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domenica 4 marzo 2012

Parola di pericoloso black bloc


Riporto, con un certo disappunto, il parere di uno pseudo rivoluzionario. Uno di quelli che vanno in giro coprendosi il volto ed agitando catene e cubetti di porfido.

LA RESISTENZA, INDIVIDUALE E COLLETTIVA AGLI ATTI DEI PUBBLICI POTERI, CHE VIOLINO LE LIBERTÀ FONDAMENTALI E I DIRITTI GARANTITI DALLA PRESENTE COSTITUZIONE, È DIRITTO E DOVERE DI OGNI CITTADINO.

(proposta di Giuseppe Dossetti alla prima commissione costituente, 1946)

giovedì 4 dicembre 2008

CONFERENZA STAMPA DEL MOVIMENTO NOTAV

SPOSTIAMO I SOLDI PUBBLICI DAL TAV ALLA SICUREZZA NELLE SCUOLE
Le opere pubbliche più sono grandi, più sono inutili, dannose e antieconomiche
Le opere pubbliche devono essere necessarie, utili e economicamente accettabili



Il movimento NOTAV ritiene necessario che gli investimenti pubblici vadano indirizzati verso le priorità vitali del paese, cioè quelle che impediscono alla gente di morire e all’ambiente di essere ulteriormente devastato.



Quindi se sono disponibili 16,6 miliardi di euro per iniziare le grandi infrastrutture, e i denari sono già stanziabili, questi vanno SUBITO trasferiti a coprire gli almeno 13 miliardi di euro accertati come necessari per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Se immediatamente dopo la tragedia del liceo Darwin di Rivoli il governo ha esibito questa cifra, vuol dire che il problema della sicurezza degli edifici pubblici è noto da tempo e la sua soluzione è stata sempre e coscientemente rinviata nel tempo.

Se poi avanzassero, ma ne dubitiamo, ancora 3,6 miliardi di euro, andrebbero subito stanziati per mettere in sicurezza gli altri edifici pubblici, a cominciare dagli ospedali, per garantire la manutenzione MINIMA delle strade e della rete ferroviaria ordinaria (quella dei pendolari) e per ridurre i consumi energetici, a cominciare proprio dagli edifici pubblici.

Ma siccome questi soldi non sarebbero sicuramente sufficienti, allora si devono intaccare altri capitoli del bilancio dello Stato, a cominciare da quello della Difesa ritirando truppe e mezzi da altri paesi.

IL MOVIMENTO NOTAV NON E’ CONTRARIO ALLE OPERE PUBBLICHE CHE SERVONO

Anche perché, spalmando questi interventi su tutto il territorio nazionale, si potrebbe dare lavoro di qualità agli operatori locali, artigiani, piccole imprese, popolazione dei luoghi interessati, riducendo enormemente i margini di intervento della mafia delle grandi opere e quindi il finanziamento ai partiti.

SI ALLE PICCOLE OPERE PUBBLICHE UTILI, NECESSARIE E DIFFUSE
SI AL LAVORO DISTRIBUITO SUL TERRITORIO AD ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE LOCALI
NO AL TAV E ALLE CONSORTERIE DEI GRANDI GRUPPI
NO ALLA MAFIA


MANIFESTAZIONE A SUSA SABATO 6 DICEMBRE ALLE 14,30

Il Movimento NOTAV Torino, 3 dicembre 2008

I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...