Visualizzazione post con etichetta Bianco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bianco. Mostra tutti i post

martedì 28 dicembre 2010

Il bianco secondo Gesualdo Bufalino

Bellissimo e innocente colore, il bianco, ma nella sua purezza quanti spaventi s'annidano. "Obscur comme un lys", scrisse una volta un poeta e voleva alludere a quel tanto d'indecisione e d'enigma che, a differenza dei rimanenti colori, privilegia il bianco e lo carica delle più opposte virtualità, facendolo apparire a un tempo emblema della più esangue assenza e dell'assoluto totale. Un colore pericoloso, dunque, dove alternativamente trionfano il chiuso nulla e l'infinitamente aperto infinito; un colore che non per caso, sposandosi al nero, genera i morbidi o secchi incantesimi del film muto e dei vetusti dagherrotipi. Un colore cui gli stessi pittori non osano accostarsi che con rispetto e tremore, tanto esso appare immacolato e quasi sdegnoso a paragone degli altri — blu di Prussia, gialli Vermeer, rossi di squilla - nei quali più crudamente trapela un'infezione di vita. Si pensi ai Pierrots di Watteau, ai muri di Utrillo, alle sinfonie "en blanc majeur" di Wisthler... Quindi al bianco calcinato e luttuoso di cui si vestono gl'intonaci delle case di campagna sotto il sole del Sud nella controra di luglio...
Ebbene, tutto questo, e altro ancora, è il bianco d'una salina.
(Tratto da Altre pagine siciliane, OPERE/2, Classici Bompiani, 2007)

 Jean-Antoine Watteau: Gilles (Pierrot)

Maurice Utrillo, Place du Tertre

James Abbott McNeill Whistler, Sinfonia in bianco, Contessa Cecilia 

P.S. Ci vorrebbe la maestria fotografica di Maurizio per catturare il biancore delle saline tra Trapani e Marsala (con i loro mulini a vento) e quella di Janas per quelle sarde di Capo d'Orso a Palau.

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...