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domenica 20 ottobre 2013

2 film

Come avrete capito, vado poco al cinema. Il problema è che le multi-sale non mi attirano né come luoghi né per la loro programmazione di film. Vorrei poter andare a vedere determinati film, ma sarei costretto a cercarli in sale di sperduti cinema di periferia della città o seguire qualche cineforum o cinema dessay (che però programmano queste cose sempre durante la settimana tagliando fuori un campagnolo come me).

Quindi se in due giorni ho visto due film (belli per di più) è cosa assai rara. Uno dei due film lo inseguivo da tempo ed è Amour di Michael Haneke, la storia di Georges e Anne con Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva e Isabelle Huppert (nella parte della figlia).
Il secondo è Una fragile armonia [A Late Quartet, USA 2012, Drammatico, durata 105']   Regia di Yaron Zilberman. Con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Christopher Walken, Mark Ivanir, Imogen Poots, Wallace Shawn, Madhur Jaffrey, Liraz Charhi, Marty Krzywonos, Megan McQuillan.

Tutte e due i film hanno due sottili fili in comune: la musica e la malattia. In Amour i protagonisti sono musicisti e Anne si ammala gravemente ed è curata amorevolmente dal marito, mentre ne Una fragile armonia il protagonista è un quartetto d'archi nel quale il violoncellista Peter  (Christopher Walken) si ammala di Parkinson ed è costretto a lasciare e ciò scatena delle dinamiche distruttive nel gruppo. 

Alcune tracce:


Un ritratto di Velasquez che ritrae un vecchio e Peter lo legge così: "sembra dire -anima e corpo mi seguono ancora- , a me no".






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