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domenica 9 maggio 2010

Posso infine scordare...


Stimolato  da un pensiero di Giulia sull' "abbassare i muri della solitudine", sgomitolo qualche parola ...

C'è qualcosa di "indicibile" in ognuno, sconosciuto a noi stessi. 
E' un limite invalicabile, è la chiave che andiamo cercando di cui parla Borges in una delle sue ultime poesie [citata su questo blog altre volte]:

...
Posso infine scordare. Giungo al centro,
alla chiave, all'algebra,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono.
(Elogio dell'ombra)

Significativo che la sua conclusione sia parallela a quella di Dante nel Paradiso: l'immagine dell' Indicibile, del totalmente Altro e del Nulla (come lo chiamerebbe Turoldo) che andiamo cercando, è il riflesso di sé stessi (dopo aver "scordato" tutto)... 

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...