.

Con che cosa partire è stato un argomento complicato che mi ha fatto riflettere a lungo. Ma poi ho pensato che era giusto dedicare la prima domenica alla cantante che ho amato più di tutte. Che mi ha accompagnato nei miei primi mesi a Milano e poi per sempre.

WHITNEY HOUSTON

L'album fu pubblicato nel 1985 e venne prodotto e arrangiato da Narada Michael Walden. Le canzoni furono scritte da Michael Masser, Raymond Jones, Jeffrey Osborne, Gerry Offin, La La, Kashif, Peter McCann, Steve Dorff, James Dunne, Pamela Philips, Raymond Jones. 
Nei cori e nei duetti apparvero John Barnes, Natan East, Ed Greene, Jermaine Jackson, Paul Jackson Jr, Tim May, Teddy Pentergrass, Richard Marx  e molti altri. La sua affermazione a livello mondiale avvenne però l'anno successivo. Anche per me fu il 1986 quello della scoperta.

Le canzoni dell'album:

  1. You Give Good Love 
  2. Thinking About You 
  3. Someone for Me 
  4. Saving All My Love for You
  5. Nobody Loves Me Like You Do
  6. How Will I Know 
  7. All at Once 
  8. Take Good Care of My Heart 
  9. Greatest Love of All 
  10. Hold Me 

Il giovane usignolo di Newark, apparve al mondo in tutto il suo splendore. L'immagine in costume da bagno bianco sul retro della copertina, divenne iconica. La sua voce, unica e perfetta riuscì a far dimenticare completamente anche quella di sua zia, Dionne Warwick. Nasceva e si affermava il talento più impetuoso degli anni a venire che nemmeno la sua morte, avvenute in circostanze non ancora chiarite, è riuscita ad offuscare.

Ricordo che ballavo e cantavo How Will I Know in casa, con una fascia argentata tra i capelli e gli stessi ricci ribelli che aveva lei. Ricordo i chili di lucidalabbra che mettevo, e il fard con i brillantini che le avevo copiato. Ricordo che impazzii cercando un costume bianco sgambatissimo come il suo e alla fine ne trovai uno stupendo, bianco a pois verdi e azzurri,  senza spalline e con i volant.




Whitney Houston - 1985 - lato B

Ricordo che cantavo a squarciagola tutte ma tutte le canzoni e non arrivavo a finirne una senza che la mia voce si spezzasse. Non sono stonata ma provateci voi se ci riuscite!
Ricordo la sua bellezza, il suo candore, il suo sorriso. So bene che non ci sarà più nessuno capace di regalarmi tante emozioni mentre ascolto una canzone. È un dato di fatto.

E voi, cosa ricordate di lei e a cosa collegate quei ricordi?






PS1: per quel che mi è stato possibile, ho cercato di linkarvi video live risalenti all'epoca per farvi piombare in un baleno nel bit originale anni '80! Una delle chicche meravigliose è sicuramente il live dal David Letterman Show in cui canta Saving All My Love For You...

PS2: vi auguro una buona domenica accompagnati dalla voce di Whitney.

07 febbraio 2019

PILLOLE DI SANREMO: 1987 - QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO.





La terza richiesta che propongo su Pillole è quella di Cristiana Mazzocchi. Quello che le donne non dicono.

Mi aveva detto della sua passione per Fiorella Mannoia senza indicarmi un titolo ed io ho scelto quella che, a mio parere, è la più significativa del suo percorso di interprete ed una delle canzoni più belle in assoluto della musica italiana.

Scritta da Enrico Ruggeri e Enrico Schiavone, vinse il premio della critica.
La classifica finale fu la seguente:

1) Si può dare di più - Morandi, Ruggeri, Tozzi;
2) Figli - Toto Cutugno;
3) Nostalgia canaglia - Al Bano e Romina;

Per me fu un Festival memorabile, per le belle canzoni, la partecipazione di Dori Ghezzi, Mango, Mario Castelnuovo, Sergio Caputo, Rossana Casale, la prima volta di Michele Zarrillo, per fare qualche esempio e  poi gli ospiti stranieri.
Tra tutti la mia cantante preferita: Whitney Houston. Colei che era l'usignolo del New Jersey. Unica, inimitabile. Nel momento di suo maggior splendore, cantò dal vivo e cedendo alle lusinghe di Pippo Baudo, ci regalò un bis che è rimasto nella storia della musica.
E poi, Paul Simon, i Duran Duran e gli Spandau Ballet, Bob Geldof. Patty Kensit e la sua spallina cascante e nude look. 
I ruggenti anni '80 con tutta la loro magia, carica di malinconia.
Infine il momento in cui Pippo nazionale diede in diretta la notizia della morte di Claudio Villa. 

È stato il Festival più visto della storia. Irripetibile, malgrado la buona volontà di Claudio Baglioni.

Grazie a Cristiana per la scelta ed ecco a voi la canzone.

IL VIDEO 






Considerazioni sulla serata di ieri:


La seconda serata del Festival è andata meglio della prima. Tra alti e bassi dei presentatori non sempre bene a fuoco. La più penalizzata resta Virginia Raffaele che ieri sera è andata a sbattere contro l'armata svizzera della Hunziker che in un quarto d'ora ha preso in mano la diretta tanto da farci pensare che sarebbe rimasta. Magari!!! Poi si riprende alle 23.30 con un pezzo dei suoi ed un vestito rosso spaziale, era ora. I tristi spettacolini tra Baglioni e Raffaele e tra Baglioni e Bisio mi hanno fatto rimpiangere perfino Fabio Fazio.  La tenerezza di Pippo Baudo ancora su quel palco a cui non riesce a rinunciare... del resto  si può rinunciare all'affetto di chi lo segue da sempre? Bellissimi i momenti degli ospiti. Fiorella Mannoia che con affetto aggiusta il microfono a Baglioni mi ha commosso sul serio. Meraviglioso duetto sulle note della canzone di questo post.  Come quello successivo,  Baglioni e Marco Mengoni che cantano Mogol- Battisti.  Ma pure Mengoni da solo. Ne ha fatta di strada da quando litigava con Morgan ad X-FACTOR. Da allora non si è più fermato, per fortuna sua e nostra. Da Ronciglione alla conquista del mondo.
Sulle canzoni sono rimasta in linea con ieri. Ho rivisto solo il parere su Arisa che continua a vestirsi da cani ma ha una musicalità rara. Solo Arisa può cantare Arisa e farlo da dio. E poi una la butto lì: e se la Loredana mi vince il Festival? A me non dispiacerebbe anche se preferisco la canzone di Paola Turci forse perché ci trovo la eco di Sylvia Plath. Anche se continua ad avere problemi di voce. La gara finisce poco prima di mezzanotte.  Arrivano due comici che non mi avevano mai fatto ridere, Pio e Amedeo, e per la prima volta su quel palco, dopo due sere in cui sembra che tutti abbiano timore anche di respirare, si fa della vera satira. Ultimo ospite Riccardo Cocciante. Sempre più somigliante ad una sfinge, riesce pure a sbagliare quel capolavoro di Margherita. Intorno all'una arriva il premio Città di Sanremo alla memoria di Pino Daniele. La cosa più triste di tutte, una cerimonia per ricordare uno degli artisti più grandi del panorama musicale italiano a quell'ora. Direi che è tutto. Ora a voi.

11 febbraio 2015

I HAVE NOTHING.




Share my life, take me for what I am
Coz I’ll never change all my colors for you
Take my love, I’ll never ask for too much
Just all that you are and everything that you do

I don’t really need to look very much further
I don’t want to have to go where you don’t follow
I won’t hold it back again, this passion inside
Can’t run from myself
There’s nowhere to hide
Well,don’t make me close one more door
I don’t wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don’t walk away from me…
I have nothing, nothing, nothing
If I don’t have you, you, you, you, you, you…
You see through, right to the heart of me
You break down my walls with the strength of your love mmmmm…
I never knew love like I’ve known it with you
Will a memory survive, one I can hold on to
I don’t really need to look very much further
I don’t want to have to go where you don’t follow
I won’t hold it back again, this passion inside
I Can’t run from myself
There’s nowhere to hide
Your love I’ll remember, forever
Don’t make me close one more door
I don’t wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don’t walk away from me…
I have nothing, nothing, nothing…

Well,don’t make me close one more door
I don’t wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don’t walk away from me no…
Don’t walk away from me
Don’t you dare walk away from me
I have nothing, nothing, nothing
If I don’t have you, you
ooohhh,ooooh
if i don’t have you,oohh.

Condividi la mia vita
prendimi per ciò che sono
perchè non cambierò mai
la mia personalità per te
prendi il mio amore
non chiederò mai troppo
solo tutto ciò che sei
e ogni cosa che fai

non ho bisogno di guardare troppo lontano
non voglio dover andare dove non mi puoi seguire
non tratterrò di nuovo questa passione che ho dentro
non si può scappare da se stessi
non c’è nessun posto in cui nascondersi
ricorderò per sempre il tuo amore
non chiudermi un’altra porta
non voglio ferirmi ancora
stai tra le mie braccia se ne hai il coraggio
o ti devo immaginare qui?
non andartene via da me…
non ho nulla, nulla, nulla
se non ho te, te, te, te.
mi hai guardato dritto nel cuore
hai fatto crollare i miei muri
con la forza del tuo amore
non ho mai conosciuto l’amore
come l’ho conosciuto con te
sopravvivrà questo ricordo,
che porterò con me?
non ho bisogno di guardare troppo lontano
non voglio dover andare dove non mi puoi seguire
non tratterrò di nuovo questa passione che ho dentro
non si può scappare da se stessi
non c’è nessun posto in cui nascondersi
ricorderò per sempre il tuo amore
non chiudermi un’altra porta
non voglio ferirmi ancora
stai tra le mie braccia se ne hai il coraggio
o ti devo immaginare qui?
non andartene via da me…
non ho nulla, nulla, nulla
se non ho te, te, te, te.




La più bella canzone di Whitney. Per me.
Ciao bellissimo usignolo.





24 aprile 2013

Se leggo, se ascolto, se amo.





Chet Baker(google images)






Vi sto svelando un segreto. Beh, insomma non è poi davvero tale.
Non riesco a fare a meno della musica, neppure quando leggo.
L'unico posto in cui mi è vietata è l'ufficio, perchè leggi imposte dal Gran Cav.Onor.Cazz.Dott.Comm.Minkiam e capo, sono state emanate per proibire tale eventualità.
Pertanto.
Tutto il resto della mia giornata si svolge sotto colonna sonora.
Dal momento in cui metto i piedi a terra, fino a notte fonda, quando Morfeo mi riaccoglie tra le sue braccia.
E' improbabile poi, che io possa rimanere seduta per molto tempo a leggere, senza ascoltare nulla, magari quale leggero sottofondo.
Musica a volume bassissimo, MA PRESENTE.
Fin da ragazzina, quando c'erano solo le radioline a transistor e studiavo con la radio accesa. 



I primi registratori su cui far girare all'infinito sempre le stesse cassette.



Per poi passare, ai walkman, ricordate?


Bene, quest'ultimo per me è stato la vera rivoluzione, dopo quella sessuale.
La possibilità di ascoltare musica ovunque, qualsiasi cosa stessi facendo.
Da quello all'mp3 il passo è stato breve.



Fino all'ipod


E ora al mio iphone




Ci potrei anche cucinare un uovo fritto con il mio melafonino, sono sicura che Siri potrebbe aiutarmi.
Ma.
Tornando a bomba, amo leggere e ascoltare musica.
Quindi, cuffiette alle orecchie, in tutti questi anni, ho imparato anche a scegliere la colonna sonora adatta al libro corrente.
Io leggo, ascolto e amo.

Ed ecco l'elenco di alcuni miei libri preferiti e della musica che preferisco ascoltare mentre leggo o rileggo.

                                     Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov:Pink Floyd, The Wall.



                                   Se questo è un Uomo di Primo Levi: musica eterna, il mio Beethoven.




                                         Il buio oltre la siepe di Harper Lee: Nina Simone.




                    Cent'anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquéz : Bach suonato da Glenn Gould.


                       Il giorno prima della Felicità di Erri De Luca: U2 e il mio cd preferito, Acthung Baby.



                    Il signor Malausséne e tutta l'allegra combriccola di Pennac, Oasis.




                                  Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen: Whitney Houston

                        


                                   Qualcuno con cui correre di David Grosmann: Depeche Mode.


                                   La casa degli Spiriti di Isabel Allende: Stereophonics.



                                      Quattro soli a motore di Nicola Pezzoli: Chet Baker.




E voi, ci avete mai pensato? Avete mai letto e abbinato al testo una delle vostre musiche o canzoni preferite?
Quali i libri, quali le canzoni o la musica?
Se non lo avete mai fatto, vi va di provare a farlo oggi, sul mio blog?





12 febbraio 2012

CIAO WHITNEY



GREATEST LOVE AT ALL











                                                                  WHEN YOU BELIEVE



                                                  
          
                                                                         ONE MOMENT IN TIME



                                                    



                                                                 LIVE IN SOUTH AFRICA 1994



Ciao Whitney sarai sempre nei nostri cuori

13 gennaio 2012

ADELE: SOMEONE LIKE YOU





Qualcuno come te


non importa
troverò qualcuno come te
spero solo nel meglio
anche per te
non dimenticarmi
ti prego
ricordo che dicevi
a volte dura, l'amore
ma a volte, invece, fa male

a volte dura, l'amore
ma a volte, invece, fa male

sai che il tempo vola
solo ieri
erano i momenti più belli della nostra vita
siamo nati e cresciuti
nella foschia estiva
trattenuti dalla sorpresa
dei nostri giorni felici 



Devo dire che l'ho scoperta tardi, solo lo scorso anno, comprando il suo ultimo CD: 21
Come gli anni che aveva quando lo ha pubblicato, nel 2010.


La fanciulla già da tempo la vedevo su riviste e alla tele, il suo precedente album, quello di esordio, 19 l'aveva già fatta notare dal grande pubblico.
Voce black e personaggio soft,all'inizio con non troppa cura per la sua immagine, in prefetta contrapposizione con lo scricciolo Amy!


Poi con un po' di ritardo ho iniziato ad ascoltare i suoi pezzi, quello più famoso che ho lasciato come incipit del post, mi ha praticamente trasportato nel suo mondo.


Io amo le voci femminili nella musica, per istinto e natura preferisco il rock e il soul, poi amo le voci incomparabili come quelle di Barbra Streisand e Nina Simone.
Passione o gusto, come volete voi.


Quindi mi avvicino sempre con un po' di scetticismo al nuovo del pop.


Difficilmente parto con i colpi di testa, come mi è successo solo una volta con Whitney Houston.


Ma la ragazzina è brava, accidenti.


Ha una voce profonda, matura, da tempi lontani.


E cattura, ti trascina con se nel profondo della sua anima.
E poi i pezzi che scrive, dolcezza, rabbia e sentimento!


Anche la sua tristezza, che riesce a spezzare il cuore.


Ha detto che il suo ultimo album è stato ispirato dalla delusione per una storia d'amore che le ha segnato l'anima.


E leggendo i testi delle canzoni, devo dire che l'ha ispirata di brutto.


Ad esempio in  Turning Tables (rovesciamenti di situazioni) lei dice:


Non ti lascerò avvicinare abbastanza da ferirmi
No non ti chiederò di lasciarmi sola e basta
Non posso darti quello che tu pensi di avermi dato.
La prossima volta sarò più coraggiosa, sarò la salvatrice di me stessa.


Ecco, in confronto a canzoni pop che parlano di ombrelli o di paparazzi, questo mi sembra un gran bel  passo avanti.
(Ironic)










Oppure in I'll Be Waiting (aspetterò) nella quale appare  luminosa e piena di speranza:




Aspetterò che tu sia pronto ad amarmi di nuovo
alzerò le mani e affronterò tutto in modo diverso
Sarò migliore per te.










Oppure Rolling in the Deep (sguazzarci dentro):


Le cicatrici del tuo amore mi ricordano di noi
E mi fanno pensare che abbiamo avuto quasi tutto
Le cicatrici del tuo amore mi lasciano senza respiro
Mi innamoro
Potevamo avere tutto
Andiamo insieme
Avevi il mio cuore e la mia anima
Te li sei giocati.









Ora, dovrà stare a riposo per un po' dopo l'operazione alle corde vocali.
E si prenderà un periodo di un paio d'anni prima di tornare con un nuovo disco.


Noi intanto incrociamo le dita per la sua candidatura a ben 6 Grammy Awards alla prossima edizione del Grammy Music Award che si terrà a Los Angeles il 12 febbraio 2012!


Ecco le nomination:


Record of the Year - Rolling in the Deep
Song of the Year - Rolling in the Deep
Album of the Year - 21
Best Pop Solo Performance - Someone Like You
Best Pop Vocal Album - 21
Best Short Form Music Video - Rolling in the Deep






Di sicuro l'aspetterò impaziente, perchè nel frattempo avrò consumato il cd, comprato anche quello precedente che mi manca e mi sarò sempre più innamorata della sua voce.


Non credo ci sia in giro qualcun altro come lei!











21 dicembre 2011

[MUSICA] UN COLIBRI' DI NOME WHITNEY






Avete fatto caso a quanto ha inciso nella nostra formazione quello che abbiamo studiato?
Per voi tanto? Niente?
Io sono stata educata a dosi di latino e greco tali che poi, per anni riprendevo tutti sull'accento di grandi del passato Esòpo, Pitagòra ecc...
e sfinivo altrettanto con i miei bei racconti sui miti studiati.

Amavo parlare delle Muse.
Le avevo studiate con passione.
Le nove fanciulle, figlie di Zeus e Memoria avevano catturato tutta la mia attenzione.

Poesia epica, Storia, Poesia amorosa, Tragedia, Commedia, Mimo, Danza e Astronomia.

Tra loro Euterpe la musa della poesia lirica, ovvero della musica.
Per tanto tempo ho pensato con certezza che la sua voce fosse quella di Whitney Houston.

Proprio di lei voglio parlarvi oggi.

Si fa le ossa, ovvero le corde vocali cantando nel coro gospel della chiesa della sua città.
Respira musica da sempre, sua madre e le sue zie sono il suo esempio.
Per qualche anno oltre a cantare, fa la modella, una delle prime di colore ad essere sulla copertina di riviste come Vogue, ad esempio.

Ma la  delicata nipote di una grandissima della musica soul americana, Dionne Warwick, aveva tutti i numeri per diventare una fulgida stella nel panorama discografico musicale, fin dal suo esordio.

Parliamo del 1985 e di una canzone con la quale sbanca How Will I Know, io la
seguo da allora ve la ricordate?


Se fossi stata un uomo me ne sarei innamorata.

Era frizzante come la sua età, come la mia.

Riusciva a farmi stare bene ogni volta che la sentivo o la vedevo.
Il suo dono, la sua voce magnifica e pura, dotata di un vibrato tale da consentirle tutto.
Quasi una cantante lirica.
L’ho adorata immediatamente.

Il suo primo album vende circa 30 milioni di copie entrando nel Guinness dei primati come l’album più venduto per una cantante agli esordi.
Per oltre 10 anni ogni suo album è stato un successo.
Non potrò mai dimenticare un fantastico Festival di Sanremo 1987 condotto da Pippo Baudo e lei magnifica che cantava dal vivo una delle mie preferite: All At Once



Riuscì con il suo miglior film  "The Bodyguard"a farmi trovare bello anche quel troncopiacione di Kevin Kostner, la cui miglior interpretazione secondo me è stata il morto nel “ Il Grande Freddo”!




Ma anche le favole migliori, e i doni che ci vengono donati alla nascita possono finire se non siamo in grado di proteggerli.

Lei, era fragile.
Troppo esposta come donna e come star.
Io non credo sia stata colpa di suo marito il suo precipitare verso il fondo velocissimamente.
E’ sempre in parte nostra la colpa se ci trascinano.

Se non sappiamo proteggerci, non credete?
Aveva un marito che la picchiava, ma perché non lo ha cacciato a furia di calci nel sedere fuori dalla sua vita?

Perché non siamo in grado noi esseri umani, quando vediamo il periodo di riconoscerlo?
Cosa ci spinge ad andare verso il fondo?
A farci del male?

Dipende tutto da noi, e non ci sono scuse.

Lei sta provando a rialzarsi, ma in realtà non è ancora fuori.
L’ultimo album del 2009 “ I Look to You” è stato un buon successo.
L’ha riportata in giro per il mondo.
Tour, apparizioni televisive, questa è quella ad X-FACTOR due anni fa.




Ma la sua voce, quello che amavo di più di lei non è più la stessa.

Si sforza quando canta, e non riesce a portare in alto la sua voce.

E’ stata graffiata, sporcata da anni di voragine.

Il mio colibrì preferito non mi incanta più.