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14 novembre 2018

TAG: LIVELLI DI SOPPORTAZIONE.





Vicequestore Rocco Schiavone - Marco Giallini




Stasera mi va di fare un esperimento buffo.
Essendo una gran curiosa di natura, spesso mi domando quali siano le situazioni quotidiane che più vi annoiano e vi infastidiscono.
Così, seguendo la via tracciata da Rocco Schiavone, il personaggio dei fortunati romanzi di Antonio Manzini, mirabilmente interpretato in fiction Rai da Marco Giallini (che amo profondamente)  volevo fare un gioco con voi.

Ormai è diventato celeberrimo il suo elenco di "rotture di coglioni".
Lui li chiama livelli e andrebbero da 1 a 10.
Sono determinate situazioni o persone che partendo dal più basso gradino di rompimento (1) arrivano al  livello 10, il massimo della scocciatura.

In realtà Schiavone parte sempre dal 6 livello a salire fino al 10 ed io emulo.

Sulla lavagna virtuale del mio blog ecco i miei cinque livelli.
Naturalmente aspetto i vostri.

PS: Sappiate che oltre le situazioni ci sono le persone o i luoghi. Tutto quello che vi sta più sulle p.... :)))


Livello 6 - la telefonata del cliente che arriva un momento dopo che ti è "cascata" la penna e stai per andare a casa. Tu, dolcissima e gentile a lui che chiede la luna nel pozzo ed immediatamente, seraficamente rispondi che non c'è problema. Non c'è un cazzo di problema no...

Livello 7 - tornare a casa, appunto, e accorgerti che tuo marito, pur rientrando prima di te, non ha pensato a svuotare la spazzatura, che a Milano vuol dire fare il giro. Cioè umido, carta, plastica e indifferenziata. Naturalmente lui è già docciato e impantofolato per cui tocca a te scendere e mentre lo fai tiri giù tutti i "santi" possibili.

Livello 8 - essere pronta per uscire con amici e dopo esserti dedicata ad ore di trucco e parrucco ricevere la telefonata di qualcuno del gruppo che rinuncia per vaghi e improvvisi impegni e costringe gli altri a rimandare. È capitato e mi viene un nervusssss!

Livello 9 - La cena a casa di parenti che non vedo mai. Che già quelli che frequento dopo un po' mi innervosiscono, con tutte le domande che mi rivolgono visto che sono la "milanese" immaginate quelle con i cugini di secondo o terzo grado o i parenti del marito. Meno male che ormai, dopo anni, non mi faccio più fregare.

Livello 10 - ci ho pensato un po' ma credo che tra le cose che maggiormente mi infastidiscono, il top è l'ignoranza e la supponenza delle persone. Mi fa andare veramente in bestia.
Se poi hanno posizioni di prestigio immeritate e mi tocca averci a che fare per motivi di lavoro, vado davvero fuori di testa.  Dopo riunioni di tale natura, l'unico modo di calmarmi è drogarmi di sushi!


"Rocco Schiavone aveva una sua personalissima scala di valutazione delle rotture di coglioni che la vita insensibilmente gli consegnava ogni giorno. La scala partiva dal sesto grado, ovvero tutto ciò che riguarda i doveri casalinghi. Giri per negozi, idraulici, affitti. Al settimo c'erano invece i centri commerciali, la banca, le poste, i laboratori di analisi, i dottori in generale con un'attenzione particolare ai dentisti, per finire con le cene di lavoro o con i parenti, che almeno grazie a Dio se ne stavano a Roma. L'ottavo grado vedeva in primis il parlare in pubblico, poi le pratiche burocratiche di lavoro, il teatro, riferire a questori o magistrati. Al nono i tabaccai chiusi, i bar senza l'Algida, incontrare qualcuno che gli attaccasse delle chiacchiere infinite, e soprattutto gli appostamenti con agenti che non si lavavano. Poi per ultimo c'era il decimo grado della scala. Il non plus ultra, la madre di tutte le rotture di coglioni: il caso sul groppone.“ 
(Antonio Manzini)