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giovedì 27 giugno 2019

Moonchild


La solitaria figlia della Luna che viene ritratta nella quarta traccia di In the court of Crimson King  -  l'album d'esordio dei King Crimson - ha gli alberi come interlocutori , muove passi di danza nel letto dei fiumi, si riposa nei pressi delle fonti e con una bacchetta argentea dirige l’orchestra dei  notturni volatili. Vestita di bianco, si lascia trasportare dal vento e attende, infine,  il sorriso di un figlio del sole.
Qui per l'ascolto.



Call her Moonchild
Dancing in the shallows of a river

fonte

Lonely Moonchild
Dreaming in the
shadows of a willow

Talking to the trees of the
Cobweb strange
Sleeping on the steps of a fountain
Waving silver wands to the
Night-birds song
Waiting for the sun
on the mountain

She’s a Moonchild
Gathering the flowers in a garden
Lovely Moonchild
Drifting in the echoes of the hours

Sailing on the wind
In a milk white gown
Dropping circle stones on a sun dial
Playing hide and seek
With the ghosts of dawn
Waiting for a smile from a Sunchild…

(testo di Pete Sinfield)


Chiamala Bambina di Luna,
danza nelle acque basse di un fiume.
Solitaria Bambina di Luna,
sogna nell'ombra di un salice
parla agli alberi della Ragnatela Strana
dorme sui gradini di una fontana
fa fluttuare bacchette d'argento
alle canzoni degli uccelli notturni;
aspetta per il sole sulla montagna.
Lei è una Bambina della Luna
raccoglie i fiori in un giardino.
Amorevole Bambina della Luna,
naufraga negli echi delle ore.
Veleggia sul vento
in un abito bianco come il latte;
fa cadere pietre rotonde su una meridiana,
gioca a nascondino con i fantasmi dell'alba,
aspetta un sorriso da un Bambino del Sole.
 
(una traduzione alla lettera di Giuliano , che , dice lui, serve solo per non andare a prendere il dizionario) 






domenica 28 gennaio 2018

I talk to the wind

Il gruppo inglese dei King Crimson si forma nel 1969. Il loro è un rock intellettuale, colto, con un’espressione non sempre aggressiva ma a tratti delicata, in particolare quando è dettata dai testi poetici di Peter Sinfield. In uno dei brani più rappresentativi della vena romantica del Re Cremisi c'è un interlocutore che non ascolta, perché - dice Sinfield - non può farlo, il vento.