Avete fatto caso a quanto ha inciso nella nostra formazione quello che abbiamo studiato?
Per voi tanto? Niente?
Io sono stata educata a dosi di latino e greco tali che poi, per anni riprendevo tutti sull'accento di grandi del passato Esòpo, Pitagòra ecc...
e sfinivo altrettanto con i miei bei racconti sui miti studiati.
Amavo parlare delle Muse.
Le avevo studiate con passione.
Le nove fanciulle, figlie di Zeus e Memoria avevano catturato tutta la mia attenzione.
Poesia epica, Storia, Poesia amorosa, Tragedia, Commedia, Mimo, Danza e Astronomia.
Tra loro Euterpe la musa della poesia lirica, ovvero della musica.
Per tanto tempo ho pensato con certezza che la sua voce fosse quella di Whitney Houston.
Proprio di lei voglio parlarvi oggi.
Si fa le ossa, ovvero le corde vocali cantando nel coro gospel della chiesa della sua città.
Respira musica da sempre, sua madre e le sue zie sono il suo esempio.
Per qualche anno oltre a cantare, fa la modella, una delle prime di colore ad essere sulla copertina di riviste come Vogue, ad esempio.
Ma la delicata nipote di una grandissima della musica soul americana, Dionne Warwick, aveva tutti i numeri per diventare una fulgida stella nel panorama discografico musicale, fin dal suo esordio.
Parliamo del 1985 e di una canzone con la quale sbanca How Will I Know, io la
seguo da allora ve la ricordate?
Se fossi stata un uomo me ne sarei innamorata.
Era frizzante come la sua età, come la mia.
Riusciva a farmi stare bene ogni volta che la sentivo o la vedevo.
Il suo dono, la sua voce magnifica e pura, dotata di un vibrato tale da consentirle tutto.
Quasi una cantante lirica.
L’ho adorata immediatamente.
Il suo primo album vende circa 30 milioni di copie entrando nel Guinness dei primati come l’album più venduto per una cantante agli esordi.
Per oltre 10 anni ogni suo album è stato un successo.
Non potrò mai dimenticare un fantastico Festival di Sanremo 1987 condotto da Pippo Baudo e lei magnifica che cantava dal vivo una delle mie preferite:
All At Once
Riuscì con il suo miglior film "The Bodyguard"a farmi trovare bello anche quel troncopiacione di Kevin Kostner, la cui miglior interpretazione secondo me è stata il morto nel “ Il Grande Freddo”!
Ma anche le favole migliori, e i doni che ci vengono donati alla nascita possono finire se non siamo in grado di proteggerli.
Lei, era fragile.
Troppo esposta come donna e come star.
Io non credo sia stata colpa di suo marito il suo precipitare verso il fondo velocissimamente.
E’ sempre in parte nostra la colpa se ci trascinano.
Se non sappiamo proteggerci, non credete?
Aveva un marito che la picchiava, ma perché non lo ha cacciato a furia di calci nel sedere fuori dalla sua vita?
Perché non siamo in grado noi esseri umani, quando vediamo il periodo di riconoscerlo?
Cosa ci spinge ad andare verso il fondo?
A farci del male?
Dipende tutto da noi, e non ci sono scuse.
Lei sta provando a rialzarsi, ma in realtà non è ancora fuori.
L’ultimo album del 2009 “ I Look to You” è stato un buon successo.
L’ha riportata in giro per il mondo.
Tour, apparizioni televisive, questa è quella ad X-FACTOR due anni fa.
Ma la sua voce, quello che amavo di più di lei non è più la stessa.
Si sforza quando canta, e non riesce a portare in alto la sua voce.
E’ stata graffiata, sporcata da anni di voragine.
Il mio colibrì preferito non mi incanta più.