Cara Audrey, tu sei la mia musa.
Fin da quando, a poco più di sei anni, vidi per la prima volta il film che ti fece diventare un'icona: "Breakfast at Tiffany's".
| It.todoocollection.net |
Scrivo perché mi scappa da scrivere...
| Fiori - olio su tela - Audrey Hepburn - 1969 |
Quando circa tre anni fa, volli creare il premio La Paisible Award (QUI), in occasione del venticinquesimo anno dalla scomparsa di Audrey Hepburn, non immaginavo che, per qualche tempo poi, lo avrei sospeso.
Un mito vero la Vespa. Tra i ricordi più cari della mia adolescenza, i pomeriggi trascorsi sul cinquantino di una mia carissima amica mentre sfrecciavamo in lungo e in largo per ogni angolo della città. Si chiacchierava, si cantava, ripetevamo perfino le lezioni. Oppure spettegolavamo su compagni di scuola e professori. O ci "facevamo i film" sui ragazzi che ci piacevano, destinati per la maggior parte delle volte a rimanere materia dei nostri sogni.
La vespa bianca. La mia preferita. Quest'anno compie 75 anni e mi sembra una ragazzina. Lo scooter della Piaggio è il ciclomotore più famoso al mondo. L'ho vista esposta al Moma di New York. Bella e unica. Icona irraggiungibile alla pari della mia attrice preferita, Audrey Hepburn, che ha contribuito a renderla celebre ovunque, grazie al film "Vacanze Romane" in cui la guidava in modo rocambolesco per le vie di Roma, con Gregory Peck seduto dietro. Ho fatto una piccola ricerca e pare che siano oltre 45 i film in cui appare. Da Fellini ne La dolce vita a Caro diario di Nanni Moretti.
E per quel che riguarda le produzioni internazionali, mi vengono in mente Absolute Beginners e American Graffiti. Scommetto che voi ne ricorderete tanti altri.
Quest'anno in occasione del compleanno, il Museo Piaggio ha allestito una mostra a Pontedera che sarà visitabile fino al 30 settembre. Per informazioni QUI e QUI.
È una star internazionale, che non ha mai ceduto all'età e rimane immortale.Un gran bel pezzo della storia italiana destinato a rinnovarsi sempre e a rimanere sotto i riflettori ancora a lungo perché senza tempo.
Chissà se anche voi l'avete amata e se come me vi porterete nel cuore quel senso di libertà ed emozione che regalava. Suppongo di sì😉
Buon compleanno VESPA!
| Audrey Hepburn nella sua casa in Svizzera (dal web) |
Quando qualche giorno fa vi ho chiesto (QUI) di indicarmi quali personaggi di altra epoca avreste voluto conoscere, ho tenuto volutamente fuori dalla mia lista colei che è oltre il primo posto.IL MUST. Nel mio immaginario riveste un ruolo speciale, fuori da ogni gara possibile e sopra tutto e tutti.
Sto parlando di AUDREY HEPBURN.
Come ogni anno, in occasione del 20 gennaio, giorno in cui ci ha lasciato nel 1993, le dedico un post. Di lei ho sempre amato soprattutto la semplicità, il suo voler essere ricordata come donna e come madre. Rifuggiva la celebrità, era un peso che, con il tempo, le era diventato insostenibile. Ci aveva provato durante il primo matrimonio con Mel Ferrer ma era difficile realizzare questo desiderio ad Hollywood, essendo pure la moglie di una star cinematografica. Ci riuscì con il secondo matrimonio quando sposò il medico Andrea Dotti e si trasferì a Roma, lasciando il cinema. Desiderava avere molti figli, e dopo il primo, Sean, avuto con l'ex marito, ebbe Luca. Provò ancora a diventare madre ma prima un aborto e poi l'età (allora non era così semplice diventare madri dopo i quarant'anni) mise da parte le speranze e si dedicò ai due figli.
Ed è proprio Luca a fornire una delle versioni più delicate della vita privata di sua madre, scrivendone in un libro: Audrey mia madre.
La racconta con semplicità e tanto amore perché voleva spiegare ai suoi figli chi fosse la nonna, chi si nascondeva dietro quel tubino nero e quei grandi occhiali da sole, che vedevano nelle immagini proiettate al cinema.
Del resto anche lui aveva scoperto solo da grande, chi fosse davvero per il mondo intero sua madre. Ai giornalisti che gli chiedevano con insistenza di lei, da bambino rispondeva scocciato: Vi sbagliate, sono il figlio della signora Dotti.
Nel libro tra i tanti aneddoti racconta questo, nato da un incontro tra alcuni giornalisti (sempre loro) e sua madre. Poiché si stupivano del suo precoce addio alle scene, spiegava: "Alcuni pensano che rinunciare alla mia carriera sia stato in grande sacrificio fatto per la mia famiglia, ma non è per niente così. È la cosa che più desideravo fare, la casalinga. È triste che molte persone pensino che è una vita monotona, ma non puoi semplicemente comprare un appartamento, arredarlo e non occupartene più. Sono i fiori che scegli, la musica che metti, il sorriso che hai sulle labbra mentre aspetti il ritorno dei tuoi cari. Voglio che sia una casa allegra e vivace, un porto sicuro in questo mondo travagliato. Non voglio che mio marito e i miei figli, tornando a casa, trovino una donna nervosa. La nostra epoca è già abbastanza nervosa, no?".
Luca narra anche del trauma subito da sua madre durante la seconda guerra mondiale.Delle privazioni subite in Olanda durante l'occupazione tedesca. Lei considerò la sopravvivenza un dono che non doveva essere sprecato. Lavorò duramente per riconquistare quel che aveva perso, soprattutto casa e famiglia. Ne avevo parlato (qui). Ritengo sia stato l'unico vero grande stimolo che la portò a voler realizzare con tutte le sue forze quello che per lei era la felicità. LA SUA CASA. Se Audrey aveva un segreto per essere felice, probabilmente, era questo.
Su di lei leggi anche qui:
La ricetta della felicità: gli spaghetti al pomodoro di Audrey Hepburn
Ogni 20 gennaio: Audrey Hepburn
La Paisible Award: Premio Audrey Hepburn
Da Holly Golightly a Colazione da Tiffany
L'anima elegante di Audrey Hepburn
Breakfast at Tiffany's: il film della mia vita
Fonti: Audrey Hepburn mia madre - Luca Dotti e Luigi Spinola - Mondadori - 2015
Si apre ufficialmente, sul mio blog, la settimana della MEMORIA.
| Barbie Oscar de la Renta - collezione privata Mariellaesseci |
Leggevo sul Corriere della Sera di sabato, che la passione per le collezioni è un vizio che non passa mai e dura per sempre.
I collezionisti hanno il loro decalogo al quale si attengono fino al parossismo. Alcuni di loro praticamente non vedono quasi mai le loro collezioni perché preferiscono tenerle chiuse e al buio, per ripararle dalla polvere e dalla luce. I pezzi devono essere in condizioni perfette, perché la loro conservazione ne cambierebbe il valore e di conseguenza la quotazione di mercato.
Naturalmente, mio marito ed io non siamo a questi livelli ma poco di manca !
La sua collezione di trenini in scala 1:87 è strepitosa. Ne ha molti e tutti completi, tra modelli Lima, Rivarossi e Acme. Ma la sua passione comprende anche le monete del Vaticano e i fumetti.
| ARLECCHINO 520 - 1960 - ACME - COLLEZIONE PRIVATA |
Invece in cima alle mie passioni c'è la Barbie (ve ne ho già parlato altre volte come QUI e QUI). Le colleziono fin da quando avevo 6 anni, visto che la mia prima Barbie Malibù è del 1972.
Sul Corriere si parla della Barbie più costosa, battuta all'asta da Christies's nel 2010 per 302.500 dollari. Realizzata dal gioielliere Stefano Canturi, aveva collier e anello con diamanti rosa rarissimi, circondati da diamanti bianchi. E nel mio piccolo ne avevo già parlato qualche anno fa. Come dire, blog di nicchia batte quotidiano nazionale 1 a 0! Aggiungo che l'anonimo compratore ha donato l'intera somma ad una associazione per la ricerca contro il cancro al seno. Quindi, le Barbie fanno del bene, anzi benissimo!
| Barbie Canturi foto presa dal web |
Le mie, in tutta onestà, sono lontane da quei parametri ma si difendono.
Ho la collezione completa di Audrey Hepburn dedicata ai suoi film più famosi: Breakfast to Tiffany's, My fair Lady e Vacanze Romane.Ma spazio tra le Barbie realizzate dagli stilisti più famosi a quelle dedicate ai periodi storici più di tendenza. L'ultima l'ho acquistata da Fao Swartz lo scorso dicembre.
Mi sono chiesta spesso come nasca una passione così mirata come quella per i giocattoli e sono giunta alla conclusione che forse è il modo per alcuni di noi di non perdere mai il CONTATTO con il bambino che siamo stati, e per cercare in fondo di preservarlo dal resto del mondo.
E voi, che passioni avete? Cosa collezionate? E cosa pensate di noi irrefrenabili appassionati?
| Barbie Busy Gal Vintage - collezione privata Mariellaesseci |
| Eliza Doolittle - lezioni di bon ton - My Fair Lady - collezione privata Mariellaesseci |
| Eliza Doolittle - Principessa di Ungheria - My Fair Lady - collezione privata Mariellaesseci |
| Barbie: the First 1959 |
| Barbie My Fair Lady (collezione privata) |
| Barbie Little Red Dress (collezione privata) |
| Audrey Hepburn e Hubert de Givenchy |
| Fiori di Audrey Hepburn - olio su tela - 1969 - proprietà di Sean Hepburn Ferrer |
| Il mondo intorno a Mariella (foto privata di Mariellaesseci) |
| CONEY ISLAND - ESTATE 2015 - FOTO MS |
| GREENWICH ISLAND - ESTATE 2015 - FOTO MS |
| MIDTOWN MANHATTAN - TRUMP TOWER - ESTATE 2011 - FOTO FP |
| FLATIRON BUILDING - MIDTOWN MANHATTAN ESTATE 2015 - FOTO MS |
| I DOLCI DI MAGNOLIA BAKERY - ESTATE 2015 - FOTO MS |
| MAGNOLIA BAKERY - GREENWICH WILLAGE - ESTATE 2015 - FOTO MS |
| MIDTOWN MANHATTAN - ESTATE 2015 - FOTO MS |
| YES IT'S ME - ESTATE 2015 -FOTO FP |
| NEW YORK CITY SECOND ME |