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10 gennaio 2014

Classifica: i miei album del 2013













Da poco in Italia è stata pubblicata la classifica degli album più venduti nel 2013.

Voi direte che sapete dove voglio andare a parare. L'album più venduto dopo appena cinque settimane dall'uscita è: MONDOVISIONE di Luciano Ligabue.
Ha battuto anche chi era in classifica da un anno.
Ma le classifiche in Italia a mio parere lasciano il tempo che trovano. I consumatori per la stragrande maggioranza dei casi sono dei ragazzini imperbi con gusti musicali mediocri. Infatti mi sono stupita del traguardo raggiunto da LL. Chi pensava che in poco tempo avrebbe spodestato i Modà?

Ormai la musica si  scarica da internet.  Siamo rimasti in pochissimi ad entrare in un negozio e a comprare un CD. Tra poco saremo elefanti. Io proseguo imperterrita. Lo faccio anche con i libri. E non parlatemi del kindle per favore...


No, voglio solo fare la mia classifica personale. I miei primi dieci.

E mica sono sempre così prevedibile io...

1) THE NEXT DAY - DAVID BOWIE  Dieci anni di assenza e torna con un album potente e unico come lui. Da ascoltare e ascoltare e ascoltare. Vi lascio "Valentine's Day".



The next day


2) RIGHT THOUGHTS RIGHT WORDS RIGHT ACTION - FRANZ FERDINAND.
Sempre meglio questi ragazzi scozzesi. Scoperti a Londra qualche anno fa. Seguiti ormai con amore e passione. Il quarto album, una vera e propria bomba. In ascolto "Love Illumination".



Right thoughts right words right action





3) MONDOVISIONE - LUCIANO LIGABUE. Non aggiungo altro. Non serve. La traccia è  "La neve se ne frega".



Mondovisione



4) NUVOLA NUMERO NOVE - SAMUELE BERSANI. Vorrei che la finissero di chiamarlo giovane cantautore. Mi pare si cerchi sempre di ridimensionarlo, quasi di volerlo mettere lì nell'angolo. Ma lui è grande, bravissimo. Un poeta.
Sentite " Chiamami Napoleone".



Nuvola numero nove




5) GRAFFITI ON THE TRAIN - STEREOPHONICS. Vi ho raccontato molto di loro. Vi ho detto anche che il precedente album mi aveva deluso. Non questo. E' migliore, la voce di Kelly Jones quella di un tempo.  "Violins and Tamburines" è un capolavoro e ve la lascio.



Graffiti on the Train


6) RANDOM ACCESS MEMORIES - DAFT PUNK. Sonorità di altri tempi. Mi ha fatto divertire e ballare durante la scorsa estate, Capolavoro di chi ha fatto di questo mestiere un'arte. Naturalmente "Get lucky".



Random access memories


7) GREGORY PORTER - LIQUID SPIRIT. Cantante jazz americano, scoperto quasi per caso mentre ascoltavo una radio jazz straniera. Mi piace e mi emoziona come pochi. Grandissima voce. Qualche minuto di  "Water under bridges".




Liquid spirit


8) SENZA PAURA - GIORGIA.  E' bravissima una delle mie preferite. La ascolto e mi perdo nella sua voce. Sta provando la strada internazionale. Tifo per lei. Vi lascio "Riflesso di me".




Senza paura


9) L'ANIMA VOLA - ELISA. Brava e diversa da Giorgia. Questa volta l'album mi è piaciuto meno rispetto ai precedenti. Ma è sempre una fuoriclasse. Come si sente in "Ecco che".




L'Anima vola

10) DELTHA MACHINE - DEPECHE MODE. Ultimi ma come spesso faccio questo posto per me è speciale. E' equivalente al primo. A voi "Welcome to my world" tratto dal loro 13°mo album in studio.





Delta machine


Menzione speciale a BACKUP 1987-2012 - LORENZO JOVANOTTI CHERUBINI. In realtà l'album è uscito a fine 2012 ma io l'ho ascoltato per tutto il 2013 e quindi.... Ecco "Bella".



Backup 1987-2012







E la vostra classifica personale?
Tutto quello che vi è piaciuto. Album, singoli, EP. Quello che ancora vi portate dentro del 2013.

24 marzo 2013

Datemi una giornata deliziosa con gli Stereophonics






Il gruppo Sterephonics nella formazione odierna: Kelly Jones,Richard Jones, Adan Zindani (googles images)




Avrei tante cose da dire a proposito del fatto che la primavera tarda ad arrivare.
Per prima cosa che sono stufa. Il freddo, la pioggia, il brutto tempo in generale, mi hanno messo di cattivo umore.
Anche la neve, sissignore.
Ma forse siamo alla fine del tunnel, almeno per quel che riguarda il tempo.
Per il resto ci siamo dentro fino al collo.

Io vorrei vivere in un tempo di media stagione, una primavera intensa, con prati e profumi di fiori campestri. Lontano abbastanza dalla città per godermela ma non troppo, per non perdere l'abitudine allo shopping per esempio. Ah sì, una vita piena di contraddizioni piacevolissime. Lasciarmi andare a pomeriggi pigri, seduta sotto un albero fiorito a leggere o a rileggere un libro scritto con vera passione.
Oppure perdermi e fantasticare inseguendo il filo dei pensieri che mi ispirano le note dell'ultimo disco appena comprato. 
Come quello dei ragazzi di cui vi sto per parlare, gli STEREOPHONICS.
15 anni di carriera e otto album. Un gruppo di maledetti gallesi grandi bevitori e grandi sognatori.
Capitanati da un tipaccio fornito di un ego spropositato tale Kelly Jones.
Che a vederlo con quel ciuffo di capelli neri corvino e quella faccia da schiaffi lo capisci subito che sarebbe molto meglio stargli alla larga. Ne sanno qualcosa alcuni dei componenti del gruppo originario che se ne sono andati. Convivere con lui è davvero difficile, l'atteggiamento assolutista lo ha imparato dai fratelli Gallagher di cui sono stati supporter in parecchi concerti, prima che Liam e Noel decidessero di mandarsi al diavolo definitivamente. Ma Noel però è rimasto molto legato al gruppo tanto da partecipare alla realizzazione del loro ultimo lavoro " Graffiti on the train".
Nascono come gruppo brit pop nel 1992, bel sound anni 70 per poi convergere sul rock. Ma solo a fine '96 si fanno conoscere dal grande pubblico britannico. Sono giovani e arroganti, con un potenziale non indifferente. Kelly scrive canzoni che hanno molta presa sul pubblico. Testi a volte intensi, molte altre volte piacevoli. Il tutto condito da un bel rock sostenuto. Sono fin dall'inizio una bella promessa immediatamente premiata anche dalla critica. Il problema è che sono discontinui, o meglio che Kelly, la mente e il cuore del gruppo, è discontinuo. Spesso ho avuto l'impressione che faccia questo mestiere sul filo dell'ignavia,alternando momenti di intensa produzione a momenti di intensa pigrizia. Come quegli scrittori che scrivono un paio di libri che fanno subito il botto. Sono belli, graffianti, con una scrittura che segna, tutti presupposti grazie ai  quali ci si possono aspettare grandi cose. Poi però, tutto si ferma e non si capisce fino in fondo perchè succede. E ti incazzi perchè sai, da quello che conosci, che avrebbero la possibilità di fare tanto e farlo bene e di migliorare sempre di più e invece, si concedono un disco perfetto e subito dopo un altro da dimenticare. Ma mi piacciono. E molto. Dai tempi in cui sentii per la prima volta questa canzone che sembrava scritta su misura per me, nell'istante in cui cercavo di trovare un posto nuovo verso cui andare:



Riescono a regalarmi allegria ovunque mi trovi, con la loro carica positiva.



Hanno il potere di trascinarmi attraverso mille domande, le solite e spinose per le quali non riesci a trovare risposte degne:




Oppure ti fanno pensare che stai sbagliando e che se solo potessi riavvolgere il nastro della tua vita forse le scelte sarebbero diverse:


Non voglio rompervi le balle a lungo. Lo so che se insisto rischio di diventare noiosa, ma nel loro caso spero di avervi fatto conoscere qualcosa di interessante. Come dicevo all'inizio è appena uscito il nuovo album, Graffiti on the train.



Kelly, presentandolo qualche giorno fa da Vittoria Cabello a "Quelli che il calcio" ha parlato di lavoro epico. Suppongo si riferisca al fatto che, ha dovuto chiudersi per parecchio tempo in sala d'incisione senza svaghi e distrazioni a parte qualche birra,per provare a fare un bel lavoro come lui è in grado di fare, quando ne ha voglia. Deve essere stata dura. Ma visto che la prova precedente non era stata esaltante, mi auguro per davvero sia così. Il singolo "Indian Summer" già uscito da qualche giorno, promette molto bene.
E vorrei avere la possibilità di tornare a cantare a squarciagola ai loro concerti. Probabilmente in autunno saranno in Italia. Sarebbe bello tornare a sentirli dal vivo come nel 2010 all'Alcatraz.



Mi ero proprio divertita.

22 gennaio 2013

La musica che arriva.







Googles Images



Sto cercando di mantenere il distacco che mi sono imposta come proposito per il nuovo anno.
Ho deciso che sarà un anno zen.
Qualsiasi buona notizia mi giunga cercherò di informarvi con la maggior flemma possibile.
No, perchè, come mi è stato suggerito molte volte, talvolta mostro un entusiasmo davvero eccessivo per il tipo di informazione che vi lascio.
Ci sono alcune novità in campo musicale di cui voglio parlarvi, e vi assicuro, sarò sobria. Del resto non mi piace bere appena alzata.
Partiamo dagli artisti di casa nostra:
nuovo album per Liftiba, Marco Mengoni, Baustelle, Renato Zero, Gianna Nannini, per citare solo qualcuno.
E poi, forse il nuovo di Luciano Ligabue.Speriamo.Questo lo posso scrivere? E' abbastanza pacato? ghghghghgh


Nel campo internazionale invece:

Depeche Mode, Bon Jovi,David Bowie, U2(forse) e Stereophonics.

Riassumendo per artisti e partendo dal quelli di casa nostra:
Marco Mengoni, il suo nuovo singolo è in pista da un paio di mesi e  ne avevo  già parlato; l'album nuovo è quasi ultimato, intanto ci prepariamo per San Remo e per il pezzo che gli ha scritto la nostra Gianna nazionale "Bellissimo".

Litfiba:partono con il tour 2013, prima data a Milano, 30 e 31 gennaio, Alcatraz. Poi ci si aspetta il nuovo album fine 2013 inizio 2014.

Baustelle: esce a fine gennaio il nuovo album "Fantasma", ultima fatica di Francesco Bianconi e company. Sempre innovativi e sempre fuori dagli schemi conosciuti del rock, da ascoltare.

Renato Zero: il nuovo lavoro a fine febbraio; il leone romano continua a colpire con la sua armonia e la sua passione viscerale per la musica.Si parla di progetto ambizioso e innovativo. E' stato registrato a Londra e Bucarest, avrà un respiro internazionale e sicuramente sarà di rottura con quanto fatto in precedenza.

Gianna Nannini: il suo ultimo disco "Inno" è appena uscito, la Gianna o la si ama o la si odia. I suoi pezzi non sono mai facili al primo ascolto, ma indubbiamente sono quanto c'è di meglio sul mercato discografico italiano.
Perchè purtroppo, siamo ancora qui a fare differenze tra artisti maschi e femmine, ma Gianna per fortuna, è ben oltre.

Luciano Ligabue: ci sta lavorando, forse fine 2013, io aspetto e anche molti di voi.Intanto sta pianificando il suo ritorno all'Arena di Verona dieci date a settembre, e credo proprio che ci sarò nuovamente.

Musica internazionale.

Depeche Mode: esce il nuovo lavoro a fine marzo 2013, non si conosce ancora il titolo. David Gahan parla di un disco diverso con atmosfere dai richiami soul. Io mi sto preparando per il concerto a Milano il prossimo 18 luglio.E sapendo che David ha una passione smodata per il Duca Bianco, passiamo a lui.

David Bowie: sono dieci anni che non fa un album nuovo. Ora lui che rompe sempre gli schemi, ritorna senza troppo clamore con "The Next Day" il prossimo marzo.Avrà collaborazioni eccellenti e due versioni; una normale con i 14 brani previsti e una de luxe con tre bonus tracks.Il nuovo singolo" Where are we now" è un brano da ascoltare e ascoltare e ascoltare.

Bon Jovi: nuovo album anche per loro "What About now", uscita prevista marzo. Il nuovo singolo "Because we can" è tutto un programma.
Concerto a Milano già deciso, il 29 giugno stadio San Siro.

U2:Su questo ultimo molti lo danno quasi per certo, ma Bono più di una volta in interviste rilasciate negli ultimi mesi del 2012, ha dichiarato che, stanno lavorando al nuovo album e non sa se basteranno dei mesi o ci vorranno anche 10 anni. Conoscendolo, ci sta depistando, per questo motivo, speriamo bene.

Stereophonics: il nuovo album "Graffiti on the train" esce il prossimo 4 marzo. Ma per loro, uno dei miei gruppi preferiti, di cui attendevo da ormai quattro anni la nuova fatica, ci sarà un post apposta,rassegnatevi.


Ah, esce anche il nuovo di Gaga, ma a me non me ne frega proprio nulla.

Si perchè nel mio blog, parlo di quello che mi piace, e al limite se davvero ne vale la pena o se sono abbastanza incazzata, anche di quello che non mi piace.

Ma a modo mio.
Sempre.










02 agosto 2012

Le dieci canzoni della mia vita










Stasera sono alle prese con una dolce malinconia.

Quando mi succede scrivo e tenendo basso il volume della libreria del mio mac, faccio andare i pensieri e metto in moto i ricordi.

Mi va di raccontarvi un altro pezzetto di me attraverso le canzoni che amo di più, lasciandovi una classifica un po' speciale, tutta mia.


Al primo posto, Voce é Linda di Caetano Veloso, perchè il cantautore brasiliano con questa canzone che ha quasi vent'anni, riuscì a farmi capire con la sua poesia che avevo accanto l'amore della vita.




Al secondo posto,  Every break You Take dei Police, perchè la voce e l'anima di Sting hanno formato un decalogo immortale.


Al terzo posto All I Want Is You degli U2. Perchè ho sempre pensato che Ali sia stata molto ma molto fortunata a sposare Paul, mannaggia!


Al quarto posto Leggero di Luciano Ligabue. Per quello che poteva succedermi, che ho sfiorato  e che fortunatamente, non è accaduto.


Al quinto posto Easy di Lionel Richie. Perchè appena la sento riesco immediatamente a sorridere.


           Al sesto posto Emozioni di Lucio Battisti. Perchè non saprei vivere senza.


Al settimo posto Secret Garden di Bruce Springsteen. Perchè è una canzone all'apparenza delicatissima ma con un fuoco che ti brucia dentro.


 All'ottavo posto It Means Nothing degli Stereophonics. Perchè loro sono la mia riserva di energia elevata alla massima potenza, nei momenti in cui ho bisogno di essere sola.






Al nono posto Luce di Elisa: perchè potevo scegliere qualsiasi canzone di Elisa visto che tutte sono magia pura, ma questa è legata ad un periodo particolare della mia vita.


Al decimo posto Imagine di John Lennon, perchè questo posto in classifica è il primo in assoluto a livello mondiale ma l'elenco è nato sulla base di onde emotive legate a momenti inportanti della mia vita, non ad attimi della storia, e si sa che parlando di Imagine stiamo parlando di storia.









Sono molti di più che dieci brani quelli che hanno attraversato la mia vita, ma mi sono data un limite per consentire anche a voi lo spazio sufficiente per fare lo stesso.

Aspetto le vostre canzoni...