Visualizzazione post con etichetta Arturo Paoli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Arturo Paoli. Mostra tutti i post

mercoledì 27 marzo 2013

Dialoghi nel (sul) buio

- C., vieni, svegliati...
- Che c'è Ma. ? E' notte fonda...
- E' ancora notte ?
- Si è notte. Dormi...
- Mi vieni a svegliare tu ?
- Si Ma. dormi, ti sveglio io...

Pensierino. Ho sperimentato il buio nel mio viaggio in centro America (sono già passati 10 anni). La notte calava all'improvviso alle 18 e fino alle 6 del mattino successivo era buio. Non c'era elettricità e si poteva solo rischiarare la casa sulla palafitta in riva al Sierpe con le candele; il primo "paese" era a 30 km (raggiungibile solo in barca) e quindi nella foresta la notte non era disturbata da alcuna luce. Questo buio forzato mi ha fatto avere una delle esperienze del nulla più forti della mia vita. L'ho trovata insopportabile.
Ho parlato su questo blog del libro di Arturo Paoli, La pazienza del nulla. Il suo noviziato nel deserto magrebino era incentrato sulla esperienza del Nulla, vissuto prima come privazione di tutto (anche della ritualità della preghiera) e poi come una risorsa.
Evidentemente sono impaziente e questa esperienza nella foresta primaria mi ha snervato anziché rafforzarmi.
Mi consolo pensando che il mio atteggiamento è più vicino a quello di David Maria Turoldo e di Clemente Rebora...

Il Nulla ti assale (Turoldo)

Misteriosa origine di astri
e di lombrichi
il settimo giorno
pure per te
è un sogno.

Il Nulla da ogni parte ti assale,
tu sai di essere la fonte
anche dei virus
e di tarli
e di tignole:

e noi
coscienza di pensarti
senza sapere mai
chi tu sia.



La Speranza (Rebora)

“Speravo in me stesso ma il nulla mi afferra.
Speravo nel tempo, ma passa trapassa;
in cosa creata: non basta, e ci lascia.
Speravo nel ben che verrà, sulla terra:
ma tutto finisce, travolto in ambascia.
Ho peccato, ho sofferto, cercato,
ascoltato la Voce d'Amore che chiama e non langue:
ed ecco la certa speranza: la Croce.



martedì 5 febbraio 2013

Silencio


Silencio

Silencio
Duermen en mi jardín
 Las blancas azucenas, los nardos y las rosas
 Mi alma muy triste y pesarosa
 A las flores quiere ocultar su amargo dolor

 Yo no quiero que las flores sepan
 Los tormentos que me da la vida
 Si supieran lo que estoy sufriendo
 Por mis penas llorarían también

 Silencio, que están durmiendo
 Los nardos y las azucenas
 No quiero que sepan mis penas
 Porque si me ven llorando morirán

 Silencio, que están durmiendo
 Los nardos y las azucenas
 No quiero que sepan mis penas
 Porque si me ven llorando morirán



Pensierino. Il deserto è la cornice del nulla. Per scoprire valori allo stato nascente bisogna accettare di essere respinti lì dove nascono le cose. Arturo Paoli.

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...