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lunedì 16 novembre 2020

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia/verità


Ciò che ho scritto di noi

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia

è la mia nostalgia

cresciuta sul ramo inaccessibile

è la mia sete

tirata su dal pozzo dei miei sogni

è il disegno

tracciato su un raggio di sole

ciò che ho scritto di noi è tutta verità

è la tua grazia

cesta colma di frutti rovesciata sull’erba

è la tua assenza

quando divento l’ultima luce all’ultimo angolo della via

è la mia gelosia

quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati

è la mia felicità

fiume soleggiato che irrompe sulle dighe

ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia

ciò che ho scritto di noi è tutta verità.


Nazim Hikmet,



Pensierino. C'è sempre qualcosa di ambiguo nell'amore. Ciò che all'impronta fa innamorare è la stessa cosa che fa disamorare. E' la nostalgia di un sentimento idealizzato che ci fa prendere degli abbagli.



venerdì 30 marzo 2018

Il risveglio dell'anima

J. J. VAN DER LEEUW, DEI IN ESILIO

Il risveglio dell'anima
Noi siamo simili a Prometeo, incatenati alla roccia della materia, ma finchè ondiveniamo coscienti di quello che siamo veramente, non ci accorgiamo affatto diessere prigionieri, di essere esuli. Così potrebbe vivere uno che nei giorni dellagiovinezza fosse stato bandito dalla terra natia, e per molti anni avesse abitatofra genti straniere, a mala pena ricordando, nelle privazioni e nella miseriadell'esilio, di aver conosciuto luoghi diversi.Ma un giorno gli avviene di udire una canzone che conosceva nella suagiovinezza; allora, in un subito spasimo, egli ricorda tutto quel che ha perduto,rendendosi con dolore conto di essere in esilio, lontano da tutto quanto gli eracaro. Da questa rimembranza rinasce la nostalgia per la terra natia, e si fa piùforte di quanto non sia mai stata. Allora soltanto cominciano la sofferenza e lalotta: sofferenza per la coscienza di quello che ha perduto, lotta per tentare diriconquistarlo.

Pensierino. Mi affascina il fatto che sia una canzone ad evocare ricordi e quindi nostalgie. Anche se per me rimane la fotografia l'oggetto principe del ricordo.




sabato 4 maggio 2013

Ul spégiu végiu (Il vecchio specchio)



  Ul spégiu végiu 
di Maria Ferrario

 Un póo da tempu fòo, una bàla matina sun mitù drée a fòo un póo da misté in cantina.
O' guardòo in un visté végiu e sensa saveél o' truòo un spégiu.
L'o'guardòo, l'o' rimiòo e l'o' truòo upocu e tul smagiòo.
Oh! anca ti mi còr spegiu té sé vignu vegiu !
Peró anca se té sé upocu e brutu, par mè sé sàmpar bàal
parché te scundi i rughi daa mia paal.
 I tempi bai in s-guòo cum'é ul ventu,
quondu gh'ean dés ghèi in sachéta, s'éan sèmpar cuntènti.
Mà rimieu in dul spegiu ogni matina, a picinò i cavì cunt'a brillantina.
Sun cuntènta che t'ó truòo e un póo da valur te gh'é l'é ancamó.
 T'ó fòi una bala curnis e t'ó mitu lò in sul cômò
gh'à vignaò un dì d'una bàla primavaia
e in su un rogiu da sô una farfola culurò la vignaò in cô
la giraò e la sa pusaò su a tua curnis:
pènsa cun certèsa che l'è un saludu ch'al vegn d'ul Pàadis.

domenica 13 luglio 2008

Guido Gozzano, Cocotte (frammento)

. . .

Il mio sogno è nutrito d'abbandono,
di rimpianto. Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono
state...

. . .

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...