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giovedì 7 maggio 2009

Respingiamo questi razzisti !



A Milano la Lega Nord propone di riservare posti sui mezzi pubblici ai milanesi. Non è uno scherzo è la proposta dell'Onorevole Salvini presentata in Consiglio comunale.
E' ora di finirla di dare credito e strizzare l'occhio a questi razzisti !!!

lunedì 15 dicembre 2008

Segni dei tempi: aperta sede della Lega al Lingotto



A tre mesi di distanza dall’inaugurazione della sezione nel quartiere operaio per tradizione, borgo San Paolo, ieri, i leghisti si sono ritrovati in un ex negozio di pochi metri quadri all’incrocio tra le vie Edoardo Daneo e Melchiorre Voli (per l'inaugurazione della nuova sede, ndr).
I simboli sono tanti in questo territorio a cavallo tra rioni che nacquero vicino alla prima fabbrica automobilistica e che si svilupparono negli Anni 60 con Mirafiori e l’ondata degli immigrati.
Qui sorsero i primi circoli dopo-lavoro (il Dravelli), le sezioni sindacali, del Pci (in via Passo Buole), che nell’80, da solo, arrivò a superare il 42,7 per cento (nelle elezioni, ndr). Fu la palestra di dirigenti come Piero Fassino e Giuliano Ferrara (quest'ultima non è una nota di merito, ndr). Gli abitanti ricordano le lotte e anche gli scontri di corso Traiano, il comizio di Berlinguer di fronte a uno stabilimento che minacciava di essere occupato, il declino con la marcia dei 40 mila.
«E’ rimasto un quartiere di sinistra, la Lega non è a casa sua», avverte qualche irriducibile, scordandosi che alle politiche del 94 fu proprio qui che un ex Pci, Alessandro Meluzzi (allora schierato con Forza Italia), riuscì a battere Chiamparino nella corsa alla Camera.
«Io milito nel Carroccio da quel tempo: la Lega è dalla parte dei deboli - sostiene Giovanni Oliva, cinquantenne -. Sono stato iscritto alla Cgil, alla Fiom, in via Pedrotti ho sentito tante promesse, ero strumentalizzato. Con la Lega contano i fatti, l’Ici è stata tolta, e io sono pugliese», l’on. Mario Borghezio gli dà una pacca sulla spalla: «Le cose che dici ti fanno onore».

(da Semidiceviprima rubrica de Il cannocchiale, 14/12/08)

Intanto Veltroni chiede soldi per la FIAT l'unica che non ha speso un euro per trovare alternative all'auto a combustibile fossile, tant'è che è stato un finanziamento regionale a promuovere l'unico studio italiano sull'auto elettrica. In sostanza propongono un finanziamento per chi non rappresenta alcuna innovazione tecnologica. Di fronte alla mancanza completa di ammortizzatori sociali (eufemismo pessimo per dire cassa integrazione o sussidio di disoccupazione) che sarebbero necessari per far fronte alla "messa in libertà" di tanti lavoratori più o meno precari, si sceglie l'assistenzialismo alla grande impresa che dispone già di tutti i "privilegi" della cassa integrazione.
Mi chiedo che razza di credibilità pensano di ottenere.

giovedì 20 novembre 2008

L'On. Borghezio della Lega Nord partecipa ancora ad convegno dell'estrema destra europea

Vanno facendosi sempre più stretti i rapporti del leghista Mario Borghezio con l’estrema destra francese. Già lo scorso settembre l’amicizia oramai consolidata con l’identitarismo d’Oltralpe aveva portato l’eurodeputato del Carroccio a prender parte ai lavori per il rientro estivo della nizzarda Nissa Rebela, ospite di quel Philippe Vardon che di lì a poco sarebbe stato condannato dalla Corte d’appello d’Aix-en-Provence per incitamento all’odio razziale (cinquemila euro di ammenda, quattro mesi di carcere con la condizionale e sospensione dei diritti politici per quattro anni).

In quell’occasione Mario Borghezio, chiamato a relazionare sull’esperienza degli “identitari al governo dell’Italia”, aveva invitato gli astanti a rivalutare Julius Evola, il cui lavoro «fornisce i fondamenti metafisici e spirituali della battaglia identitaria».
Ora è il Club de l’Horloge (espressione, con il Grece di Alain de Benoist, della Nuova destra francese) ad annunciare, in un comunicato stampa, la presenza di Borghezio alla consueta Università annuale di dicembre, un ciclo di conferenze dedicato al populismo, “soluzione per un’Europa in crisi”, durante il quale verrà anche analizzata l’”originalità della Lega Nord, un movimento che ha saputo imporre il proprio peso alla coalizione di governo”.

Si rinnova, dunque, l’interesse per il “laboratorio Italia”, tanto che negli ultimi mesi è stata tutta l’intricata rete delle organizzazioni dell’estrema destra francese (formazioni orgogliosamente anti-islamiche e, all’occorrenza, antisemite) a spendersi in parole d'elogio per il movimento leghista (capace di stringere alleanze di governo e, allo stesso tempo, di esprimere rivendicazioni tali da far apparire “timidi boy scout” i vari Le Pen d’Oltralpe).

(da L'unità 20/11/08)

Commento. Il tipo è pericoloso e non dimentichiamo che prima di militare nella Lega Nord ha avuto esperienze sia nel movimento monarchico che negli ambienti dell'estrema destra extraparlamentare. Ha affermato di avere militato da giovane nel movimento Jeune Europe (un movimento dichiaratamente razzista, antisemita e antiamericano, fondato in Belgio nel 1960 dall'ex SS Jean Thiriart).
Tutti quelli che, anche a sinistra, guardano con "attenzione le istanze del popolo della Lega", dovrebbero sapere con chi hanno a che fare. Questo è uno dei principali "ispiratori" della Lega...

domenica 14 settembre 2008

Fini e il fascismo

Così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, prende posizione dopo le polemiche scatenate dal ministro Ignazio La Russa e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, su Salò e sulle leggi razziali: "E' doveroso dire che, se non è in discussione la buonafede, non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buonafede, stava dalla parte sbagliata".

"Chi è democratico cioé si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici", dice Fini dal palco della festa dei giovani di An.

"Sono convinto non da oggi - spiega Fini - che la destra italiana debba senza ambiguità e reticenze dire che si riconosce in alcuni valori certamente presenti nella Costituzione: la libertà, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Valori che hanno guidato e ancora guidano il cammino della destra e che sono valori di ogni democrazia e che a pieno titolo sono antifascisti".

Commento. Chi ha strillato contro queste dichiarazioni che sono la svolta che veramente potrebbe chiudere un'epoca? La moglie di Almirante, Storace e Borghezio. Non avevo dubbi sulle nostalgie fasciste di questi tre personaggi. I campioni della "democrazia dal basso" della Lega navigano guidati da questi personaggi (parlo di Borghezio -deputato europeo, addirittura!- e "stretto collaboratore" di Umberto Bossi) che non nascondono un passato ed un presente di razzismo e fascismo. Chissà quanto tempo ancora il "popolo padano" si farà prendere in giro da questi signori.

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...