Visualizzazione post con etichetta Buona notte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Buona notte. Mostra tutti i post

domenica 16 giugno 2013

Buona notte e Dos gardenias


BUONA NOTTE
Come un estraneo sono comparso,
come un estraneo me ne vado.
Maggio mi è stato benevolo,
con qualche mazzo fiorito.
La fanciulla parlava d'amore,
la madre addirittura di matrimonio;
ed ora il mondo è tanto triste,
la strada è sepolta nella neve.

Per questo viaggio non m'è dato
di scegliere il tempo,
da me devo trovare la via
in quest'oscurità.
Mi accompagna
l'ombra della luna,
e sulla bianca terra
cerco la traccia di bestie selvagge.

Che cosa mi trattiene,
da quando mi hanno cacciato?
Guaite, cani randagi,
davanti alla casa del padrone!
L'amore ama girovagare -
così l'ha fatto Dio -
dall'uno all'altro.
Amore mio, buona notte!

Non ti turberò nel sonno,
voglio la tua pace;
camminerò in punta di piedi,
pian piano chiuderò la porta!
Passando ti scriverò
sull'uscio: buona notte.
Così avrai la prova
che io t'ho pensato.




Due gardenie per te
che vogliono dirti:
"Ti amo, ti adoro, vita mia"
curale con attenzione,
perché rappresentano il tuo cuore ed il mio.

Due gardenie per te
con tutto il calore di un bacio
di quei baci che ti ho dato
e che tu non troverai mai
nell'abbraccio di un altro.

Saranno vicino a te e ti parleranno
come se tu fossi con me
e ti sembrerà che ti diranno:
"ti voglio"
Ma se una sera tardi
le gardenie dovessero morire
è perchè hanno saputo
che tu mi hai tradito
perchè hai un altro.


martedì 26 maggio 2009

Buona notte

Il cuscino è leggermente accostato all'altro, come a baciarlo. La piccola sveglia è appoggiata sopra il cuscino vuoto: conoscere l'ora nella notte è diventato un bisogno. Sotto al cuscino il piccolo rosario di grani neri.

Le coperte sono scostate, attendo il suo arrivo. Si avvicina con i suoi passettini incerti, appoggiandosi al bastone. Si accosta al letto, abbandona il bastone sulle coperte. Appoggiandosi al letto toglie le pantofole, prima l'una poi l'altra. Alza il ginocchio sopra il materasso e sale sul letto troppo alto. Si corica di lato, con la testa sotto le coperte. Sistemo il copriletto. Accosto le pantofole rivolgendo la punta verso la porta di uscita dalla stanza nel caso le volesse inforcare nella notte.

Le dico -Sei a posto, mamma?

-Si, grazie (*)

-Buona notte

-Buona notte

(*) Ginetta mi ha fatto notare che forse c'era anche un "grazie". Infatti c'era e l'avevo rimosso: non accettavo volentieri quel "grazie", mi sembrava un qualcosa di più, non necessario.

lunedì 4 maggio 2009

Buona notte

Il cuscino è leggermente accostato verso l'altro, come a baciarlo. La piccola sveglia è appoggiata sopra il cuscino vuoto: conoscere l'ora nella notte è diventato un bisogno. Sotto al cuscino il piccolo rosario di grani neri.

Le coperte sono scostate, attendono il suo arrivo. Arriva con i suoi passeggini incerti, appoggiandosi al bastone. Si accosta al letto, abbandona il bastone sulle coperte. Appoggiandosi al letto toglie le pantofole, prima l'una poi l'altra. Alza il ginocchio sopra il materasso e sale sul letto troppo alto. Si corica di lato, con la testa sotto le coperte. Sistemo il copriletto. Accosto le pantofole rivolgendo la punta verso la porta di uscita dalla stanza.

Le dico -Sei a posto, mamma?

-Si

-Buona notte

-Buona notte

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...