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venerdì 8 febbraio 2013

Tarocchi

Visita annuale alla Pinacoteca di Brera. L'occasione è stata la mostra sul mazzo di tarocchi Sola-Busca. Da chimico sui generis quale sono stato, mi ha sempre appassionato l'alchimia e l'esoterismo. I Tarocchi nascono in quell'ambiente lì e sono fonte inesauribile di simboli che si sovrappongono fino a far perdere le tracce del loro significato originario, ma , nel contempo, acquisendone altri diversi. Italo Calvino ci ha dato uno splendido esempio (anche se pedantemente letterario) di storie costruite sui tarocchi con il suo "Castello dei destini incrociati". Ma non è l'unico esempio di manipolazione della simbologia "tarocchesca".





Pensierino. Inutile dire che una scappata per guardare alcuni capolavori presenti nella Pinacoteca era inevitabile: innanzitutto La pietà di Giovanni Bellini ed il Cristo morto di Andrea Mantegna, poi La crocifissione di Carlo Crivelli e il Cristo alla colonna di Donato Bramante e infine La cena di Emmaus di Caravaggio. Brutalmente dimenticato il '900.













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