Dall’oblò si vedevano i gabbiani agitarsi nel grigiore lattiginoso di un mattino che non voleva decidersi, mi alzo, non mi alzo, e si sentivano le loro grida aspre e bestiali. Si crede sempre che i gabbiani abbiano un peso sul cuore, ma questo non vuol dire assolutamente nulla, è solo la vostra psicologia che vi fa quell’effetto. Vedete dovunque cose che non esistono, ma succede tutto dentro di voi, diventate una specie di ventriloquo che fa parlare le cose, i gabbiani, il cielo, il vento, tutto quanto. Sentite un asino ragliare, un asino dannatamente felice come solo un asino potrebbe esserlo, ma voi dite: mio Dio quanto è triste. Il raglio dell’asino vi spezza il cuore, ma è solo perché il vero asino siete voi. E adesso vi mettete nei panni dei gabbiani. Tutto quello che vogliono dire, i loro versi strazianti, è che da qualche parte c’è la tubatura della fogna, e quelli si stanno solo passando la notizia. Illusioni ottiche, nulla di più.
Romain Gary,
Addio, Gary Cooper, ed. Neri Pozza